Pagina 62 - Energie & Ambiente n. 7

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n.7 settembre 2012
TAVOLA
sempre promosso il lato “architetturale” del fotovoltaico e vanta
una stretta collaborazione per esempio con il dipartimento Best
del Politecnico di Milano: quest’anno partecipa alla “Summer
School” dove parlerà con architetti e ingegneri proprio di questo
argomento mentre già nel 2011 aveva sponsorizzato un corso
di “Risorse Rinnovabili e Benessere Ambientale” per studenti del
2° anno di architettura.
A fronte dell’obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli
edifici di nuova costruzione il valore aggiunto del fotovoltaico
è visibile solo nella classe energetica dell’edificio; quali altre
best practices per la promozione dell’integrazione solare nei
nuovi edifici? Ad esempio ci sono esperienze per integrare
l’energia con i consumi delle famiglie o dell’abitazione con si-
stemi integrati di Smart Metering? Quali sono gli accorgimenti
dal punto di vista della sicurezza da tenere in conto in impianti
totalmente integrati?
Nell’ottica del risparmio energetico aumentano le iniziative re-
lative al mondo dello Smart Metering: il controllo in tempo reale
dei consumi di luce, gas e acqua. Un mercato che coinvolge
produttori di energia, utility di distribuzione e utenti finali con la
consapevolezza globale di migliorare la gestione delle risorse
energetiche. Su questo versante l’Italia rappresenta un’eccel-
lenza a livello mondiale, dato che il 95% dei punti di prelievo è
ormai dotato di smart meter, per un totale di circa 37 milioni. Lo
smart inverter (introdotto recentemente, ma già obbligatorio in
Germania) permette di implementare innovative modalità di con-
trollo, gestione e protezione. In pratica, in un impianto da fonte
rinnovabile non programmabile consente di abilitare funzionalità
quali la disconnessione dalla rete da remoto, oppure l’insensi-
bilità ai rapidi abbassamenti di tensione, la modulazione della
potenza erogata e così via. In questo settore è la Germania a
essere più avanti: l’integrazione dei sistemi fotovoltaici nella do-
motica permette, ad esempio, di programmare l’utilizzo di elet-
trodomestici quali lavatrice e lavastoviglie nei periodi di massima
produzione dell’impianto fotovoltaico in modo da massimizzare
l’autoconsumo, aspetto sempre più premiante in prospettiva di
annullamento delle tariffe incentivanti.
La previsione di Suntech, forse con un piccolo azzardo, è una
rete elettrica che sia molto più simile all’attuale rete di telecomu-
nicazioni: un sistema che prenda e fornisca servizi e che per-
metta di fare una sorta di plug-and-play. Andando oltre la tecnologia
attuale dei sistemi di energy management, ci aspettiamo quindi che
venga creato un sistema interno alla casa che riesca a dialogare in
maniera intelligente con la rete, rendendo ogni singola abitazione o
edificio parte di una rete intelligente ancor più grande. Gli accorgi-
menti dal punto di vista della sicurezza sono indipendenti dal fatto
che un impianto sia integrato o meno. È necessario quindi operare
con accuratezza nella fase di realizzazione, soprattutto dal punto
di vista dei cablaggi, nonché da quello della sicurezza elettrica, se-
condo le attuali normative.
Anche secondo Silfab l’aspetto più importante per un corretto uti-
lizzo dell’energia fotovoltaica è la conoscenza dei propri consumi
e del rendimento dell’impianto. “Per questo motivo è allo studio un
sistema di monitoraggio della produzione dell’impianto e dei consu-
mi familiari che consenta all’utente di sfruttare al meglio l’energia
– annuncia
Franco Traverso
-. Oggi, infatti, mediamente solo il
25% dell’energia prodotta viene utilizzata istantaneamente, mentre
il rimanente 75% viene immesso in rete: con il V Conto Energia di-
venterà ancora più importante innalzare la quota di autoconsumo e
ridurre l’immissione in rete”. Per quanto riguarda la sicurezza, i mo-
duli sono testati secondo numerose specifiche internazionali volte a
garantire l’affidabilità nel lungo periodo: dalla resistenza ai vapori di
ammoniaca a quella in ambiente salino, fino alle prove di reazione
al fuoco e al calore, i moduli si possono considerare equivalenti alle
apparecchiature elettriche già presenti nelle abitazioni, quindi non
aggiungono nessun rischio.
Le grandi superfici con orientamenti favorevoli sono state sfrutta-
te nel quarto conto energia; ce ne sono ancora ma ci sono anche
tutte quelle coperture che non hanno orientamenti favorevoli o
strutturalmente sono inadatte a sistemi di installazione classici:
quali tecnologie e quali strategie per installare fotovoltaico anche
in questi spazi? I rendimenti economici e quelli tecnici riusciran-
no a esprimere un mercato significativo in termini di metri quadri
installati e produzione elettrica?
Secondo Suntech, malgrado tante superfici ben orientate siano
state utilizzate con il quarto conto energia, ci sono ancora vastissi-
me aree di questa tipologia da sfruttare. Quanto alle superfici con
orientamenti meno favorevoli, la ragione per cui non sono state sin
qui prese in considerazione è puramente economica ed è dovuta
a un rapporto non favorevole tra costo e ritorno dell’investimento.
“Tuttavia - chiarisce
Vincenzo Quintani
-se sono convenienti in-
ROTONDA