come i ricavi, sono valutati al netto
dei sistemi di incentivazione, sia
quelli relativi all’energia elettrica
prodotta da fonti rinnovabili
(
certificati verdi, CIP6) sia quelli
relativi ai materiali (contributi
Conai e incentivi al recupero).
Sono stati altresì esclusi dal
calcolo i disincentivi, come
l’ecotassa.
Questa scelta è stata motivata
dal fatto che, in un’analisi
riferita ai costi sociali, tali valori
rappresentano delle partite di
giro. Sono stati in compenso
stimati, quando possibile, costi
e benefici esterni, i primi relativi
alle emissioni e all’impatto sul
paesaggio delle principali fasi
di trattamento, i secondi relativi
invece alle emissioni risparmiate
nelle produzioni che i derivati dai
rifiuti vanno a sostituire. Nel caso
della discarica si è anche stimato
il valore del costo di scarsità.
È importante perciò sottolineare
che l’analisi non si colloca al livello
dell’ambito di gestione, per il quale
i ricavi derivanti dagli incentivi
sono ovviamente parte integrante
del calcolo, ma piuttosto a livello
nazionale, a supporto di scelte
di ordine generale relative alle
priorità strategiche da perseguire.
Gli scenari
L’analisi effettuata ha preso
in considerazione delle città
ipotetiche (bacino piccolo con
150
mila tonnellate/anno di rifiuti;
bacino grande da 750 mila t/
anno), ma comunque realistiche.
Sono stati esaminati 6 scenari
caratterizzati da diverse modalità
di conferimento (stradale, porta a
porta) e un progressivo aumento
della quota di materiali raccolti da
avviare alla filiera del riciclo.
Scenario S35
:
si effettua una
raccolta differenziata delle
principali frazioni riciclabili; la resa
di intercettazione è pari al 35%
del rifiuto totale. La modalità di
raccolta si basa sui contenitori
stradali.
Scenario S50
:
si effettua una
raccolta differenziata totale del
49,7%,
senza attuare la raccolta
dell’umido domestico. La modalità
di raccolta si basa sui contenitori
stradali.
Scenario P50
:
si effettua una
raccolta differenziata totale del
50,3%,
nonché si esegue la
raccolta dell’umido domestico. La
modalità di raccolta prescelta è il
porta a porta.
Scenario P65
:
si effettua una
raccolta differenziata totale del
65%,
inoltre si realizza la raccolta
dell’umido domestico. La modalità
di raccolta prescelta è il porta a
porta.
Scenario PC75
:
si effettua una
raccolta differenziata totale
(
comprensiva anche dell’umido
raccolto nei composter domestici)
di circa il 79% per il bacino piccolo
e del 71% per il bacino grande.
La modalità di raccolta prescelta
è il porta a porta ed è previsto
che l’umido domestico, per il 70%
nel bacino piccolo e per il 40%
nel bacino grande, sia trattato
direttamente da ciascuna famiglia
in appositi composter domestici,
con riutilizzo diretto del compost
presso la stessa abitazione. In
questo scenario sono inoltre
previste rese di intercettazione
maggiori ed una minore quantità
di scarti di selezione, rispetto allo
scenario P65.
Scenario PC85
:
si effettua una
raccolta differenziata totale pari
all’85%. La modalità di raccolta
prescelta è il porta a porta ed
è previsto un elevato livello di
compostaggio domestico. Infatti,
il 70% dell’umido domestico,
sia nel bacino piccolo sia nel
bacino grande, viene raccolto
nei composter domestici. La
parte rimanente della Frazione
Organica del Rifiuto Solido
Urbano, per il 25% viene raccolta
mediante il porta a porta,
mentre per il 5% viene raccolta
nel Rifiuto Urbano Residuo.
Vengono inoltre ipotizzate delle
rese di intercettazione molto
elevate, accompagnate da alti
livelli di recupero effettivo e,
conseguentemente, lo scenario
presenta una quantità di scarti
molto bassa.
I risultati
L’analisi effettuata ha permesso
di trarre alcune importanti
considerazioni. La prima, spesso
non adeguatamente valutata,
riguarda i rendimenti delle diverse
soluzioni: sono tendenzialmente
decrescenti all’aumentare del
livello di separazione. In altri
termini, possiamo attenderci che
il costo per chilo del recupero
della plastica o della carta non
sia un dato costante, ma vari
con il variare dell’intensità della
raccolta di ciascun materiale.
Questo impone dunque l’uso di
modelli che permettano, ad ogni
scenario, di calcolare i costi e non
basarsi su valori costanti, magari
stimati da altri. Una seconda
40
n.8 novembre 2012
RIFIUTI
GESTIONE
Tabella 2 – Costi di gestione, costi esterni, ricavi e costi netti effettivi: tabella di sintesi (euro/t RSU)
VALORI IN EURO/T
S35 S50 P50 P65 PC75 PC85
S35
S50
P50
P65
PC75
PC85
EL COG EL COG EL COG EL COG EL COG
Costi Raccolte
71 85 147 127 106 89
61 61 72 72 130 130 105 105 93 93 73
Costi recupero/smaltimento
122 115 120 119 94
90
94 94 93 93 93 93 98 98 88 88 89
Costo industriale Totale
193 200 267 246 200 179
156 156 165 165 223 223 203 203 181 181 163
Ricavi
90 88 86 80 61
29
51 84 55 82 54 80 50 75 48 67 29
Costo Netto Industriale
103 112 181 166 139 150
104 72 110 83 170 143 153 128 132 114 134
Costi esterni
18 17 16 14 10
8
18 18 16 16 16 16 14 14 12 12
8
Benefici esterni
-70 -84 -69 -64 -79 -82
-61 -66 -76 -80 -62 -66 -68 -72 -79 -82 -82
Costo effettivo netto totale
51 46 127 116 70
76
61 24 50 19 123 93 100 71 65 44 60
BACINO PICCOLO
BACINO GRANDE