La Commissione europea propone regole più severe sulla demolizione navale
A fine marzo la Commissione europea ha proposto nuove regole per garantire che le navi europee siano riciclate soltanto in impianti sicuri per i lavoratori e compatibili con l’ambiente. Ogni anno oltre 1.000 grandi navi mercantili vecchie, quali petroliere e portacontainer, sono avviate al riciclaggio per recuperare i rottami metallici; tuttavia, molte navi europee finiscono su spiagge sabbiose dell’Asia meridionale, in impianti non conformi agli standard nella maggior parte dei quali mancano le misure di tutela ambientale e di sicurezza necessarie per gestire i materiali pericolosi presenti nelle navi a fine vita, tra cui amianto, policlorobifenili (Pcb), stagno tributile e morchie. Ne conseguono sia tassi elevati di infortuni e rischi sanitari per i lavoratori sia un inquinamento ambientale diffuso.
Janez Potočnik, commissario per l’Ambiente, ha dichiarato: “Sebbene il settore del riciclaggio navale abbia migliorato le sue pratiche, molti impianti continuano a funzionare in condizioni di pericolo e potenziale danno. Scopo della proposta è garantire che le navi europee vecchie siano riciclate nel rispetto della salute dei lavoratori e dell’ambiente. Si tratta di un incitamento chiaro a investire con urgenza nel miglioramento degli impianti di riciclaggio”. Il commissario Potočnik ha presentato il regolamento insieme Siim Kallas, vicepresidente e commissario per i Trasporti.
La nuove regole, che assumeranno la forma di regolamento, propongono, per le grandi navi mercantili per la navigazione marittima battenti bandiera degli Stati membri dell’UE, un sistema di controllo, certificazione e autorizzazione che ne abbraccerà l’intero ciclo di vita, dalla costruzione all’esercizio fino al riciclaggio.
Il sistema muove dalla convenzione di Hong Kong per un riciclaggio delle navi sicuro e compatibile con l’ambiente adottata nel 2009, cui la recente proposta intende dare attuazione rapidamente senza attenderne la ratifica e l’entrata in vigore, processo che richiederà vari anni. Per accelerare l’entrata in vigore formale della convenzione di Hong Kong, la Commissione ha presentato anche una proposta di decisione che impone agli Stati membri di ratificare la convenzione.
Secondo il nuovo sistema le navi europee dovranno istituire un inventario dei materiali pericolosi presenti a bordo e chiedere un certificato di inventario. Prima dell’ingresso della nave nell’impianto di riciclaggio, si dovranno ridurre i quantitativi di tali materiali, anche nei residui di carico, oli combustibili ecc.
Per poter essere inseriti nell’elenco degli impianti autorizzati a livello mondiale, gli impianti di riciclaggio delle navi dovranno soddisfare una serie di requisiti ambientali e di sicurezza. Il riciclaggio delle navi europee sarà permesso soltanto negli impianti inclusi nell’elenco. Alcuni di tali requisiti sono più rigorosi di quelli previsti dalla convenzione di Hong Kong: lo scopo è assicurare una migliore tracciabilità delle navi europee e garantire che i rifiuti derivanti dalla demolizione – e gli eventuali materiali pericolosi presenti a bordo – siano gestiti in modo compatibile con l’ambiente.
(Photo: Feringa 2006)
Commissione europea: ec.europa.eu/environment/waste/ships/index.htm
Contenuti correlati
-
La tecnologia Blockchain a sostegno del riciclo: il caso di Relicyc
Relicyc, azienda improntata alla gestione del pallet a fine utilizzo ed esempio di realtà promotrice dell’economia circolare, è stata tra i primi player del settore a investire nei valori della trasparenza e della sostenibilità aderendo al programma...
-
Campi da tennis più sostenibili, Red Plus riceve la certificazione TÜV
Red Plus è tra le prime aziende a ottenere la dichiarazione di verifica del carbonio biogenico da TÜV Italia. Il brand svizzero, attraverso la affiliata italiana NTS Sport, riceve un prestigioso riconoscimento di sostenibilità per l’uso di...
-
Pallet in plastica Relicyc per la massima igiene e durata nel settore farmaceutico
Massimo livello di igiene, durata nel tempo, facilità di pulizia, resistenza ad agenti esterni come l’acqua, l’umidità e gli sbalzi di temperatura sono qualità imprescindibili quando si tratta di industria farmaceutica, un settore che – ancor prima...
-
Packaging sostenibile: impianto firmato Angelini per la spagnola BlueSun
Angelini Technologies-Fameccanica, azienda di Angelini Industries, gruppo industriale italiano attivo nei settori salute, tecnologia industriale e largo consumo, ha progettato e commercializzato la sua prima macchina per la produzione automatizzata di confezioni eco-sostenibili, realizzate interamente in cartone...
-
GME Recycling realizza il primo impianto automatizzato di riciclo alluminio in Africa
GME Recycling ha annunciato la realizzazione del primo impianto italiano completamente automatizzato di riciclaggio scarti di alluminio dell’intero continente Africano, in Nigeria. La nuova struttura rappresenta un esempio di eccellenza nel campo della tecnologia, dell’innovazione, della sicurezza,...
-
Ridurre gli sprechi con il controllo
In un depuratore nella provincia di Torino Ghisalba controlla due vasche di ingresso fanghi La lunga esperienza di Ghisalba maturata negli ultimi 30 anni nel settore dell’acqua, grazie all’utilizzo di inverter e soft starter, ha portato alla...
-
Solare a rischio di attacco, lo svela una ricerca di Bitdefender
Bitdefender ha pubblicato una ricerca sui punti deboli di una piattaforma di gestione di impianti fotovoltaici ampiamente utilizzata e di una piattaforma di inverter fotovoltaici. Le vulnerabilità, se accoppiate, potrebbero consentire a un hacker di ottenere pieno...
-
Riciclo automatizzato delle batterie con Bosch Rexroth
Aumenta a livello globale la presenza, e non solo sulle strade, di veicoli elettrici. In quest’ottica un ruolo di primo piano lo gioca sempre di più il riciclaggio delle batterie giunte a fine vita, e ciò in...
-
Tecnologia Bausano per il recupero di scarti misti a base di PE e alluminio
La recente revisione della policy europea in materia di imballaggi apre a una decisa svolta per un packaging più sostenibile. Secondo la direttiva PPWD (Packaging and Packaging Waste Directive), entro il 2030 tutti gli imballaggi immessi nel...
-
Relicyc, pallet in plastica veramente sostenibili
Prosegue la generalizzata promozione di prodotti definiti sostenibili ma nella realtà non facilmente riciclabili, frutto di una filosofia di pensiero che nel medio termine non paga ma al contrario posticipa, complicandolo, il problema. In una parola, aleggia...