Da rifiuti a energia
Acea a Pinerolo (TO), dal trattamento rifiuti alla produzione di energia in un solo impianto: una grande eccellenza in un piccolo Comune.
Italia, terra di piccoli borghi e grandi eccellenze. Nel campo dell’arte, della creatività, della cucina, ma anche nella creazione di ricchezza sostenibile.
È il caso del Polo Ecologico Acea di Pinerolo, una struttura multifunzionale che gestisce l’intero ciclo di raccolta e smaltimento rifiuti per un bacino di 47 Comuni e circa 158.000 abitanti, riconosciuto a livello internazionale come caso di eccellenza nell’ambito del trattamento della frazione organica.
Il Polo Ecologico Integrato, infatti, è un’unica realtà impiantistica per i servizi relativi al trattamento delle acque, dei fanghi/digestato, e al recupero energetico. La struttura rappresenta un esempio di integrazione del trattamento anaerobico-aerobico della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, con una capacità annua pari a 50.000 tonnellate.
“Ho avuto modo di visitare il Polo Ecologico Acea e di rendermi conto da vicino dell’enorme competenza degli ingegneri e di tutto il personale che vi lavora all’interno”, commenta Filippo Bernocchi, Delegato Anci Energia & Rifiuti. “L’esperienza di Pinerolo rappresenta un orgoglio nazionale nel campo della gestione di tutta la filiera dei rifiuti e della creazione di ricchezza nel rispetto dell’ambiente e non è un caso che sia oggetto di studi per tecnici e ricercatori internazionali. Sono particolarmente contento che l’eccellenza italiana spesso si manifesti nei piccoli Comuni, segno dell’importanza fondamentale che svolgono nel nostro Paese anche a livello di innovazione. Quella piemontese”, conclude Bernocchi, “non è l’unica realtà di questo tipo, è compito delle istituzioni centrali tutelarle e valorizzarle nella maniera più opportuna”.
Il sistema di trattamento prevede una selezione automatizzata del materiale in ingresso, necessaria per allontanare le impurità presenti nel rifiuto differenziato (plastiche, residui metallici ed inerti) che, in seguito, viene miscelato e portato all’interno di digestori in cui avviene la fermentazione naturale in assenza di ossigeno.
Il biogas ottenuto dai digestori viene temporaneamente depositato in un serbatoio e, dopo una fase di trattamento nel gasometro, trasformato in energia elettrica e termica. L’energia è utilizzata dagli impianti e uffici del Polo, quella in esubero ceduta per il fabbisogno nazionale, mentre il surplus di calore alimenta una rete di teleriscaldamento.
Ma non finisce qui. Il digestato, ottenuto dallo stesso processo, è portato all’impianto di compostaggio, mescolato a rifiuti verdi precedentemente triturati, e lasciato maturare per circa 90 giorni. Il risultato di questa fase di trattamento è il compost Florawiva, fra i primi in Italia ad ottenere il marchio di qualità del Consorzio Italiano Compostatori.
Contenuti correlati
-
La cogenerazione da biogas di 2G Italia rende più efficiente e sostenibile la gestione idrica in Puglia
L’efficienza energetica conquista un altro settore strategico. Acquedotto Pugliese è la società totalmente partecipata dalla Regione Puglia, titolare della concessione per il Servizio Idrico Integrato nella regione. L’azienda gestisce uno dei più grandi acquedotti d’Europa, servendo 248...
-
K-Biomet, la nuova piattaforma per la gestione intelligente di biogas
In Italia ci sono circa 1.800 impianti di biogas attivi, con una produzione annuale di 2,5 miliardi di metri cubi di gas rinnovabile. L’Italia è il quarto produttore mondiale di biogas, dopo Germania, Cina e Stati Uniti....
-
Grecia, Lettonia, Bulgaria: dove vanno a finire i rifiuti italiani
Grecia, Lettonia, Bulgaria: sono le nuove mete di esportazione dei rifiuti italiani. Paesi nei quali si registrano sempre più frequentemente casi di trattamenti non in linea con le direttive. Lo scenario più frequente nel quale ci si...
-
Controllo distribuito per il recupero dei rifiuti
La digitalizzazione e la scalabilità si rivelano fondamentali per un innovativo progetto di sostenibilità. Il DCS digitale è alla base del controllo di precisione dei processi nell’80% della tecnologia per il recupero dei rifiuti. Leggi l’articolo
-
Riciclo di batterie agli ioni di litio: Seval e Riplastic i primi operatori industriali in Italia
Due impianti sul territorio nazionale, uno in Lombardia e uno in Basilicata, per una capacità di trattamento di quasi 30.000 tonnellate all’anno di batterie agli ioni di litio e un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro: questi in...
-
Osservatorio FER: crescono in Italia le rinnovabili, ma non è abbastanza
Prosegue la crescita in Italia delle energie rinnovabili: nel 2023, ai massimi storici +87% rispetto all’anno precedente, con il contributo del +345% dei potenziamenti su impianti esistenti e del +77% di nuove installazioni. Leva trainante il fotovoltaico,...
-
Non solo ambiente: il riciclo dei rifiuti può anche generare profitto
Il mondo sembra invaso da immondizia. Almeno questa è la percezione che emerge quando si controllano le previsioni riguardanti l’aumento della produzione globale di rifiuti. Secondo la Banca Mondiale, infatti, per il 2050, l’immondizia creata a livello...
-
Autodemolizione, un mercato che vale 1,4 miliardi in cerca della via alla sostenibilità
In un contesto di grande innovazione e risultati positivi per gli autodemolitori, Assofermet appoggia convintamente la posizione delle confederazioni europee EuRic, Acea e Clepa di non introdurre alcuni dei nuovi obblighi di demolizione recentemente proposti dalla Commissione...
-
Sfruttare il calore per produrre energia con Alfa Laval
Essere efficienti, evitare lo spreco di elettricità e di risorse, impegnarsi per una transizione energetica sostenibile: sono concetti che negli ultimi anni sono stati ripetuti come un mantra. Ma cosa si sta facendo per renderli reali? Alfa...
-
Monitoraggio del recupero dei fanghi in agricoltura, arriva l’applicativo di Arpa Lombardia
Avviato l’utilizzo di un applicativo messo a punto da Arpa Lombardia per il monitoraggio del recupero dei fanghi in agricoltura, utile ai Comuni per un controllo più puntuale grazie alla digitalizzazione. È quanto stabilisce una delibera approvata...