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n.8 novembre 2012
RICICLO
prima generazione, ovvero la
tecnologia più semplice che
è stata installata nel primo
decennio di espansione delle
tecnologie solari fotovoltaiche
e che ancora ha oltre il 50%
del mercato installato, si
possono recuperare circa
0,22
euro per ogni Watt
installato.
Quindi, per un pannello si
arriverebbe a un prezzo
medio intorno ai 46 euro con
2.105
euro per tonnellata di
pannelli riciclati. Per i pannelli
di seconda generazione,
ovvero, per i pannelli a
tecnologia con giunzioni
complesse con silicio ‘drogato’
da metalli rari, invece, il
prezzo medio del materiale
recuperato sarebbe maggiore
per singolo Watt (0,62 euro/
Wp) ma confrontabile alla
tonnellata (2.349 euro/ton)
(
Tabelle 1, 2).
Questa minima differenza per
tonnellata è data dalla diversa
composizione dei pannelli
(
Tabella 3) e dalla tecnologia
per recuperare ed estrarre i
diversi componenti. Se, per
il vetro il dato è di un 95% di
riciclo possibile e del 100%
per l’alluminio, per i metalli
rari, invece, si hanno valori
variabili per tecnologia intorno
al 30%. In questo modo da un
pannello al silicio cristallino
si recupera un terzo, in
valore, di metalli rari rispetto
ad un pannello di seconda
generazione; la medesima
proporzione vale per la
parte vetrosa mentre la vera
differenza di prezzo sta nella
parte di alluminio dei pannelli
di seconda generazione che
è un centesimo rispetto a
quella dei pannelli di silicio
cristallino.
Aspetto ambientale
Tuttavia i ragionamenti dell’UE
non sono stati solo di tipo
utilitaristico, ma hanno anche
preso in considerazione il
danno ambientale associabile
a un non corretto smaltimento
dei pannelli fotovoltaci.
Ad esempio le esternalità
negative associate alla
dispersione di cadmio
nell’ambiente (da moduli
di CdTe di seconda
generazione) sono calcolate
in 46.000 euro per tonnellata,
ovvero 12 euro per tonnellata
di pannelli non riciclati.
Se si sommano tutti i
componenti di un pannello
si arriva a costi esterni
esorbitanti: 1.174.000 euro
per tonnellata di pannelli che
scende a 384.255 euro per
tonnellata nel caso di pannelli
di tipo c-Si.
Questi valori sono calcolati
tenendo in conto anche il
costo sulla salute umana
in termini di malattie e
costo per la società per
curarle. In particolare,
grazie anche alle normative
sulle sostanze pericolose
(
RoHS – Restriction of
Hazardous Substances),
volendo approfondire, si
tratta delle conseguenze da
avvelenamento da piombo,
già studiato per molte altri tipi
di inquinamento, che è un
materiale che facilmente entra
nel circolo biologico umano. Il
cadmio, invece, è anche più
pericoloso ma rimane fissato
Tabella 3 - Quantità riciclabile teorica per tipologia di pannello [Fonte: Epia &Greenpeace (2011) Solar Generation 6]
Materiale
Moduli di silicio
cristallino
Moduli a film sottile
a-Si
CdTe
CIS / CIGS
Vetro
74%
86%
95%
84%
Alluminio
10%
<1%
<1%
12%
Altre componenti (inclusi
metalli rari)
16%
14%
4%
4%
Altri materiali chiave
(
>1% della composizione
EVA, Tedlar film,
silicone, adesivi
Polyol, MDI
EVA
EVA
Metalli rari inclusi
Argento
Indio, Germanio
Indio, Gallio
Presenza di cadmio (Cd)
e di Piombo (Pb)
Pb
Cd
CD
Tabella 1 - Stima del valore
economico perso per
mancato trattamento dei
pannelli fotovoltaici in base
ai prezzi dei metalli rari del
primo quadrimestre 2011
[
Fonte: BIO Intelligence
Service, 2011]
Modulo cristallino Moduli a film sottile
a-Si
CdTe
CIS-CIGS
Peso totale per modulo 5 – 28 kg
11,7 – 20
kg
9 – 15
kg
10,2 – 20
kg
Capacità
120 – 300
Wp
60 – 120
Wp
Grandezza
Tipicamente da 1,4
a 1,7 m
2
,
però anche
fino a 2,5 m
2
Da 1,4 fino a
5,7
m
2
Da 0,6 fino a 1,0 m
2
Silicio cristallino
(
prima
generazione)
a-Si tipo (seconda
generazione)
Prezzo materiale
recuperato per Wp
0,22
euro
0,62
euro
Prezzo per modulo medio 46,31 euro
37,23
euro
Prezzo a tonnellata
2.105
euro
2.349
euro
Tabella 2 - contenuto
riciclabile per tipologia
di pannello