Economia circolare: un cambiamento sistemico per affrontare la scarsità di risorse

Secondo le stime, il miglioramento dell'uso delle risorse potrebbe garantire un risparmio netto considerevole nell’UE dell'ordine di 600 miliardi di euro, equivalente all'8% del fatturato annuo

Pubblicato il 14 luglio 2015

In una risoluzione approvata giovedì, i deputati sottolineano che l’UE deve utilizzare le risorse naturali in modo più efficiente: un aumento del 30% della produttività delle risorse entro il 2030 potrebbe aumentare il PIL di quasi l’1% e creare 2 milioni di nuovi posti di lavoro sostenibili e ridurrebbe allo stesso tempo le emissioni totali annue dei gas a effetto serra del 2-4%

“Si tratta di un cambio di paradigma, un cambiamento sistemico che ci troviamo di fronte, così come un enorme, nascosta, opportunità economica. È possibile compierlo solo aiutando un nuovo ecosistema di business a emergere”, ha dichiarato la deputata Sirpa Pietikäinen (EPP, FI), in seguito all’approvazione della risoluzione con 394 voti a favore, 197 contrari e 82 astensioni.

“Ma per ottenere tutto ciò, c’è bisogno di azioni legislative, informative, economiche e di cooperazione. In primo luogo, abbiamo bisogno di una serie di indicatori e di obiettivi. Abbiamo bisogno di una revisione della legislazione esistente, in quanto non riesce a comprendere il valore dei servizi ecosistemici. Abbiamo bisogno di un ampliamento del campo di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile, un rinnovamento della direttiva sui rifiuti e un focus speciale certe aree come gli edifici sostenibili” ha aggiunto. La risoluzione risponde alle comunicazioni della Commissione sul pacchetto “economia circolare”, presentata il 3 luglio 2014 insieme a una proposta legislativa sui rifiuti, ritirata un paio di mesi più tardi.

Verso zero rifiuti
I deputati sostengono che nuovi obiettivi vincolanti in materia di riduzione dei rifiuti consentirebbero di creare 180.000 posti di lavoro. Invitano pertanto la Commissione a presentare una nuova proposta entro il 2015, che proponga obiettivi vincolanti di riduzione dei rifiuti e la riduzione graduale di tutti i tipi di smaltimento in discarica.

Ecodesign
I deputati esortano la Commissione a promuovere una politica per i prodotti tale da aumentare il ciclo di vita previsto e la progettazione ecocompatibile, tramite un “ambizioso programma di lavoro”. Ciò dovrebbe includere un riesame della legislazione sulla progettazione ecocompatibile entro la fine del 2016, al fine di estenderne l’ambito di applicazione e comprendere tutti i principali gruppi di prodotti presenti su mercato. Chiedono inoltre alla Commissione di definire criteri quali la durata, la riparabilità, riutilizzabilità e riciclabilità e di elaborare misure contro l’obsolescenza programmata.

Cambiamento sistemico
I deputati dichiarano che, per affrontare il problema delle scarse risorse, l’estrazione e l’uso di quest’ultime devono essere ridotti e il legame tra la crescita e l’uso delle risorse naturali deve essere interrotto. Per ottenere un uso sostenibile delle risorse entro il 2050, l’UE deve richiedere una riduzione dei consumi di risorse a livelli sostenibili, l’impiego crescente delle energie rinnovabili e la soppressione delle sostanze tossiche.

Nel testo si afferma che l’uso degli indicatori relativi all’efficienza delle risorse e alla misurazione del consumo di risorse, comprese le importazioni e le esportazioni, dovrebbe essere obbligatorio a partire dal 2018. I deputati richiedono di stabilire l’obiettivo di aumentare l’efficienza delle risorse a livello di Unione del 30% entro il 2030 (rispetto al 2014), così come singoli obiettivi per ciascuno Stato membro.



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