meno facilmente dentro i
nostri corpi. Venendo al caso
specifico di come saranno le
regole per riciclare i pannelli,
la legge sui Raee prevede
che tutti i Paesi membri
recuperino 45 tonnellate di
rifiuti elettronici ogni 100
tonnellate di beni di consumo
elettronici venduti” da qui al
2016;
dopodiché l’obiettivo
aumenterà fino al 65% delle
vendite entro il 2019, ossia
l’85% di tutti i rifiuti prodotti.
Questo limite è spostato
al 2021 per i nuovi Paesi
membri. La direttiva Raee
è quella sul riciclo dei rifiuti
elettronici, in base alla quale
anche i pannelli solari sono
considerati da riciclare in forza
del citato Weee.
La situazione italiana
Tuttavia, l’Italia ha già
legiferato in merito, prima
della direttiva comunitaria.
Nel nostro Paese i produttori
di pannelli solari, dal 1° luglio
2012,
devono garantire la
gestione e il riciclo a fine vita
dei pannelli.
Finora, dall’introduzione
del Quarto conto energia,
il riciclo era garantito
mediante l’invio dei pannelli
presso impianti di riciclo
all’estero (principalmente in
Germania); oggi, invece è
stato costituito un consorzio
nazionale.
Si tratta di un sistema
di raccolta, riciclo e
smaltimento dei pannelli
solari, costituito con un
accordo fra “Cobat-Consorzio
Nazionale Raccolta e Riciclo”
e il “Comitato IFI-Industrie
Fotovoltaiche Italiane”.
In questo modo almeno una
parte della filiera del riciclo
dovrebbe rimanere in Italia. Il
nuovo Consorzio si occuperà
della raccolta e della
divisione dei componenti
dei pannelli in base alle
possibilità di riciclo in Italia:
vetro, plastica e la parte
metallica rimarranno negli
impianti italiani, mentre la
cella fotovoltaica sarà inviata
all’estero, poiché attualmente
in Italia non ci sono impianti
per lo smaltimento.
Si parla di cominciare
a predisporre uno o più
impianti pilota per essere
preparati anche su questo
fronte nei prossimi anni.
Il compito di recupero e
smaltimento dovrebbe
essere facilitato dalla
georeferenziazione di tutti
gli impianti installati a livello
nazionale che creerà un
sistema di tracciabilità, a
livello nazionale, dei pannelli,
facilitandone la parte di fine
vita di recupero e trasporto
al centro di riciclo. In pratica
chi possiede pannelli deve
dichiarare al GSE (Gestore
dei Servizi Energetici)
l’adesione del produttore dei
pannelli montati al consorzio
di riciclo il quale attesterà il
corretto smaltimento degli
stessi una volta che saranno
arrivati a fine vita.
Secondo i dati del GSE oggi
in Italia ci sono più di 50
milioni di moduli fotovoltaici
per una potenza installata
di 14 GW ripartita su più di
quattrocento mila impianti
(
molti sono quelli di potenza
inferiore ai 10 kW).
Per ora le celle che devono
essere smaltite sono ancora
poche, ma nei prossimi anni
il riciclo e lo smaltimento
rappresenteranno un
problema, crescente, da
affrontare.
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