Hera: sale al 53,7% la raccolta differenziata del I semestre

Pubblicato il 23 ottobre 2013

Cresce di 3,5 punti percentuali, nel primo semestre 2013, la raccolta differenziata sul territorio emiliano romagnolo gestito da Hera (187 Comuni da Modena a Rimini), rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, raggiungendo quota 53,7%. Un dato che prosegue il positivo trend medio di crescita costante negli ultimi quattro anni, pari a 2,5 punti percentuali all’anno. Il comportamento virtuoso congiunto dei cittadini e le politiche messe in campo congiuntamente da enti locali ed Hera hanno generato in termini quantitativi un travaso netto di circa 30.000 tonnellate di rifiuti dalla raccolta indifferenziata a quella differenziata e quindi avviata a recupero di materia.

Su questo tema, il report “Sulle tracce dei rifiuti”, appena pubblicato da Hera e aggiornato con i dati del 2012 (verificati dal prestigioso istituto indipendente Dnv Business Assurance), indica che il 93,5% di quanto raccolto in modo differenziato sul territorio gestito dalla multiutility viene effettivamente avviato a recupero, contribuendo così a limitare il consumo di materie prime. L’analisi è unica nel suo genere in Italia, andando nella direzione indicata dall’Unione Europea che punta l’attenzione sulla quantità di materiale effettivamente recuperato e non più solamente sulla percentuale di raccolta differenziata.

Per rendere trasparente il processo che segue l’impegno quotidiano di ciascuno nel fare la raccolta differenziata, è sempre più necessario riportare informazioni chiare e puntuali sull’effettivo riciclo e recupero dei materiali raccolti, rispondendo così anche a dubbi e osservazioni dei cittadini. Per questo Hera ha ideato e realizzato “Sulle tracce dei rifiuti”, il cui obiettivo principale è fornire garanzie sull’avvenuto recupero dei materiali separati. Hera ha quindi seguito le diverse tipologie di rifiuto differenziato raccolte nel 2012 sul territorio servito, lungo tutto il tragitto che separa il cassonetto dall’effettiva re-immissione nel ciclo produttivo della materia recuperata. Dall’analisi è emerso che, mediamente, la quantità di rifiuti scartata dagli impianti nel processo di recupero (perché, ad esempio, non idonea ad essere riciclata o inquinata da corpi estranei) è di appena il 6,5%. Tutto il resto, il 93,5% appunto, torna invece a nuova vita, con la sua re immissione nel ciclo produttivo, un dato sostanzialmente in linea con quello dell’anno precedente.

Nel 2012 è migliorato il recupero della raccolta della carta, passato dal 92,4% al 95,7% (58,7 kg/abitante). Tra i materiali con la percentuale di recupero maggiore si segnalano, oltre alla carta, il ferro (100%, 2,4 kg/abitante), i rifiuti verdi (97,3%, 63,9 kg/abitante), il vetro (94,7%, 30,6 kg/abitante), i metalli intesi come imballaggi in alluminio, acciaio e banda stagnata (92,8%, 1,4 kg/abitante), la plastica (84,9%, 24,8 kg/abitante).

Tutti i dati inseriti nell’opuscolo sono anche disponibili nella sezione interattiva dedicata a questo tema e navigabile sul sito web. L’opuscolo sarà in distribuzione nei prossimi giorni anche presso le stazioni ecologiche, gli urp dei principali comuni e i principali sportelli clienti del Gruppo: nell’area bolognese lo sportello di Bologna, in viale Berti Pichat 2/a.

L’incremento della raccolta differenziata va di pari passo con l’impegno di Hera per recuperare quanto più possibile dai rifiuti. In virtù di questo, sul territorio della multiutility i conferimenti in discarica si sono più che dimezzati nell’arco di dieci anni, coerentemente con quanto richiesto dall’Unione europea, riducendosi dal 49% al 21%, un risultato addirittura inferiore alla media dell’Europa a 16 (29%), mentre la termovalorizzazione negli ultimi anni è rimasta sostanzialmente stabile al 29% circa. Coerentemente con questo impegno, Hera ha in corso un ambizioso piano di rafforzamento dell’impiantistica al servizio della raccolta differenziata per 480 milioni di investimenti in programma nel quinquennio 2013-2017.

In quest’ambito si colloca la realizzazione di cinque biodigestori (Cesena, Rimini e Voltana, in provincia di Ravenna, sono già operativi), impianti in cui l’innovativo sistema della digestione anaerobica trasforma i rifiuti in compost ed energia elettrica.

Complessivamente, la produzione potenziale di energia elettrica rinnovabile sarà di oltre 32 milioni di KWh annui, pari al fabbisogno annuo di oltre 35.000 persone, e si avrà un risparmio di emissioni in atmosfera di 17.000 tonnellate di CO2.

Un secondo fronte è poi quello della realizzazione di linee per la selezione dei rifiuti differenziati dotate di lettori ottici, che consentono una selezione più veloce e precisa, assicurando percentuali più alte di materiale effettivamente destinato a recupero. Le prime quattro linee (Rimini, Voltana, Modena e Ferrara) sono già state inaugurate ed è partita la realizzazione dell’ultimo tassello del progetto che consiste nella costruzione ex novo di un impianto nell’area bolognese.

“I risultati positivi della raccolta differenziata di questo primo semestre”, commenta Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato di Hera, “confermano il forte impegno di Hera per migliorare efficienza ed efficacia lungo tutta la filiera ambientale. Per proseguire anche in futuro su questo virtuoso percorso il Gruppo dovrà continuare a fare leva su due elementi che già oggi orientano le nostre azioni: una forte propensione all’innovazione tecnologica e alla sperimentazione di soluzioni innovative, sia nella raccolta sia nel recupero, e una continua attività di sensibilizzazione dei cittadini, per valorizzare il loro impegno sulla raccolta differenziata. In questa direzione si colloca ‘Sulle tracce dei rifiuti’, un report unico in Italia a dimostrazione dell’impegno del Gruppo Hera per un’informazione trasparente sulla filiera del recupero”.

 

Gruppo Hera: http://www.gruppohera.it – http://www.gruppohera.it/sulletraccedeirifiuti



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