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n.8 novembre 2012
Essendo l’aspettativa di vita di un evaporatore stimata sui
vent’anni, gli studi di fattibilità devono valutare le previsio-
ni di variazione dei costi dell’energia nel lungo periodo. La
riduzione dei consumi energetici, oltre che con l’impiego
della tecnologia sottovuoto, che permette il raggiungimento
dell’ebollizione a temperature più basse rispetto a quelle ne-
cessarie in condizioni di normale pressione atmosferica, può
avvenire anche grazie all’applicazione di sistemi a multiplo
effetto – costituiti cioè da più serbatoi di evaporazione – che
sfruttano il calore rilasciato dalla condensazione del vapore
alla fine del processo (che viene dissipato nei sistemi a sin-
golo effetto) riciclandolo per il riscaldamento dell’acqua nello
stadio successivo.
I vantaggi dell’evaporazione
L’evaporazione è una tecnologia di depurazione dalle perfor-
mance molto elevate, in quanto è in grado di separare le so-
stanze inquinanti dall’acqua ottenendo la massima percen-
tuale di acqua depurata e la massima concentrazione degli
inquinanti, con rese che arrivano fino al 90-95% di acqua
distillata e fino al 5-10% di concentrato sul refluo introdotto
nell’impianto.
Per permetterne l’applicazione o migliorarne i risultati talo-
ra è necessario sottoporre previamente il refluo a dei trat-
tamenti per la separazione dei solidi sospesi, come la con-
centrazione (tramite ultrafiltrazione, osmosi inversa, resine
a scambio ionico) o la rimozione dei solventi, che in quanto
bassobollenti non vengono eliminati con l’evaporazione.
La concentrazione degli inquinanti ottenuta con il trattamen-
to di evaporazione permette di ridurne al minino i volumi,
abbassando i costi di smaltimento. Essendo un processo
fisico, l’evaporazione non richiede l’uso di prodotti chimici,
dunque non genera ulteriori sottoprodotti da destinare allo
smaltimento. I costi di gestione possono essere ulterior-
mente ridotti attraverso l’eventuale recupero delle sostanze
impiegate nei processi di produzione, che possono essere
rivendute o reimpiegate nei processi stessi: dai reflui dell’in-
dustria galvanica si possono recuperare cromo e nichel,
da quelli dell’industria dei detergenti tensioattivi, da quelli
dell’industria alimentare prodotti per l’alimentazione zootec-
nica, dalle acque di lavaggio dei processi di stampa inchiostri
riutilizzabili per altre stampe, dal percolato di discarica o da
altri reflui industriali soluzioni organiche come solfato di am-
monio e cloruro di sodio, dai digestati di impianti a biomasse
nutrienti per i terreni.
Le elevate caratteristiche qualitative dell’acqua trattata per-
mettono il suo reimpiego nel ciclo produttivo, quando neces-
sario previa eliminazione degli eventuali inquinanti residui
tramite l’applicazione di trattamenti di finitura – quali ultrafil-
trazione, osmosi inversa, reazioni di ossidoriduzione, adsor-
bimento con carboni attivi – la cui opportunità e convenienza
è valutata nell’ambito degli studi di fattibilità. In alternativa,
l’acqua distillata può essere scaricata in acque superficia-
li in ottemperanza ai limiti di concentrazione delle sostanze
inquinanti allo scarico stabiliti dalla normativa in materia am-
bientale.
In genere la tecnica di evaporazione più conveniente è quella
a ricompressione meccanica del vapore, ma alcune criticità
che essa presenta, come la bassa qualità del distillato dovuta
alle alte temperature di ebollizione necessarie e le frequenti
incrostazioni delle superfici interne degli impianti, rendono la
sua applicazione opportuna solo in casi particolari. Nei casi
in cui essa non sia applicabile, la scelta più conveniente è la
tecnologia a pompa di calore.
La tecnologia ad acqua calda o a vapore è conveniente solo
quando l’energia necessaria per il processo viene recuperata
da impianti di cogenerazione o di combustione; se è prodotta
impiegando metano, GPL o oli combustibili BTZ, ne vanno
valutati i costi e la disponibilità nel lungo periodo.
La conduzione di un impianto di evaporazione richiede poche
e semplici azioni, anche perché molte operazioni di manuten-
zione, come la pulizia degli interni, l’introduzione del refluo e
lo scarico dell’acqua trattata, sono ormai automatizzate. Per
gli interventi più complessi, ordinari o straordinari, Tecam of-
fre dei contratti di manutenzione programmata e preventiva
e un servizio di assistenza tecnica a chiamata. Gli impianti
possono essere monitorati direttamente dall’azienda tramite
un gruppo di controllo locale o, in alternativa, da Tecam via
web.
Impianto pilota di evaporazione