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n.8 novembre 2012
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Arpav, Osservatorio Regionale per il Compostaggio
Figura 1 - Andamento delle temperature nei due processi di compostaggio monitorati.
Figura 2 - Riduzione logaritmica del parametro E. coli nei due processi monitorati.
Figura 3 - Numero di aliquote “negative” per Salmonella rapportate al numero di aliquote
totale prelevate in occasione di ogni campionamento.
T (°C)
Età processo (gg)
Impianto 1 Impianto 2
Impianto 1 Impianto 2
Unità logaritmiche
Assenza (N° aliquote/5)
Impianto 1 Impianto 2
riescono a proliferare negli
stadi più avanzati delle
trasformazioni, in quanto vi si
trovano abitualmente condizioni
termiche più vicine alla mesofilia.
In questa fase viene infatti
meno la competizione di funghi
ed attinomiceti con i batteri
per le molecole più facilmente
biodegradabili a favore della
lignina e delle cere, composti più
lentamente biodegradabili.
Parametri microbiologici
previsti dalla normativa di
riferimento sul compost
Il DLgs 75/10 prevede i seguenti
parametri microbiologici e i
relativi limiti massimi ammissibili
da verificare nel prodotto da
commercializzare:
Escherichia coli in 1 g di
campione tal quale (n = 5; c =
1;
m = 1000 CFU/g; M = 5000
CFU/g );
Salmonella: assenza in 25 g di
campione tal quale (n = 5; c = 0;
m = 0; M = 0);
dove:
n = numero di campioni
da esaminare;
c = numero di campioni la
cui carica batterica può
essere compresa fra m e M; il
campione è ancora accettabile
se la carica batterica degli altri
campioni è inferiore a m;
m = valore di soglia per
quanto riguarda il numero di
batteri; il risultato è considerato
soddisfacente se tutti i
campioni hanno un numero di
batteri inferiore o uguale a m;
M = valore massimo per
quanto riguarda il numero di
batteri; il risultato è considerato
insoddisfacente se uno o più
campioni hanno un numero di
batteri uguale o superiore a M.
Il nuovo Decreto ha introdotto
la ricerca di E. coli e
Salmonelle su cinque distinte
aliquote ottenute mediante
il prelievo di materiale
proveniente da diversi punti
mentre il precedente e
abrogato DLgs 217/06 che
prevedeva la ricerca dei
parametri microbiologici (in
questo caso Enterobatteriacee
totali, Streptococchi fecali
e Salmonelle) su un’unica
aliquota media. Tale modifica
è stata apportata con l’intento
di ottenere una maggiore
significatività del risultato finale.
Descrizione del programma
di lavoro
I due impianti di compostaggio
oggetto del presente studio
(
denominati ‘Impianto 1’ e
Impianto 2’), operano in Veneto
da oltre un decennio. Essi
differiscono tra loro, oltre che per
la capacità di trattamento, anche
per il tipo di matrici in ingresso,
la tecnologia impiantistica e la
gestione operativa. L’‘Impianto
1’
produce compost a partire
da una miscela costituita da
Forsu (Frazione Organica
del Rifiuto Solido Urbano),
fanghi di depurazione e scarti
lignocellulosici; la fase di
biossidazione è realizzata in
biocelle statiche con un solo
rivoltamento a metà ciclo.
L’‘Impianto 2’ non tratta Forsu
e produce un compost ottenuto
solo da fanghi di depurazione e
da scarti lignocellulosici; la fase
di biossidazione è realizzata
in un bacino insufflato con
rivoltamenti periodici.
Parametri monitorati
Nel corso della sperimentazione
sono stati effettuati, oltre alle
determinazioni analitiche
microbiologiche, anche dei rilievi
di temperatura all’interno dei
cumuli in trasformazione. La
temperatura è infatti il parametro
maggiormente correlato
all’inattivazione e distruzione dei
microrganismi patogeni e il suo
monitoraggio durante il processo
fornisce importanti informazioni
circa l’intensità delle reazioni
biodegradative e, indirettamente,
sulla probabile riduzione della
carica patogena presente nella
matrice di origine.
I parametri microbiologici
oggetto dell’indagine sono
quelli previsti dall’attuale
normativa di riferimento sul
compost, ossia Escherichia
coli e Salmonelle, integrati
con il parametro Clostridium
perfringens (comprese le spore),
al fine di verificare la capacità
di igienizzazione da parte del
processo di compostaggio
anche per questo microrganismo
anaerobio obbligato e sporigeno.
Campionamento
L’attività ha previsto il prelievo
ad ogni campionamento di
cinque distinte aliquote prelevate
da diversi punti nei cumuli di
materiale in trasformazione.
Il trasporto al laboratorio è
avvenuto in frigoriferi portatili.