Pagina 60 - Energie & Ambiente n. 7

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n.7 settembre 2012
TAVOLA
ROTONDA
termico sarebbero perfetti per integrarsi fra di loro, ma allo stato
attuale non vi sono novità tecniche di rilievo che rendano dispo-
nibile un prodotto efficiente e affidabile.
II parere di Canadian Solar è che i cambiamenti nel mercato
impongono una sfida di rinnovamento e i tetti residenziali, quelli
industriali e quelli commerciali rappresentano ancora un’oppor-
tunità per lo sviluppo nel nostro Paese del settore del fotovoltai-
co nell’edilizia. Secondo l’International Energy Agency in Italia
c’è una superficie, composta da tetti potenzialmente idonei per
l’installazione di pannelli fotovoltaici, pari a oltre 760 chilometri
quadrati che, se sfruttata interamente, riuscirebbe a coprire il
45% dei consumi di energia elettrica annui nazionali. È bene
ricordare, infatti, che con il fotovoltaico per gli edifici è possibile
garantire quel connubio importante tra aspetto estetico e pro-
duzione di energia pulita che garantisce vantaggi economici e
spesso anche l’utilizzo dei moduli come veri e propri elementi
decorativi proprio per effetto di una totale e completa integrazio-
ne con l’unità abitativa.
Per quanto riguarda la fase di progettazione, invece, è importan-
te garantire una formazione adeguata dei progettisti e la diffusio-
ne dei casi di successo è essenziale per evidenziare come edifi-
ci efficienti dal punto di vista energetico presentino extracosti in
genere compresi fra l’1% ed il 3%. Inoltre, molte aziende sono
già attive nel proporre materiale dalle migliori caratteristiche dal
punto di vista della compatibilità ambientale e dell’attenzione ai
costi sul ciclo di vita delle costruzioni. Nonostante il mercato im-
mobiliare abbia subito un brusco arresto, l’edilizia sostenibile è
sicuramente in espansione, anche se ancora piuttosto debole,
dato che copre un fatturato medio per impresa pari al 23% annuo
e che solo il 22% degli imprenditori lo vede come fonte di inve-
stimento. Segnali sicuramente positivi, ma che al momento non
possono far sperare in un rilancio del comparto delle costruzioni.
Secondo l’associazione nazionale imprese edili manifatturiere la
crisi, che ha colpito tutto il comparto delle costruzioni, permarrà
fino a fine 2012.
Focalizzandoci sul settore dell’edilizia, dall’Indice di Green Eco-
nomy - strumento elaborato dalla Fondazione Impresa - risulta
che il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia e il Piemonte
sono le regioni italiane che occupano i primi posti della classifica
che sintetizza gli indicatori sulle emissioni di CO
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dal settore re-
sidenziale e la riqualificazione energetica degli edifici.
Allo scopo di sfruttare le potenzialità del mercato dell’edilizia,
Canadian Solar ha recentemente progettato e realizzato un mo-
dulo ideale per le applicazioni residenziali. Si tratta del CS6A-P,
un modulo solare caratterizzato da 48 celle realizzate con una
nuova tecnologia. Può essere installato comodamente su qual-
siasi tetto e disponibile fino a 205 W, ed è in grado di offrire un
ottimo ritorno sull’investimento.
Uno dei temi più sentito dalle amministrazioni e dai progetti-
sti è l’integrazione architettonica nei centri storici e nelle aree
sottoposte a vincolo paesaggistico/beni architettonici per tene-
re conto delle prescrizioni imposte da regolamenti urbanistici
locali e dalle soprintendenze: spesso la richiesta è di moduli
fotovoltaici totalizzati alla copertura o integrati architettonica-
mente. Esistono anche altre soluzioni quali tegole e coppi con
celle solari integrate o estradossi di copertura accoppiati a mo-
duli fotovoltaici: quali sono le tecnologie più promettenti nel
medio periodo?
Al momento attuale Solarcentury ritiene di aver sviluppato prodotti
solari finalizzati a sostituire materiali da costruzione più di qualsiasi
altra azienda del settore. Tra i prodotti offerti c’è la tegola C21e,
prodotto pluripremiato e tra i più longevi nel suo tipo, popolare tra
i costruttori di case in tutto il Regno Unito. Solarcentury, sulla base
della conoscenza acquisita nel settore delle costruzioni e i suoi pro-
dotti e le tecnologie solari, non crede nella possibilità di integrare il
fotovoltaico su materiale laterizio mentre su altri materiali compositi
che garantiscono lunga durata, soprattutto ai raggi UV, l’accoppia-
mento è possibile. Pertanto per i centri storici la migliore soluzione
non è quella di integrare le celle sui coppi o su altre tegole, ma di
creare un prodotto fotovoltaico che possa riprendere quanto meno i
colori tipici del laterizio. Al Solarexpo del 2011 Solarcentury ha pre-
sentato un prototipo di tegola fotovoltaica C21e tutta rossa e aveva
riscontrato un forte interesse da parte degli installatori.
Il problema fondamentale per mettere in produzione prodotti così
particolari sono i costi e gli investimenti necessari, con una costan-
te incertezza normativa. Le tecnologie ci sono, manca il contesto
normativo stabile per poter mettere in produzione i prodotti. “Ci au-
guriamo che la legislazione si regolarizzi e si stabilizzi per dare
opportunità alle imprese di riuscire a sviluppare dei concreti piani
economici – auspica
Mario Micali
-. Avendo solide basi legislative
sarà dunque possibile stringere accordi interessanti con business
partner per tutte le parti coinvolte a vantaggio del cliente finale.”
In controtendenza il parere di Suntech: nonostante sia favorevole al
fotovoltaico non vede di buon occhio l’utilizzo dei moduli fotovoltaici
sui tetti dei centri storici di città come Firenze o Roma o di edifici
ad altissimo valore artistico, pur non essendo contrario a possibili
integrazioni, qualora efficienti, su edifici di alto valore estetico; ma
comunque non nei centri storici. Quando si parla poi di elementi
come i coppi con celle fotovoltaiche e di integrazione architettonica,
secondo Suntech ci si trova spesso di fronte a delle forzature che
non presentano un ritorno economico interessante e neppure un re-
ale ritorno energetico. Si pensi ad esempio che, nel caso delle celle
solari integrate sui coppi, è necessario cablare ogni singolo coppo.
Anche per Silfab il problema di compatibilità architettonica è im-
portante: le celle, anche se realizzate con colori tendenti al rosso,
avranno sempre un impatto visivo differente rispetto a un tetto in
coppi o tegole di terracotta. Per questo motivo è importante stu-
diare un corretto posizionamento dell’impianto, in armonia con gli
altri elementi di “rottura” del tetto, quali camini, lucernari e antenne.
La tecnologia fotovoltaica si sta evolvendo in termini di efficienza:
rispetto a soli due anni fa, su un impianto di tipo residenziale si è