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Cobat festeggia 25 anni di eccellenzaERT

Un esempio di eccellenza della green economy italiana che, con oltre 700 produttori/importatori soci e 90 aziende autorizzate alla raccolta a livello nazionale, effettua più di 150.000 interventi ogni anno per l’avvio al riciclo dei rifiuti presso 7 impianti di recupero del piombo e 11 per il trattamento dei Raee. Forte di questi risultati, Cobat – Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo ha celebrato il suo 25° anno di attività.

Una storia attraverso la quale è possibile ripercorrere l’evoluzione del sistema di gestione dei rifiuti nel nostro Paese. Da Consorzio Obbligatorio protagonista in Europa nella raccolta e nel riciclo delle batterie al piombo esauste, infatti, Cobat ha esteso il proprio ambito di operatività a pile e accumulatori esausti, Raee, pannelli fotovoltaici giunti a fine vita e pneumatici fuori uso, divenendo il primo Consorzio multifiliera in Italia, in grado di servire oltre 80.000 produttori di rifiuto tra artigiani, officine, distributori e isole ecologiche.

Servendosi di un innovativo sistema di tracciabilità, che dall’immesso al consumo arriva fino agli impianti di riciclo, Cobat garantisce ai propri soci la manleva da responsabilità e la valorizzazione del rifiuto. Ad attestare ulteriormente la professionalità e la trasparenza delle proprie attività, il Consorzio è l’unico sistema italiano del settore a essere dotato delle certificazioni Iso 9001, Iso 14001 e Emas.

Nel corso delle celebrazioni storici partner di Cobat sono inervenuti nel panel, moderato da Tessa Gelisio, “Responsabilità condivisa e collaborazione: le nuove sfide per l’economia e l’ambiente”: Vittorio Cogliati Dezza, Presidente Legambiente; Maurizio Pernice, Direttore Generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Paolo Palleschi, Presidente Epr Comunicazione; Luciano Morelli, Presidente Confindustria Caserta; Raimondo Orsini, Direttore Generale Fondazione per lo sviluppo sostenibile.

“La nostra storia”, ha dichiarato Giancarlo Morandi, Presidente di Cobat, “è uno degli esempi più rappresentativi di come la green economy costituisca una leva strategica su cui il Sistema Italia dovrebbe investire per una crescita incentrata sul principio della sostenibilità. Per il Consorzio è stato possibile raggiungere questo importante traguardo grazie a un intenso lavoro di squadra che mette in sinergia produttori/importatori, associazioni di categoria, impianti di trattamento e riciclo e una capillare rete logistica costituita dai Punti Cobat. Spinti dalla volontà di esplorare nuovi confini, siamo già arrivati sull’Everest con la spettacolare ’Top Recycling Mission’ – realizzata assieme al Comitato EvK2ncr – per sostituire i moduli fotovoltaici e le batterie che alimentano il Laboratorio-Osservatorio Piramide, struttura per lo studio dei cambiamenti climatici a oltre 5.000 metri di quota. Oggi quello stesso spirito ci ha portato a lavorare, assieme al Cnr, per trovare una tecnologia affidabile per il riciclo delle batterie al litio, il cui utilizzo è più che decuplicato negli ultimi 10 anni. Per questo continueremo a evolverci per rispondere al meglio alle esigenze dei produttori, dei cittadini e delle amministrazioni”.

 

Cobat: http://www.cobat.it