Impianto di dissalazione dell’acqua alimentato a energia solare
Ibm (Nyse: Ibm) e King Abdulaziz City for Science and Technology (Kacst), l’organizzazione nazionale di ricerca e sviluppo dell’Arabia Saudita, hanno annunciato una collaborazione di ricerca finalizzata a creare un impianto di dissalazione dell’acqua alimentato a energia solare, che potrebbe ridurre significativamente i costi idrici ed energetici.
Un impianto di dissalazione ad alta efficienza energetica, con una capacità di produzione prevista di 30.000 metri cubi al giorno, sarà costruito nella città di Al Khafji e servirà 100.000 persone. Il Kacst prevede di alimentare l’impianto con la tecnologia Uhcpv (Ultra-High Concentrator Photovoltaic), sviluppata insieme a Ibm; questa tecnologia è in grado di far funzionare un sistema fotovoltaico (Cpv) a una concentrazione superiore a soli 1.500. All’interno dell’impianto, il processo di dissalazione sarà basato su un’altra tecnologia sviluppata congiuntamente da Ibm e Kacst: una nanomembrana in grado di filtrare i sali e le tossine potenzialmente nocive presenti nell’acqua, utilizzando minore energia rispetto ad altre forme di depurazione.
Secondo gli scienziati del Kacst, i due metodi più comunemente impiegati per la dissalazione dell’acqua marina sono la tecnologia termica e l’osmosi inversa, entrambi a un costo che varia tra i 2,5 e i 5,5 Riyal Sauditi per metro cubo. Grazie alla combinazione offerta dall’energia solare e dalla nuova nanomembrana, questo progetto punta a ridurre significativamente il costo della dissalazione dell’acqua marina in questi impianti.
Poiché il 97% dell’acqua del nostro pianeta si trova negli oceani, trasformare l’acqua salata in acqua dolce in modo efficace in termini di costi ed efficiente in termini di energia offre un enorme potenziale per affrontare la crescita della domanda mondiale di acqua pulita.
Uno dei mezzi di dissalazione più efficienti è l’osmosi inversa, ma sfruttare questa riserva presenta degli ostacoli: principalmente le sfide poste dal biofouling, dalla degradazione del cloro e dal basso flusso. La ricerca congiunta Kacst e Ibm è incentrata sul miglioramento delle membrane polimeriche attraverso la modifica delle proprietà dei polimeri su nanoscala, al fine di rendere la dissalazione più efficiente e molto meno costosa.
Nel febbraio 2008, Ibm e Kacst hanno sottoscritto un accordo di ricerca collaborativa pluriennale, in base al quale gli scienziati di Ibm e Kacst lavoreranno fianco a fianco presso i laboratori di Ibm Research a New York e in California e presso il Kacst/Ibm Nanotechnology Centre of Excellence a Riyad, in Arabia Saudita.
Ibm: www.ibm.com
Kacst: www.kacst.edu.sa/en
Contenuti correlati
-
A2A ed Enfinity Global firmano nuovi PPA per 134 MW di energia solare in Italia
Il Gruppo A2A, tra i più grandi player italiani nella transizione energetica, e Enfinity Global, attivo nel settore delle rinnovabili, hanno annunciato la firma di nuovi Power Purchase Agreements (PPA) decennali per 134 MW di energia solare....
-
Sustainability Award 2024, iniziativa dell’anno è il progetto Green di Ezviz
Ezviz, fornitore di dispositivi e tecnologie per una vita smart, è stata premiata al Sustainability Award 2024 con il premio “Iniziativa dell’anno” per il progetto Ezviz Green con cui rinnova il suo impegno verso la salvaguardia ambientale....
-
Irrigare i vigneti con la forza del sole
In Paesi con clima arido, le soluzioni Solar Pump di Control Techniques hanno consentito di realizzare applicazioni per l’estrazione idrica e il controllo del flusso in aree con presenza limitata o totalmente assente della rete elettrica. L’esperienza...
-
Continuità per le fonti rinnovabili
In Sardegna è in fase di realizzazione un sistema di accumulo dell’energia di lunga durata e su larga scala basato su CO2 , il progetto Energy Dome. L’energia solare ed eolica prodotta in eccesso potrà essere accumulata...
-
La mappa dell’energia solare in Italia: impianti quasi raddoppiati in due anni
Siamo a 1.603.298 impianti fotovoltaici operativi in Italia, contro i 986.313 del 2021. “Numeri che lasciano ben sperare in merito al raggiungimento degli obiettivi al 2030” sottolinea Edi Lala, fondatore della Multicompel Technology, società con sede in...
-
Terminato il progetto triennale di Water for All nel Nord Uganda con Atlas Copco
Si è recentemente concluso il progetto “Solar for Inclusive WASH”, finanziato dalla Fondazione Peter Wallenberg e da Water for All, organizzazione senza fini di lucro a cui partecipano attivamente il Gruppo Atlas Copco, Epiroc e i loro...
-
Dalla produzione intelligente di energia al consumo sostenibile: Phoenix Contact a Key Energy
All’interno dello stand di Phoenix Contact (pad. B3, stand 110) alla fiera Key Energy (28 febbraio – 1° marzo 2024, Rimini) saranno presentate le diverse soluzioni che contribuiscono già oggi a produrre energia in modo rigenerativo e che...
-
Catturare l’energia del sole
Con il continuo aumento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, le aziende sono sempre più alla ricerca di alternative valide ai combustibili fossili, come l’energia solare. Tuttavia, su questa forma di energia apparentemente poco affidabile...
-
Cerved: spingere il fotovoltaico sui tetti delle industrie per centrare gli obiettivi di transizione green UE
Sono 110.000 in Italia gli stabilimenti e i capannoni industriali con tetti idonei ad ospitare impianti fotovoltaici di grande taglia, per ampiezza, posizione geografica, caratteristiche aziendali come i consumi energetici e la solidità finanziaria. Circa 300 km...
-
Energia solare, 4 applicazioni che renderanno più sostenibile il pianeta
Secondo quanto riportato dall’ultimo rapporto annuale sul clima redatto da Copernicus, programma di osservazione satellitare della Terra, l’Europa sta attraversando uno dei periodi più caldi mai registrati da decenni: con una temperatura media di 1,4 gradi sopra...