Da Lexmark un numero “verde” che fa bene all’ambiente
Oggi in Italia le problematiche legate allo smaltimento e al riciclo dei rifiuti sono all’ordine del giorno e ai consumatori è chiesto di impegnarsi sempre di più in prima persona per avviare, già nel loro piccolo, una politica ambientale coscienziosa.
In tale contesto restituire le cartucce vuote significa ridurre i rifiuti ambientali ed avere allo stesso tempo la garanzia che i materiali siano riutilizzati e/o riciclati con processi avanzati proprio nell’ottica di salvaguardare l’ambiente.
L’attenzione di Lexmark verso la riduzione dello smaltimento in discariche ha significato milioni di cartucce riciclate o comunque riutilizzate tramite i programmi di raccolta, evitando la dispersione nell’ambiente. Il numero di cartucce raccolte tra il 1996 e il 2006 per sottoporle a nuova produzione e riciclo è cresciuto di ben 14 volte.
Un’indagine Lexmark ha rilevato che il maggiore impatto ambientale in relazione al mondo printing non è generato dalle fasi di produzione e distribuzione, aree su cui l’azienda è attivamente impegnata a ridurre l’impatto ambientale, ma è connesso alla fase di utilizzo da parte del consumatore finale, sia esso un’azienda o un privato. In particolare, l’indagine evidenzia che gli sprechi di carta e l’assenza di attenzione per il riciclo delle cartucce pesano sull’eco-sistema con una percentuale pari a circa l’85%.
Forte del suo costante impegno su questo fronte, Lexmark ha promosso una campagna di sensibilizzazione ed educazione al rispetto per l’ambiente mettendo a disposizione dei consumatori servizi di raccolta volti a favorire il recupero e il riciclo dei materiali consumabili; nello specifico, un numero verde per il ritiro delle cartucce toner usate, un sito Internet dove verificare qual è il punto vendita più vicino per riconsegnare le cartucce inkjet esauste e gli EcoBox, speciali contenitori messi a disposizione presso i rivenditori.
Grazie a un nuovo numero verde totalmente gratuito, i consumatori potranno richiedere il servizio di ritiro delle proprie cartucce toner usate con una semplice telefonata al numero 800-802123; Lexmark organizzerà a proprie spese il ritiro con la restituzione di un minimo di sei cartucce esauste. Lo sforzo per il consumatore sarà davvero ridotto: dovrà solamente inserire le cartucce vuote nelle proprie scatole e attendere che il servizio passi a recuperarle.
Per quanto riguarda le cartucce InkJet nasce invece un utile strumento online: collegandosi al sito di Lexmark e inserendo il proprio codice postale oppure la città è possibile verificare a quale rivenditore affidare la propria cartuccia esausta e scegliere quindi il punto di raccolta più vicino e più comodo per riconsegnarla a nuova vita.
I rivenditori, a loro volta, potranno richiedere gratuitamente a Lexmark gli Ecobox, contenitori in cartone di diverso formato sia per cartucce inkjet sia per cartucce toner che, in seguito alla compilazione dell’apposito modulo presente sul sito ufficiale di Lexmark, saranno fornite al punto vendita e ritirate su apposita richiesta tramite il servizio PickUP.
Contenuti correlati
-
Alluminio, appuntamento a Metef 2025 per un focus su riciclo, sostenibilità ed efficienza energetica
Il settore dell’alluminio si prepara a incontrarsi nuovamente in Italia a Metef, la fiera internazionale di riferimento per la filiera dell’alluminio a BolognaFiere dal 5 al 7 marzo 2025. In un contesto globale dove la sostenibilità ricopre...
-
La tecnologia Blockchain a sostegno del riciclo: il caso di Relicyc
Relicyc, azienda improntata alla gestione del pallet a fine utilizzo ed esempio di realtà promotrice dell’economia circolare, è stata tra i primi player del settore a investire nei valori della trasparenza e della sostenibilità aderendo al programma...
-
Grecia, Lettonia, Bulgaria: dove vanno a finire i rifiuti italiani
Grecia, Lettonia, Bulgaria: sono le nuove mete di esportazione dei rifiuti italiani. Paesi nei quali si registrano sempre più frequentemente casi di trattamenti non in linea con le direttive. Lo scenario più frequente nel quale ci si...
-
Pallet in plastica Relicyc per la massima igiene e durata nel settore farmaceutico
Massimo livello di igiene, durata nel tempo, facilità di pulizia, resistenza ad agenti esterni come l’acqua, l’umidità e gli sbalzi di temperatura sono qualità imprescindibili quando si tratta di industria farmaceutica, un settore che – ancor prima...
-
Packaging sostenibile: impianto firmato Angelini per la spagnola BlueSun
Angelini Technologies-Fameccanica, azienda di Angelini Industries, gruppo industriale italiano attivo nei settori salute, tecnologia industriale e largo consumo, ha progettato e commercializzato la sua prima macchina per la produzione automatizzata di confezioni eco-sostenibili, realizzate interamente in cartone...
-
GME Recycling realizza il primo impianto automatizzato di riciclo alluminio in Africa
GME Recycling ha annunciato la realizzazione del primo impianto italiano completamente automatizzato di riciclaggio scarti di alluminio dell’intero continente Africano, in Nigeria. La nuova struttura rappresenta un esempio di eccellenza nel campo della tecnologia, dell’innovazione, della sicurezza,...
-
Riciclo automatizzato delle batterie con Bosch Rexroth
Aumenta a livello globale la presenza, e non solo sulle strade, di veicoli elettrici. In quest’ottica un ruolo di primo piano lo gioca sempre di più il riciclaggio delle batterie giunte a fine vita, e ciò in...
-
Tecnologia Bausano per il recupero di scarti misti a base di PE e alluminio
La recente revisione della policy europea in materia di imballaggi apre a una decisa svolta per un packaging più sostenibile. Secondo la direttiva PPWD (Packaging and Packaging Waste Directive), entro il 2030 tutti gli imballaggi immessi nel...
-
Relicyc, pallet in plastica veramente sostenibili
Prosegue la generalizzata promozione di prodotti definiti sostenibili ma nella realtà non facilmente riciclabili, frutto di una filosofia di pensiero che nel medio termine non paga ma al contrario posticipa, complicandolo, il problema. In una parola, aleggia...
-
Controllo distribuito per il recupero dei rifiuti
La digitalizzazione e la scalabilità si rivelano fondamentali per un innovativo progetto di sostenibilità. Il DCS digitale è alla base del controllo di precisione dei processi nell’80% della tecnologia per il recupero dei rifiuti. Leggi l’articolo