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giugno 2015

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The best business starts

with Expo

l’Expo e il Padiglione Italia hanno aperto

le loro porte a un pubblico già numeroso,

soprattutto di famiglie e di giovani prove-

nienti da tutto il mondo. È stata una gior-

nata emozionante che mi ha ripagato delle

tante preoccupazioni e polemiche spesso

strumentali che ci hanno accompagnato nel-

la preparazione dell’evento più complesso

che esista. In effetti posso dire davvero che

nell’Expo ho creduto fin dall’inizio, quando

ero a capo di Assolombarda e mi impegnai

in prima persona a sostegno della candida-

tura di Milano. L’Expo ha già dimostrato di

avere uno straordinario impatto economi-

co e occupazionale, e di essere una grande

opportunità per rilanciare la crescita, il turi-

smo, l’export e la stessa immagine del nostro

Paese. Sono comunque le cifre che parlano

chiaro. Ricordo qualche dato emblemati-

co della nostra Esposizione Universale: 149

Partecipanti (145 Paesi e 3 Organizzazioni:

Unione Europea, Nazioni Unite e Cern),

53 padiglioni Self Built (un vero record: a

Shanghai furono 42), 9 Cluster, 20 milioni di

visitatori attesi, 11milioni di biglietti venduti

prima dell’apertura, 5miliardi l’indotto per il

Turismo, Milano prima meta da visitare per

il 2015 secondo il NewYork Times”.

Expo non è solo circoscritto all’area espo-

sitiva ma vuole fare rete e sistema: quali

sono le attività collaterali che un visitatore

può aspettarsi?

“Personalmente ho sempre voluto che l’Ex-

po fosse un grande progetto nazionale,

in grado di coinvolgere e rilanciare l’inte-

ro Paese. Per questo il sito espositivo, e il

Padiglione Italia in particolare saranno la

porta d’ingresso di un nuovo Grand Tour.

Da tempo stiamo lavorando per creare

pacchetti turistici combinati e per svilup-

pare un’attività di accoglienza coordinata.

Dobbiamo dare massima visibilità al patri-

monio culturale e artistico di tutto il Paese,

portando i flussi turistici in tutte le regioni

e le città italiane, con i loro patrimoni d’ar-

te, di cultura, di accoglienza, di saper vive-

re, operando in una logica di sistema che

coinvolga e valorizzi tutte le peculiarità

positive del territorio nazionale”.

Dal punto di vista del lavoro e delle risorse

umane, l’Esposizione Universale è riuscita a

essere volanoper generare posti di lavoro?

“Secondo uno studio aggiornato dell’Uni-

versità Bocconi dalle nuove imprese gene-

rate da Expo si attende una ricaduta da 1,7

miliardi e oltre 12 mila posti di lavoro, su

un totale di 23,6 miliardi di valore aggiun-

to e 191 mila posti di lavoro. In un momen-

to congiunturale ancora difficile, l’Expo

è uno straordinario progetto di rilancio.

L’intero sistema produttivo, l’industria ali-

mentare, la filiera della salute, il comparto

turistico, la moda, il design, l’arredo, i servi-

zi, il trasporto e la logistica, l’ICT, la comu-

nicazione e così via, beneficeranno delle

sue ricadute. Il tema dell’Expo permetterà

all’Italia di valorizzare le nostre numerosis-

sime eccellenze produttive, tecnologiche

Expo 2015 has finally opened its doors

and already welcomed numerous visitors.

There’s a sense of wonder and amazement

at what has been achieved, despite the

difficulties, primarily for the chance to get

to know distant cultures and deepen our

understanding of our own country. But

Expo is also an opportunity to relaunch

Italy, according to Diana Bracco, who

believed in the Expo from day one.

An important entrepreneur in the pharma

sector, graduated in Chemistry and

Pharmacy from the University of Pavia,

Diana Bracco is Chairman of Expo 2015

and Commissioner General for the Italian

Pavilion. How did she experience the

opening? “In the end Italy has scored with

optimism and determination. After a few

difficult weeks, with a lot of people giving

their absolute all, for which I am grateful,

May 1 was a great day: the Expo and

the Italian Pavilion opened their doors to

an already large public, mostly families

and young people from all over the

world. It was an exciting day that repaid

the many worries and often specious

controversies that have accompanied

us throughout the preparation for the

most complex event ever. In fact I can

truly say that I believed in the Expo

from the beginning, when I was head of

Assolombarda and I personally pledged

to support the candidacy of Milan. The

Expo has already proved to have an

extraordinary impact on the economy

and employment, and to be a great

opportunity for boosting growth, tourism,

exports and our country’s image abroad:

149 participating nations, 53 self-built

pavilions, 9 clusters, 20 million visitors

expected, 11 million tickets sold before the

opening, 5 billion in tourism revenues, and

Milan named as the world’s number one

travel destination for 2015 by the New

York Times”.