Monitorare l’availability e l’efficienza energetica nei grandi data center

Pubblicato il 28 ottobre 2022

Availability, cioè disponibilità, non è soltanto una parola di tendenza quando si parla del monitoraggio dei data center di grandi dimensioni o distribuiti: è, invece, uno degli aspetti cruciali. Qualsiasi amministratore IT o responsabile IT ha l’obiettivo di evitare a ogni costo i downtime. Un downtime non è solo una scocciatura per gli utenti ma può anche rapidamente tradursi in una perdita di denaro per l’azienda. Oggi l’availability dei servizi aziendali va di pari passo con l’availability dei servizi IT.

Soprattutto per gli MSP, la soddisfazione del cliente è fondamentale, quindi non c’è spazio per ambienti aziendali non disponibili o non funzionanti. Per questo motivo, qualsiasi interruzione dei servizi deve appartenere al passato.

Disponibilità dei servizi IT: che cosa significa?

Così come un pacchetto IP viaggia dal layer fisico a quello applicativo, allo stesso modo il monitoraggio di rete deve coprire tutti gli aspetti che vanno dalla connessione Ethernet al servizio che vi risiede.

Ciò significa che se vogliamo monitorare l’availability di un servizio IT (come può essere un negozio online ospitato su un host di virtualizzazione) bisogna anche monitorare tutti i livelli sottostanti, tra cui la macchina fisica, la piattaforma di virtualizzazione, il sistema operativo e l’applicazione.

Questo è tuttavia solo un esempio. Più un’azienda è grande e più estesi e complessi sono la sua infrastruttura IT e i suoi data center (tipicamente distribuiti in più luoghi di una città, di una nazione o anche in più parti del mondo).  Sono necessarie soluzioni che permettano di monitorare la disponibilità di ciascun sistema e servizio. In particolare, la disponibilità della mail, la disponibilità dei server,  la disponibilità di larghezza di banda e la disponibilità di rete.

Una availability al 99% non è sufficiente

Una disponibilità al 99% comporta un downtime di 87,7 ore all’anno, ovvero di 3,65 giorni in dodici mesi. Se parliamo della availability di siti web, server o database, c’è un’unica percentuale importante: 99,999%, che si traduce in soli cinque minuti di downtime all’anno. Tale numero è un indicatore di elevata disponibilità di un data center.

Ottimizzare l’efficienza energetica

La fornitura e l’efficienza del consumo di energia sono due tra le questioni più importanti nell’operatività di un data center, specialmente di quello di una grande azienda. Innanzitutto, la fornitura energetica destinata all’IT e alle macchine deve essere garantita sempre. In tempi di rialzo dei costi dell’energia, tuttavia, i costi operativi stanno aumentando anch’essi e rappresentano, quindi, una grossa fetta delle spese totali di un’azienda.

Esistono però diverse possibilità di ottimizzare il consumo di risorse. Bisognerebbe focalizzarsi sull’ottenere una visione olistica della corrispondente infrastruttura di data center e dei sistemi IT.

È fondamentale che una soluzione offra la trasparenza necessaria per consentire di realizzare un’analisi completa. In questo modo, è possibile identificare gli attuali workload IT, le riserve in eccesso, le ridondanze o i backup che potrebbero non essere necessari, e ottimizzarli per favorire il risparmio di energia.

 

Chiara Ornigotti, senior sales manager South Europe di Paessler



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