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n.8 novembre 2012
Tecam tramite accurati studi di fattibilità, condotti sulla base
del metodo Batea (Best Available Technologies Economically
Achievable), nell’ambito dei quali sono previsti l’analisi delle
caratteristiche del refluo, un periodo di prova del trattamento
con un impianto pilota installato direttamente presso lo stabi-
limento di produzione del cliente e una relazione riepilogativa
degli aspetti tecnici e finanziari della soluzione individuata. La
determinazione della migliore scelta economica richiede una
valutazione delle singole voci dei costi di investimento (Ca-
pex: CAPital EXpenditure) e dei costi operativi (Opex: OPe-
rating EXpenditure), che deve tenere conto delle normative in
materia ambientale – variabili da paese a paese – essendo
queste a stabilire i valori limite, e dunque il livello di qualità,
delle acque di scarico. Il fattore che incide maggiormente sul
Capex è il materiale di costruzione degli impianti. Gli evapo-
ratori sono infatti realizzati in leghe di acciaio Inox (Aisi 316L,
Duplex) o di metalli (Hastelloy) o in carburo di silicio, che
garantiscono un’elevata resistenza alla corrosione esercitata
dalle soluzioni con cui vengono in contatto, contenenti inqui-
nanti ad alto grado di acidità (con un pH da 0 a 7), come l’aci-
do fluoridrico, l’acido cromico, l’acido nitrico, l’acido ossalico
e gli acidi grassi, sostanze presenti in particolare nei reflui
dell’industria chimica, farmaceutica, galvanica e meccanica.
L’Opex è determinato per la quasi totalità dal consumo di
energia elettrica e termica, necessarie per il processo di eva-
porazione e, in parte minore, per quello di condensazione, e
dalle spese per lo smaltimento dei sottoprodotti o dai proventi
della loro eventuale valorizzazione.
Evaporatore per il trattamento delle emulsioni oleose
La strategia Tecam
Sistema integrato e “Lean Organization”
Tecam è una società operante nella progettazione e nella
vendita di impianti per il trattamento delle acque industriali
primarie e di processo da oltre vent’anni. Con circa cinquecento
installazioni realizzate in Italia e all’estero, Tecam è in grado
di fornire tecnologie di tipo chimico, fisico, biologico (impianti
di evaporazione, a membrane, a osmosi inversa, a filtrazione
e ultrafiltrazione, a tecnologia aerobica e anaerobica ecc.)
per il trattamento delle acque primarie e reflue di vari settori
produttivi – tra i quali l’industria galvanica, meccanica, della
verniciatura, grafica, aeronavale, chimica e farmaceutica,
agroalimentare e zootecnica (digestato) – del percolato di
discarica e delle acque di bonifica e di lavaggio dei terreni di
siti contaminati. La sua impostazione commerciale, fondata
sull’apertura a più settori produttivi e a più mercati territoriali e
sull’offerta di più tecnologie, si è rivelata una strategia vincente
nell’attuale frangente economico.
Tecam pone al centro della sua politica aziendale il cliente,
che viene seguito dall’iniziale studio di fattibilità fino ai
servizi di assistenza e manutenzione post vendita, mirando
all’instaurazione di un rapporto di reciproca fiducia,
indispensabile data la necessità di scambio di informazioni
sensibili. La società si avvale di figure professionali in grado
di studiare dei sistemi di trattamento che coniugano l’impiego
delle migliori tecnologie disponibili sul mercato con le esigenze
di un rapido ritorno sull’investimento. Tecam è in grado di
offrire soluzioni adatte ad ogni esigenza: impianti fissi per
necessità di trattamento prolungate, unità di trattamento mobili
per collocazioni esterne in spazi ridotti, possibilità di noleggio
per periodi di trattamento limitati.
Tra i vantaggi del trattamento delle acque reflue vi è la
possibilità di riutilizzare l’acqua trattata nel ciclo produttivo
(
Tecam persegue ogniqualvolta possibile il raggiungimento
dello “scarico zero”) o di scaricarla nelle acque superficiali
in conformità ai limiti previsti dalle normative in materia
ambientale, riducendo i costi di smaltimento grazie alla
diminuzione dei volumi degli inquinanti. L’eventuale
valorizzazione energetica dei reflui (come nel caso della
produzione di biogas dal trattamento anaerobico del digestato
e del percolato di discarica) o commercializzazione di alcuni
sottoprodotti del trattamento (come nel caso delle frazioni del
digestato trattato, utilizzabili come fertilizzanti) permettono un
ulteriore abbassamento dei costi di gestione.
Con un 50% di installazioni realizzate all’estero, Tecam è
fortemente orientata al mercato internazionale: oltre che in
Europa e in Russia, esporta in Paesi a scarsità di risorsa
idrica come l’India e gli stati del bacino del Mediterraneo, in
Paesi industrializzati come la Cina e in Paesi in cui la qualità
dell’ambiente ha un valore elevato come la California, Singapore
e il Giappone. Tra le sue referenze figurano Eletrolux, Air
Liquide, Renault AvtoVAZ, Lyonnaise des Eaux (gruppo Suez),
Siemens, Michelin e le società che gestiscono le discariche di
Terzigno (Napoli), Cava dei Modicani (Ragusa) e Lavis (Trento).
Tecam fa parte di un gruppo che ha chiuso il 2011 con un
fatturato di 20 milioni di euro ed è socia di un consorzio export
che raggruppa una decina di aziende operanti a diverso livello
nel settore dei trattamenti superficiali. La sua appartenenza
ad un sistema integrato e organizzato secondo i principi della
Lean production” (produzione snella) rappresenta un valore
aggiunto per il cliente.
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