In Thailandia primo impianto biogas alimentato a polpa di tapioca
Un nuovo contratto con CCP Group in Thailandia, per la fornitura di un innovativo impianto a biogas da 3.1 MWe in grid-parity, alimentato a polpa di Tapioca. A firmarlo è la Sebigas, divisione di Exergy, parte del Gruppo Industriale Maccaferri, specializzata nella progettazione e costruzione di impianti biogas, che raggiunge così un ulteriore e importante traguardo.
In Thailandia, a differenza di altri Paesi dell’est asiatico, l’alto costo dell’energia elettrica rende difficile per le aziende locali mantenere prezzi concorrenziali, conservando elevati standard qualitativi. Per questo motivo CCP Group – uno dei maggiori gruppi agro-alimentari presenti in Thailandia e attivo dal 1974 nella produzione di derivati dalla tapioca – era alla ricerca di una soluzione che le consentisse di rimanere competitiva sul mercato, senza rinunciare alla qualità dei suoi lavorati. Per rispondere a questa esigenza, Sebigas ha progettato e costruito per CPP Group il suo primo impianto biogas alimentato a polpa di tapioca – tubero molto diffuso nel sud est asiatico – per la produzione e l’autoconsumo dell’energia elettrica necessaria al funzionamento del proprio stabilimento.
Costituito da una prevasca e due digestori, l’impianto Sebigas raccoglie i residui di lavorazione della tapioca che, attraverso un processo di digestione anaerobica, producono il biogas impiegato per la generazione di energia elettrica. In questo modo, CPP Group potrà produrre l’elettricità necessaria per il funzionamento dello stabilimento, attivo in media 300 giorni l’anno su tre turni, grazie ad un sottoprodotto considerato finora soltanto uno scarto di produzione da smaltire. L’impianto Sebigas sarà pronto per la fine del 2016 ed entrerà in funzione a inizio del 2017.
“Questo progetto – spiega Marco Bonvini, General Manager Sebigas – è stato per noi una vera sfida tecnologica che ci ha permesso di fare un grande passo avanti e rafforzare la nostra presenza all’estero. In questo caso, la scelta di avere un nostro laboratorio interno si è rivelata vincente, garantendoci un vantaggio sui nostri competitor e la possibilità di offrire a CPP Group una soluzione su misura e un risultato soddisfacente in tempi rapidi. L’utilizzo della tapioca, come biomassa per i nostri impianti, apre le porte a nuove applicazioni e nuovi mercati. Non solo in Thailandia ma anche in Sud America, dove siamo già attivi da tempo con una nostra sede in Brasile”
Sebigas quindi aggiunge un nuovo impianto al suo portfolio che conta, finora, oltre 64 impianti già realizzati per un totale di 59 MW installati.
Contenuti correlati
-
Agricoltura e bilanciamento reti: il Bess come risorsa
Con l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia anche il comparto agricolo sta vivendo un momento delicato caratterizzato da una contrazione delle attività e dei margini. In questo contesto il settore agricolo sta esplorando in modo...
-
K-Biomet, la nuova piattaforma per la gestione intelligente di biogas
In Italia ci sono circa 1.800 impianti di biogas attivi, con una produzione annuale di 2,5 miliardi di metri cubi di gas rinnovabile. L’Italia è il quarto produttore mondiale di biogas, dopo Germania, Cina e Stati Uniti....
-
Osservatorio FER: crescono in Italia le rinnovabili, ma non è abbastanza
Prosegue la crescita in Italia delle energie rinnovabili: nel 2023, ai massimi storici +87% rispetto all’anno precedente, con il contributo del +345% dei potenziamenti su impianti esistenti e del +77% di nuove installazioni. Leva trainante il fotovoltaico,...
-
Robot amici dell’ambiente: Fanuc è nella Climate A List di CDP
Fanuc è stata riconosciuta come eccellenza nella sostenibilità aziendale e lotta al cambiamento climatico dall’organizzazione internazionale no-profit CDP, assicurandosi per la prima volta il posto nella sua esclusiva “A List” annuale. CDP (Carbon Disclosure Project) monitora regolarmente...
-
Dirigibili elettrici per il monitoraggio dell’ambiente con Dassault Systèmes
Grazie al programma SolidWorks for Startups di Dassault Systèmes, la startup FloFleet punta a rivoluzionare il settore del monitoraggio aereo e della prospezione del sottosuolo con la creazione di dirigibili elettrici a guida autonoma progettati come alternativa...
-
TÜV SÜD: come mitigare l’impatto delle microplastiche sull’ambiente
Una delle principali fonti di inquinamento ambientale da microplastiche sono le fibre rilasciate dai tessuti. Oggi molti capi di abbigliamento sono realizzati con fibre sintetiche come il poliestere, il nylon e l’acrilico. Quando gli indumenti in fibre...
-
Verso un mondo più sostenibile con la gestione “green” dei dati
La grande quantità di dati che attualmente viene generata ogni giorno all’interno delle aziende produce elevate emissioni di CO2 attraverso i processi di archiviazione, elaborazione e analisi e rappresenta quindi un enorme peso per l’ambiente. Questo problema...
-
Ambiente: 3.500 alberi nella foresta Vertiv di Treedom
Vertiv rafforza il proprio impegno per contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale piantando altri 1.200 alberi grazie al progetto Treedom. Grazie a questa nuova iniziativa, la Foresta Vertiv oggi si compone di oltre 3.500 alberi. Ogni nuovo albero...
-
Phoenix Contact in prima linea verso un futuro senza piombo nell’elettronica
La produzione industriale attenta all’ambiente e alla salute umana è considerata una delle maggiori sfide degli ultimi decenni e dei prossimi anni a venire. La direttiva europea RoHS limita già o addirittura vieta le sostanze che hanno...
-
Biogas per alimentare i mezzi agricoli grazie ai compressori Mattei
Quando una start up innovativa e un’azienda con oltre 100 anni di attività trovano un terreno comune per sviluppare una partnership focalizzata su ricerca e sviluppo nel settore delle fonti energetiche rinnovabili, i risultati sono sorprendenti. È...