GP e il “cigno bianco”: nuove norme europee per le batterie
I prodotti GP vengono certificati con il Nordic EcoLabel che è un marchio relativamente conosciuto in Italia
I prodotti elettronici vengono certificati da numerosi enti a garanzia delle loro prestazioni, della loro qualità costruttiva e prestazionale nonché del loro impatto ambientale. Questi enti verificano che ogni prodotto risponda a stringenti requisiti e non è assolutamente detto che si riesca ad ottenere queste/tutte le certificazioni.
Che cos’è il Nordic EcoLabel?
Il Nordic Ecolabel è un marchio di qualità ecologica di tipo 1 (ISO 14024) che rientra fra i più credibili e rigorosi al mondo. Nato nel 1989 su decisione del Consiglio dei Paesi Nordici (anche conosciuto come Nordic Co-operation che vede riunite Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia) come schema volontario di etichettatura ecologica, è l’etichetta ufficiale supportata e riconosciuta come tale in tutti i paesi nordici con lo scopo di permettere ai consumatori e ai buyers i prodotti più rispettosi dell’ambiente e dalle aziende uno strumento efficace per sviluppare prodotti e servizi più sostenibili.
Senz’altro in Italia sono in molti quelli che l’hanno visto su diversi prodotti e probabilmente sono in molti quelli che non sanno bene che cosa rappresenti. Riassumendo si può dire che è un modo semplice per comunicare in modo immediato l’impegno ambientale di un’azienda verso i suoi clienti ed ai propri consumatori.
Di fatto è un marchio difficile da ottenere perché ha dei requisiti che sono in molti casi più stringenti rispetto alla legislazione e alle normative. La Nordic EcoLabel intende rendere chiari alle aziende i maggiori impatti ambientali e mostrare come migliorare la loro impronta climatica considerando il ciclo di vita, la circolarità e gli SDGs (Sustainable Development Goals). Nello specifico possiamo prendere in considerazione alcuni fra i requisiti più significativi per quanto riguarda una batteria primaria:
- Tempi di durata delle batterie sia durante l’uso che a scaffale.
- Livello di mercurio, cadmio e piombo estremamente contenuti per ridurre la diffusione e l’uso di metalli.
- Non deve contenere PVC per ridurre l’impatto ambientale, soprattutto per la corretta gestione dei rifiuti a fine vita.
- Soddisfare i requisiti di CSR (Corporate Social Responsibility) per garantire un uso e un approvvigionamento responsabili riguardo alle materie prime limitate e minerali nonché assicurare che non siano provenienti da zone di conflitto.
Come si può notare da questi requisiti emergono fattori come la durata, la chimica e la provenienza delle materie prime. Pertanto durabilità, composizione e approvvigionamento responsabile mirano a una garanzia che va in più direzioni, ossia garanzia di un prodotto durevole e poco inquinante, sia per quanto riguarda la fabbricazione che lo smaltimento. Anche garanzia di un approvvigionamento etico che non vada a sfruttare zone che hanno una situazione delicata per ragioni sociopolitiche.
Parliamo di Normative Europee e certificazioni come il Nordic EcoLabel…
Faccio una premessa: la recente normativa europea sulle batterie sta subendo un ciclo di revisione e integrazione.
Lo scorso 14 Giugno i deputati del Parlamento Europeo hanno approvato l’accordo raggiunto con il Consiglio dei Ministri in merito alla revisione delle norme UE esistenti in materia di batterie e in particolare riguardo ai rifiuti derivati. E possiamo dire che vi è stato un accordo quasi comune nel Parlamento perché l’approvazione ha visto 587 voti a favore, 9 contrari e 20 astensioni.
Il nuovo pacchetto di normative si occuperà, ed è la prima volta, dell’intero ciclo di vita della batteria, dalla produzione allo smaltimento, il che comprende anche la delicata questione della rigenerazione. Infatti è oramai vecchia la normativa che contempla i rifiuti di batterie e accumulatori (Ia 2006/66) oltre a non essere più molto in linea con le emergenti esigenze di produzione più sostenibile e circolarità.
Le normative comprendono tutti i tipi di batteria, dalle pile agli accumulatori per automotive fino alle batterie per uso domestico (negli ESS) e industriale. Particolare attenzione è rivolta alle batterie EV come anche quelle per i piccoli mezzi di trasporto (monopattini ed e-bike) nonché quelle industriali ricaricabili dove la potenza è superiore ai 2 kWh dovranno essere obbligatoriamente accompagnate da una dichiarazione riguardo all’impronta carbonica. Oltre a tale dichiarazione dovrà esserci anche una specie di carta di identità dove saranno riportati tutti i dati utili della batteria e delle modalità di utilizzo.
Nel pacchetto di norme vi saranno anche delle linee guida per sviluppare una supply chain, sia per le materie prime che secondarie, caratterizzata da una due diligence che significa coerenza, etica e garanzia per il prodotto e la produzione.
Il Nordic EcoLabel per certi versi ha anticipato molti punti contenuti nella nuova normativa europea, ed era auspicabile che fosse così. Ad esempio, riguardo alla due diligence, il Nordic Eco Label prevede la responsabilità sociale riguardo all’approvvigionamento… Chiede responsabilità verso la provenienza delle materie e soprattutto dei minerali, i quali non devono prevedere alcuno sfruttamento senza regole sia dell’uomo che dei territori.
Per quanto riguarda la tipologia dei minerali, mercurio, cadmio e piombo devono essere estremamente contenuti se non assenti così come la normativa europea prevede livelli minimi di cobalto (max 16%), nichel e litio (max 6%) oltre a obbligare i produttori a ricavare queste materie dalla rigenerazione degli scarti produttivi e dalla rigenerazione delle batterie esauste.
Ultimo ma non meno importante sarà il quantitativo di materiale da rigenerare che come previsto dalla norma europea avrà vari step che porteranno al 73% di raccolta delle batterie portatili entro il 2030. È ancora in fase di valutazione ma di probabile conferma l’eliminazione a norma di legge della commercializzazione delle batterie primarie usa e getta sempre entro il 2030.
A che punto è GP rispetto alle norme europee e le certificazioni come il Nordic EcoLabel?
GPBM Italy è sussidiaria della casa madre svedese e che commercializza i prodotti GP nei paesi nordici, oltre che in Francia ed in Italia. In Scandinavia e Finlandia concetti come “ecologico”, “sostenibile”, “a basso impatto ambientale”, sono maggiormente radicati nella cultura popolare da anni e anni.
GP sposa appieno questi concetti e li declina continuamente nei propri prodotti così come nei progetti a venire; pertanto la nuova normativa europea o il Nordic EcoLabel – così indispensabili per ottenere la fiducia della clientela nordica – non fanno altro che spingerci a innalzare ulteriormente i nostri obiettivi che poi sono comuni alle norme e certificazioni.
Posso fare l’esempio delle nuove batterie alcaline GP Super, Ultra e Ultra + le quali sono state realizzate con la nuova tecnologia G-Tech, che ridisegna gli standard prestazionali e aumenta i livelli di durata e affidabilità. Non solo, in queste nuove batterie è stata usata la chimica (zinco e grafite) per renderle meno impattanti e più sostenibili. Anche la confezione è stata pensata per utilizzare meno carta possibile e la stampa con inchiostri naturali derivati dalla soia. E tornando all’ambito certificazioni possiamo dire di essere abbastanza soddisfatti perché le caratteristiche delle nuove batterie sono state determinanti per ricevere il Nordic EcoLabel su GP Ultra e Ultra Plus.
Le nuove Super, Ultra e Ultra + di GP saranno presentate a Brico Day il 28 e 29 settembre 2023 (Stand B25) presso Fieramilanocity.
Francesca Callegari, Go to Market manager GP
Contenuti correlati
-
Compound termoplastici, Schneider Electric supporta la decarbonizzazione di Lati
Lati, tra i più importanti produttori di compound termoplastici tecnici, prosegue nel suo percorso di decarbonizzazione con il supporto delle tecnologie Schneider Electric, in particolare la piattaforma per il monitoraggio e gestione dell’energia EcoStruxure Power Monitoring Expert....
-
Come nascono i pacchi batterie? Materiali, tecnologie e best practice
I sistemi di accumulo a batteria rappresentano, con sempre maggior frequenza, una soluzione da utilizzare per vari scopi, come sottolinea Roberto Romita – Industrial Key Account Manager – Industrial Division di Sparq. I BESS (Battery Energy Storage...
-
I Toughbook Panasonic attraversano il Mare del Nord su una barca a idrogeno
La Delft University of Technology (TU Delft) è la più antica e più grande università di tecnologia pubblica dei Paesi Bassi, rinomata a livello mondiale per le sue capacità ingegneristiche, di progettazione e tecnologiche. In una continua...
-
Agrivoltaico, un’opportunità da non perdere per l’Italia
L’agrivoltaico rappresenta una delle soluzioni più innovative e promettenti per conciliare la produzione agricola con la generazione di energia. Si tratta di una evoluzione naturale e, al contempo, strategica della semplice installazione fotovoltaica su terreno in quanto...
-
Prototipazione rapida e sostenibilità: così cambia lo stampaggio a iniezione nel medicale
Il settore dello stampaggio a iniezione di materie plastiche sta vivendo un’epoca di trasformazione tecnologica senza precedenti, che lo sta rendendo protagonista in diversi ambiti produttivi, con un impatto particolarmente evidente nel settore medicale. Grazie a processi...
-
Verso un mondo più sostenibile con la digitalizzazione e Siemens
Siemens Smart Infrastructure ha pubblicato il rapporto “Digital Transformation, Sustainable Returns: The New Pathway of Infrastructure”. Il rapporto si basa su un’indagine condotta su 650 figure apicali aziendali ed esplora come la digitalizzazione possa essere implementata per accelerare...
-
Vueling promuove la ricerca per lo sviluppo di carburanti sostenibili per l’aviazione
Vueling, parte del gruppo IAG e che quest’anno festeggia il ventesimo anniversario, collabora il gruppo Seduco-Wenergy per implementare la ricerca e lo sviluppo sull’uso di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) organico, prodotto da rifiuti agricoli come i...
-
Motori elettrici, per 9 aziende su 10 a fare la differenza nella scelta è l’efficienza energetica
Una nuova ricerca di ABB, in collaborazione con Sapio Research, ha coinvolto quasi 2.400 aziende a livello mondiale (250 delle quali in Italia) per offrire una panoramica dello stato del mercato in materia di efficienza energetica, sostenibilità,...
-
Solo 1 organizzazione su 5 riconosce il ruolo della tecnologia come leva per la sostenibilità
Kyndryl ha pubblicato la seconda edizione del Global Sustainability Barometer, commissionato da Microsoft. Lo studio, condotto da Ecosystm, evidenzia come, nonostante l’84% delle organizzazioni riconosca l’importanza strategica del raggiungimento degli obiettivi ambientali, solo il 21% utilizzi la...
-
Tra ascensori intelligenti e sistemi di videosorveglianza evoluta, ecco le smart cities del futuro
“Le città sono qualcosa di più della somma delle loro infrastrutture, esse, infatti, trascendono i mattoni e la malta, il cemento e l’acciaio, sono i vasi in cui viene riservata la conoscenza umana”: con queste parole il...