ERP Italia, raggiunto in 6 mesi l’obiettivo annuale per la raccolta pile

Pubblicato il 5 luglio 2019

Consorzio ERP Italia, tra i principali Sistemi Collettivi senza scopo di lucro che si fanno carico sull’intero territorio nazionale della gestione a norma di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e RPA (Rifiuti di Pile e Accumulatori), ha superato l’obiettivo obbligatorio imposto dall’UE che impone la raccolta e o smaltimento di almeno il 45% dell’immesso.

In sei mesi, il Consorzio ERP Italia ha raccolto 1.464.357 kg di batterie e accumulatori portatili, ovvero il 47% del’RPA immesso nel mercato dai principali produttori di pile e accumulatori portatili associati al Consorzio. Un risultato ancora più significativo, se considerato che il Consorzio ERP Italia è costantemente impegnato a ricercare continue efficienze e a offrire tariffe molto competitive in rapporto al tasso di raccolta.

Secondo la normativa UE, i produttori di batterie e accumulatori portatili devono assicurare che almeno il 45% dei propri prodotti immessi sul mercato siano recuperati e smaltiti, pena la mancata conformità alla normativa ed il rischio di incorrere in sanzioni. Diventa quindi fondamentale per loro scegliere un partner sicuro e affidabile che possa garantire una raccolta reale, in modo da promuovere l’economia circolare del settore, avviando le batterie esauste al corretto smaltimento ed evitando quindi la loro dispersione nell’ambiente.

“La raccolta RPA è molto complessa per natura, dimensione e diffusione capillare delle batterie esauste”, afferma Alberto Canni Ferrari, Country General Manager di Consorzio ERP Italia. “Grazie alla nostra particolare struttura organizzativa, che deriva dalla nostra rete internazionale, Consorzio ERP Italia è in grado di operare con una fitta rete logistica di operatori, ottenendo ottimi risultati e garantendo le migliori tariffe dal punto di vista del rapporto tasso di raccolta/prezzo, assicurando ai nostri associati il rispetto dei loro obblighi di compliance nel rispetto dell’EPR (Extended Producer Responsability)”.



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