Il Centro Reach aiuta le imprese ad adempiere alle normative
Il 1° dicembre è scaduta la prima importante scadenza per adempiere correttamente al Reach (Registration, Evaluation, Authorisation of CHemicals) – il Regolamento dell’UE che impone ai produttori e agli importatori di sostanze chimiche di valutare sistematicamente e gestire i rischi che le sostanze chimiche possono comportare per la salute e l’ambiente -. Una scadenza importante, tanto che se né è parlato anche all’Unione del Commercio di Milano, nell’ambito della “2a Conferenza REACH”, organizzata da Federchimica, Federazione nazionale dell’Industria chimica e da AssICC, Associazione Italiana commercio chimico.
Il periodo per effettuare la pre-registrazione delle sostanze phase-in, ovvero quelle sostanze già catalogate EINECS, e quindi note alle Autorità, ma non valutate negli ultimi anni è, infatti, scaduto.
A oggi il livello di adesione delle imprese italiane sembra essere stato soddisfacente: quasi 2.000 aziende italiane hanno effettuato circa 60.000 pre-registrazioni, un dato che posiziona il nostro Paese al quinto posto nella graduatoria europea. Posizione significativa se si considera che in tutta Europa le pre-registrazioni superano il milione.
L’applicazione del Reach riguarda tutto il sistema produttivo e non soltanto le imprese chimiche: sono oltre 100.000 le imprese dei settori che utilizzano le sostanze chimiche per i propri prodotti. Il Reach interesserà, infatti, ben oltre 30.000 sostanze chimiche prodotte (in Ue) o importate (da Paesi extra Ue) in quantità pari o superiori a una tonnellata/anno.
Per supportare le imprese è stato creato, dal sistema associativo, il Centro Reach S.r.l., società nata per offrire una serie di attività: da una specifica formazione ai manager coinvolti, alla consulenza nelle aziende, al sostegno per la pre-registrazione, alla preparazione e redazione dei dossier sulle sostanze chimiche, al coordinamento delle strutture idonee ad effettuare i test sulle sostanze ed alla gestione dei consorzi d’impresa.
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