Efficienza energetica, arma vincente per la ripartenza: il clima ringrazia
Le imprese italiane possono utilizzare una nuova arma a loro disposizione per la ripartenza: quella dell’efficienza energetica. E anche il clima ne beneficia

Dalla rivista:
Automazione Oggi

Nell’attale situazione di emergenza sanitaria ed economica l’efficienza energetica sta acquisendo un ruolo di importanza crescente. Ottimizzare le risorse, in primis quelle energetiche, significa infatti non solo ridurre l’impatto ambientale e valorizzare il proprio impegno nella lotta ai cambiamenti climatici, ma anche efficientare l’intero sistema produttivo, liberando liquidità a tutto vantaggio dello sviluppo del sistema industriale.
Interventi strutturali ‘green’
L’impatto che il lockdown ha avuto sui consumi è davanti agli occhi di tutti: la produzione ridotta all’essenziale ha portato con sé una riduzione delle emissioni inquinanti, sia a livello industriale, sia a livello dei trasporti di merci e persone. In parallelo, si è fatta strada dentro ognuno di noi una maggiore consapevolezza green, e questa è senz’altro una nota positiva all’interno della situazione che abbiamo vissuto.
La nostra attenzione ai consumi, all’ambiente e al risparmio energetico è stata però frutto di una costrizione, più che di una scelta pensata. Oggi, invece, abbiamo bisogno di intraprendere consapevolmente la strada dell’efficienza energetica, in modo volontario e strutturato. Inoltre, l’efficienza energetica può essere anche fonte di guadagno e un’importante modalità di creazione di valore. Gli strumenti ci sono, e sono già anche rodati: si tratta, per esempio, di sfruttare il sistema incentivante dei Certificati Bianchi, ovvero i Titoli di Efficienza Energetica (TEE). Utilizzandoli, possiamo fare in modo che il risparmio energetico ottenuto grazie a interventi di efficientamento venga remunerato. Infatti, ogni Certificato Bianco, che equivale al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio (TEP), ha un preciso valore di mercato ed è pertanto rapidamente monetizzabile.
Parametri da tenere in considerazione
Attivare azioni di efficientamento energetico significa anche rispondere agli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite, in particolare l’Obiettivo 7, ‘Energia pulita e accessibile per assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni’. Significa anche essere in linea con il ‘Green Deal’ dell’Unione Europea, che sta traghettando il Vecchio Continente verso un 2050 a impatto emissivo pari a zero. Per riuscire in ciò è fondamentale che la nostra economia in generale, e le nostre aziende in particolare, diano una spinta alla transizione energetica già in atto, ma non ancora esplosa. In questa operazione sono fondamentali i Certificati Bianchi, che costituiscono, insieme ad altri strumenti come per esempio il Conto Termico, un potente meccanismo per l’incentivazione dei progetti di efficienza energetica.
Più specificamente, i TEE sono incentivi che il Governo, attraverso il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), riconosce alle imprese che mettono in atto comportamenti virtuosi dal punto di vista energetico. Sono conferiti per un periodo che va dai 5 ai 10 anni, a seconda della tecnologia e/o tipologia di intervento, e possono essere venduti, trasformandoli quindi in cassa per l’azienda, nell’apposito mercato telematico. Inoltre, i Certificati Bianchi sono cumulabili con altre forme di finanziamenti e/o agevolazioni fiscali.
Va detto anche che il nostro Paese è stato il primo al mondo, come ci rammenta Enea (Agenzia Nazionale per l’Efficienza energetica), ad aver applicato il dispositivo dei TEE, avviato nel 2005, che ha permesso un risparmio energetico di circa 35 milioni di TEP (dato a fine maggio 2020) per un controvalore distribuito alle imprese di oltre 6 miliardi di euro.
Per questo motivo, in questa fase di ripartenza economica, lo strumento dei Certificati Bianchi deve diventare un riferimento importante e concreto del futuro piano di impresa, quindi di ripresa, supportando i settori strategici della nostra economia.
Attenzione al clima
La crisi sanitaria ha soltanto messo temporaneamente da parte la altrettanto delicata crisi climatica che si profila all’orizzonte. Questa nuova fase, oltre alla speranza di una ripresa economica, deve consentire alle aziende di accelerare e di guidare il cambiamento, ponendo il focus sulle conseguenze delle loro azioni sul clima. Non è immaginabile, infatti, che i grandi progetti di cui si parla per il rilancio dell’economia, come pure di tutte le iniziative messe in campo dalla politica, non tengano conto dell’aspetto climatico. Pertanto, oltre agli incentivi fiscali, il sistema dei TEE dovrà essere utilizzato e promosso sia per innescare un risveglio virtuoso del sistema Paese, sia per accelerare i lavori di ristrutturazione o per istituire azioni di sensibilizzazione e di formazione nella direzione della transizione energetica.
CertiNergia è una ESCo (Energy Service Company) internazionale, certificata UNI CEI11352, parte del gruppo Engie, esperta in efficienza energetica e punto di riferimento per le imprese che puntano a ottimizzare i propri consumi attraverso il risparmio energetico. Attraverso interventi di efficientamento, incentivi, Conto Termico, TEE e progetti di risparmio energetico, CertiNergia individua soluzioni con l’obiettivo di aumentare le performance energetiche per il settore industriale e terziario. L’azienda ha ottenuto 170.000 TEE tra il 2012 e il 2019 grazie ai progetti di efficienza energetica certificati, per un contributo economico pari a oltre 26 milioni di euro offerto alle aziende efficienti.
Stefano Gasparini, CertiNergia - https://certinergia.com
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