Idrogeno, tre sfide da superare per essere un’alternativa vincente
L’idrogeno è l’elemento più abbondante di tutto l’Universo. Basti pensare che il sole e la Via Lattea sono composti per la maggior parte di questo elemento e che un solo chilogrammo di H2 è in grado di sviluppare almeno il triplo di energia rispetto ad altre fonti, quali gas naturale, benzina, diesel o carbone.
Si tratta di una risorsa fondamentale, che consentirà un miglioramento dell’impatto ambientale nella produzione e distribuzione dell’energia, specialmente nei settori del trasporto, del residenziale e delle applicazioni industriali.
Se utilizzato in una cella a combustibile, l’idrogeno consente di produrre elettricità a bordo di automobili, carrelli elevatori, camion e treni
L’idrogeno può essere utilizzato per produrre energia e calore per le abitazioni e le proprietà commerciali, con il vantaggio che si possono utilizzare le infrastrutture esistenti di gas naturale già presenti oggi nelle case e negli uffici.
L’idrogeno è ampiamente utilizzato in diversi settori industriali, come la lavorazione dei metalli, la produzione di vetro, l’industria elettronica.
“Si prevede che l’idrogeno avrà un ruolo importante nella rivoluzione delle energie rinnovabili. Sebbene più costoso, l’idrogeno verde è quello più auspicabile ed ecocompatibile”, dichiara Alberto Carelli, Managing Director Divisione Industrie Service di TÜV Italia. “In maniera semplice, la via principale per produrlo da fonti rinnovabili è utilizzare un elettrolizzatore, grazie al quale fornendo elettricità all’acqua, vengono scisse le molecole di H2O nei suoi componenti, ossigeno e, appunto, idrogeno, trasformando l’energia elettrica in energia chimica”.
Per poter usufruire dei vantaggi dell’idrogeno, però, è necessario superare alcune sfide riguardanti lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione.
L’idrogeno, infatti, pur essendo in grandissime quantità, esiste in forma ossidata e per poterlo utilizzare a fini energetici è necessario “ottenerlo” dalle molecole d’acqua e successivamente immagazzinarlo.
La sfida più grande è relativa alla sua densità estremamente bassa per cui deve essere compresso o liquefatto al fine di risultare economicamente competitivo rispetto alle altre forme di energia. Tuttavia, raggiungere questo obiettivo presenta diverse sfide e difficoltà tecniche.
“L’idrogeno compresso è esplosivo e si liquefa a -253°C, una forma di stoccaggio che necessita di nuove tecnologie rispetto a quelle a disposizione attualmente”, aggiunge Carelli. “Le normative per l’immagazzinamento dell’idrogeno, inoltre, variano in modo significativo per ogni Paese, rendendo difficoltosa l’utilizzo di una tecnologia unificata per tutti. In aggiunta, miscelare l’idrogeno con il gas naturale può essere pericoloso e contribuisce a rendere estremamente fragili i componenti e i materiali di stoccaggio”.
Per quanto riguarda il trasporto, inoltre, vi sono tre modalità che riguardano la distribuzione e lo stoccaggio: i gasdotti, utilizzati per distribuire l’idrogeno attraverso l’infrastruttura esistente del gas naturale o costruendone di nuove ad uso esclusivo, i camion con rimorchio (o chiatte e navi) e l’immagazzinamento in serbatoi speciali, specificatamente progettati per contenere idrogeno liquefatto o compresso.
“La costruzione di nuovi gasdotti per l’idrogeno richiede un investimento iniziale importante, ma è forse la modalità più semplice per distribuire il gas”, conclude Carelli. “L’utilizzo dell’infrastruttura di gas naturale esistente comporta costi inizialmente più bassi, ma necessita di un attento monitoraggio per garantire che ci sia la giusta proporzione di idrogeno mescolato al gas naturale.
TÜV fornisce una varietà di servizi per gli operatori in questo settore, come la certificazione di attrezzature a pressione stazionarie o trasportabili come organismo notificato secondo Ped e Tped, la certificazione di componenti secondo Atex, certificazione dei procedimenti di saldatura per sistemi e recipienti contenenti Idrogeno, revisione del progetto e revisione del piano di ispezione e prova (ITP) per la certificazione dell’assemblaggio secondo Ped, valutazione dei rischi/Studi Hazop o Hazid per sistemi a idrogeno, servizi di compatibilità e caratterizzazione dei materiali in contatto con idrogeno.
Contenuti correlati
-
I Toughbook Panasonic attraversano il Mare del Nord su una barca a idrogeno
La Delft University of Technology (TU Delft) è la più antica e più grande università di tecnologia pubblica dei Paesi Bassi, rinomata a livello mondiale per le sue capacità ingegneristiche, di progettazione e tecnologiche. In una continua...
-
Cogenerazione da gas a idrogeno, 2G inaugura una nuova era
La prima trasformazione a idrogeno di un cogeneratore a gas rappresenta un punto di svolta e, allo stesso tempo, una possibilità ripetibile, consolidata ed efficiente nei costi. A confermarlo è 2G Italia, che insieme all’Ostbayerische Technische Hochschule...
-
Mobilità elettrica: whitepaper d Murata sui progressi tecnologici che la rivoluzioneranno
Murata Manufacturing, uno dei principali produttori di componenti elettronici su scala mondiale, ha annunciato la pubblicazione di un whitepaper sul futuro della mobilitò, dal titolo: “Driving the Future: Enhancing Electric Mobility and Vehicle Safety with Murata’s Charging...
-
Campi da tennis più sostenibili, Red Plus riceve la certificazione TÜV
Red Plus è tra le prime aziende a ottenere la dichiarazione di verifica del carbonio biogenico da TÜV Italia. Il brand svizzero, attraverso la affiliata italiana NTS Sport, riceve un prestigioso riconoscimento di sostenibilità per l’uso di...
-
Idrogeno: è italiana la prima ricerca sulla produzione in Europa
I tre economisti e professori universitari italiani, Cosimo Magazzino, Marco Mele e Angelo Leogrande, di cui Mele riveste anche il ruolo di Amministratore Unico di una società di stato del Gruppo GSE (SFBM), attraverso l’uso di complessi modelli...
-
Simplifhy a Hydrogen Expo, spinta per implementare le tecnologie basate sull’idrogeno
Dall’11 al 13 settembre 2024 Simplifhy parteciperà a Hydrogen Expo 2024, la mostra-convegno italiana interamente dedicata al comparto tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno. Le politiche di decarbonizzazione, volte a ridurre l’inquinamento globale, identificano nell’idrogeno una fonte...
-
Comau entra in H2IT e supporta l’automazione nelle tecnologie produttive dell’idrogeno
Comau è entrata a far parte di H2IT con l’obiettivo di accelerare e rendere più efficace la diffusione dell’idrogeno come vettore energetico pulito, mettendo a disposizione tecnologie, conoscenze e supporto per l’integrazione su larga scala di tecnologie...
-
Un nuovo Salone dedicato all’idrogeno all’interno di Key
L’idrogeno, soprattutto quello verde derivante da elettrolisi alimentata da energia pulita, risulta fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione: l’Unione Europea prevede di arrivare a 20 milioni di tonnellate entro il 2030, di cui 10 milioni...
-
Regolatore di pressione di Emerson per veicoli a idrogeno
Emerson introduce il regolatore di pressione a due fasi Tescom Serie HV-7000, progettato per ottimizzare il controllo dei consumi e migliorare l’affidabilità nei veicoli alimentati a idrogeno. Facili da installare, i regolatori della Serie HV-7000 garantiscono un’erogazione...
-
Idrogeno verde: produzione ragionata per assicurare la sostenibilità
Un nuovo report pubblicato da Danfoss Impact rivela che, poiché la produzione di idrogeno è destinata ad assorbire più della metà dell’attuale domanda di energia elettrica entro il 2050, l’efficienza energetica nella sua produzione è fondamentale. È...