Formaldeide: i limiti USA per le emissioni
Chi vorrà esportare pannelli a base legno o prodotti finiti che li utilizzano deve sapere che dal prossimo dicembre – e non da luglio, come qualcuno temeva – in tutti gli Stati Uniti entrerà in vigore una nuova norma che definisce i limiti per le emissioni di formaldeide. Epa-Environment Protection Agency ha fatto proprie le norme attualmente in vigore nel solo Stato della California emanate dal Carb, il California Air Resources Board che nel 2009 emanò un regolamento legislativo (il “Final Regulation Order ATCM §93120”) per imporre a produttori, importatori, distributori e trasformatori di pannelli il rispetto di limiti ben precisi: 0,05 parti per milione per i pannelli di compensato; 0,09 per i pannelli di particelle (i truciolari); 0,11 per i pannelli Mdf e 0,13 ppm per i pannelli Mdf sottili, ovvero con uno spessore fino a 8 millimetri. Una norma che ha definito anche precisi metodi di controllo e di certificazione del prodotto, che deve essere rilasciata da un ente certificatore riconosciuto dall’ente californiano e prevede visite e prelievi di campioni trimestrali, oltre a controlli delegati alle aziende stesse – secondo rigidi protocolli – su ogni lotto di produzione.
Catas è stato il primo laboratorio italiano a essere riconosciuto da Carb, entrando a far parte – con la sigla “TPC 016” – del ristretto gruppo di enti indipendenti autorizzati: a oggi, infatti, in tutto il mondo si contano solo 43 di questi TPC (Third Party Certifier), di fatto testimoni di una stringente regolamentazione fatta propria anche da Ikea.
Il 12 dicembre scorso, dunque, è stata pubblicata nel Registro Federale degli Stati Uniti la versione definitiva della “Formaldehyde Standards for Composite Wood Products Act”, regolamento che sarà effettivamente in vigore su tutto il territorio degli Stati Uniti dopo un anno dalla sua pubblicazione, quindi a partire dal 12 dicembre 2017. Il nuovo dispositivo aggiunge qualche elemento di novità allo standard californiano: fra i materiali coinvolti – oltre ai pannelli di particelle e di fibre grezzi e i compensati – ci saranno anche i pannelli impiallacciati, soggetti al limite valido per i compensati e in base alla tipologia di adesivo utilizzata per incollare il rivestimento. Ciò significa che non solo chi produce pannelli, ma anche chi si occupa di lavorazioni successive, della nobilitazione, dovrà rispettare il dettato della norma. I certificatori riconosciuti a suo tempo dal CARB – fra cui, come già ricordato, il Catas – saranno automaticamente approvati dall’ente federale Environment Protection Agency, per i primi due anni di attività, con specifiche procedure di rinnovo.
Contenuti correlati
-
L’impatto dell’agricoltura sulla qualità dell’aria in Lombardia
Nonostante la parziale sospensione del settore dei trasporti e delle attività industriali durante i lockdown del 2020 dovuti all’epidemia di Covid-19, i livelli di particolato nell’atmosfera nel nord Italia sono rimasti elevati. Questo evento, sorprendente quanto significativo,...
-
La transizione energetica traina la crescita delle imprese italiane negli Stati Uniti
Un export da podio. A fine 2023 le tecnologie italiane per l’energia, in particolare i sistemi per la produzione elettrica da fonti tradizionali e rinnovabili, la trasmissione e la distribuzione elettrica, collocano gli Stati Uniti quale terzo...
-
Robot amici dell’ambiente: Fanuc è nella Climate A List di CDP
Fanuc è stata riconosciuta come eccellenza nella sostenibilità aziendale e lotta al cambiamento climatico dall’organizzazione internazionale no-profit CDP, assicurandosi per la prima volta il posto nella sua esclusiva “A List” annuale. CDP (Carbon Disclosure Project) monitora regolarmente...
-
Dirigibili elettrici per il monitoraggio dell’ambiente con Dassault Systèmes
Grazie al programma SolidWorks for Startups di Dassault Systèmes, la startup FloFleet punta a rivoluzionare il settore del monitoraggio aereo e della prospezione del sottosuolo con la creazione di dirigibili elettrici a guida autonoma progettati come alternativa...
-
TÜV SÜD: come mitigare l’impatto delle microplastiche sull’ambiente
Una delle principali fonti di inquinamento ambientale da microplastiche sono le fibre rilasciate dai tessuti. Oggi molti capi di abbigliamento sono realizzati con fibre sintetiche come il poliestere, il nylon e l’acrilico. Quando gli indumenti in fibre...
-
Emerson accelera la sostenibilità del trasporto marittimo
Emerson ha annunciato di aver effettuato un investimento strategico in Frugal Technologies, società con sede in Danimarca che offre tecnologie per l’ottimizzazione dei consumi di carburante finalizzate a ridurre l’uso di energia e le emissioni delle flotte...
-
Verso un mondo più sostenibile con la gestione “green” dei dati
La grande quantità di dati che attualmente viene generata ogni giorno all’interno delle aziende produce elevate emissioni di CO2 attraverso i processi di archiviazione, elaborazione e analisi e rappresenta quindi un enorme peso per l’ambiente. Questo problema...
-
Ambiente: 3.500 alberi nella foresta Vertiv di Treedom
Vertiv rafforza il proprio impegno per contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale piantando altri 1.200 alberi grazie al progetto Treedom. Grazie a questa nuova iniziativa, la Foresta Vertiv oggi si compone di oltre 3.500 alberi. Ogni nuovo albero...
-
Phoenix Contact in prima linea verso un futuro senza piombo nell’elettronica
La produzione industriale attenta all’ambiente e alla salute umana è considerata una delle maggiori sfide degli ultimi decenni e dei prossimi anni a venire. La direttiva europea RoHS limita già o addirittura vieta le sostanze che hanno...
-
Sensori per il miglioramento della qualità dell’aria indoor
I nodi sensore come il Sen5x di Sensirion svolgono un ruolo cruciale nel monitoraggio e nel miglioramento della qualità dell’aria interna, che produce ambienti più sani e più produttivi. Attraverso la misurazione accurata in tempo reale degli...