Brugola OEB verso la carbon neutrality grazie alle foreste di bambù
Brugola OEB Industriale ha scelto Forever Bambù come partner per ridurre le proprie emissioni di CO2 e diventare carbon neutral.
L’azienda brianzola Brugola OEB Industriale, produttore di viti critiche e componenti di fissaggio per il settore automotive, ha scelto Forever Bambù come partner per ridurre le proprie emissioni di CO2 e diventare carbon neutral.
Nello specifico, l’azienda fondata nel 1926 a Lissone da Egidio Brugola, inventore dell’omonima vite a brugola, aderirà al progetto Forever Zero CO2, che consente ad aziende e professionisti di ridurre o azzerare il proprio impatto ambientale ed essere carbon neutral, grazie all’assorbimento di CO2 delle sette foreste di bambù dell’azienda in Italia (per un totale di 200 ettari). Brugola, nei prossimi 3 anni, acquisterà infatti i diritti di compensazione di sei ettari di foreste di Forever Bambù, per un totale sequestro di CO2 di 1.566 tonnellate all’anno.
Brugola OEB è una storica realtà brianzola: prima produttrice di bulloneria, si è poi specializzata nella produzione di viti speciali e viti critiche per il settore automotive, comparto merceologico nel quale è ora leader mondiale. L’azienda, giunta alla sua terza generazione, è presente con undici stabilimenti produttivi in Italia e uno in USA inaugurato nel 2015 e vanta un fatturato di oltre 150 milioni di euro.
L’azienda, consapevole dell’impatto ambientale della sua produzione, sta portando avanti da molti anni interventi di efficientamento degli impianti e di riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi, ad esempio sostituendo 25 tonnellate di bobine di carta con panni tecnici ecosostenibili e riutilizzabili – abbattendo dell’80% l’utilizzo della carta –, recuperando litri di emulsione composta da olio e acqua, necessari e derivati dal processo di produzione delle viti, riducendo del 15% utilizzo di olii, e, infine, con un efficientamento nella produzione di aria compressa tramite l’installazione nello stabilimento OEB1 di nuovi compressori a inverter, che permettono un risparmio energetico altissimo (-40% sui consumi per la produzione di aria).
Accanto agli interventi correlati all’attività produttiva, l’azienda ha intrapreso importanti azioni per la sostenibilità ambientale tra cui: riduzione dell’utilizzo della plastica (passando, ad esempio, da un consumo di 207 tonnellate attuali ad un consumo di circa 50 tonnellate, due terzi delle quali di plastica rigenerata), sostituzione delle bottigliette di plastica con distributori automatici di acqua, eliminazione di tutti i bicchieri e palette per il caffè in plastica sostituiti con bicchieri in carta ecosostenibile. L’azienda inoltre ha rinnovato l’illuminazione con lampadine a led per abbassare i consumi di elettricità e ridurre le emissioni di CO2.
“La volontà di aderire al progetto Forever Zero CO2 di Forever Bambù è uno step coerente con il nostro impegno green, sia nei piccoli gesti che nelle grandi azioni di efficientamento di un’impresa meccanica. – spiega Jody Brugola, Presidente e Amministratore Delegato dell’azienda – L’adesione al progetto di Forever Bambù ci permetterà, entro il 2023, di compensare le emissioni di CO2 di una parte degli impianti in Italia, un impegno importante che assumiamo anche come modello per le altre imprese del nostro settore”.
Come certificato da studi indipendenti, il bambù gigante – che vive in media 100 anni – gestito con il protocollo di Forever Bambù è in grado di sequestrare fino a 229 kg di CO2 all’anno, 36 volte più di una qualsiasi altra pianta (un ettaro di bambù gigante equivale quindi a 36 ettari di un bosco misto in termini di assorbimento di carbonio). Con Forever Zero CO2 è possibile cedere la capacità di assorbimento di CO2 dei bambuseti di Forever Bambù alle realtà produttive che invece la emettono.
“Siamo contenti che un’eccellenza mondiale come Brugola abbia scelto Forever Zero CO2 per compensare le proprie emissioni – commenta Emanuele Rissone, Presidente e fondatore di Forever Bambù – come Brugola, anche noi di Forever Bambù poniamo al centro delle nostre attività l’importanza di salvaguardare e tutelare l’ambiente, grazie ai nostri 200 ettari di bambù. Proprio per i nostri intenti comuni siamo certi che la collaborazione con Brugola sia estremamente positiva e proficua da entrambe le parti”.
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