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provenienti da un intero sito
o da un singolo processo.
La procedura considera gli
ingressi, gli accumuli, le uscite
e la generazione o distruzione
della sostanza interessata
e la differenza tra queste
quantità rappresenta lo scarico
nell’ambiente. I bilanci di
massa sono particolarmente
utili e vengono applicati nei
processi di combustione in cui le
emissioni di inquinante possono
essere determinate sulla base
di calcoli stechiometrici. Per
alcuni inquinanti, quando parte
della materia in ingresso viene
trasformata, è difficile applicare il
metodo del bilancio di massa, in
alternativa può essere calcolata
la concentrazione media
emessa sulla base di campagne
di analisi delle emissioni a
camino eseguite in modalità
discontinua. Un terzo gruppo
di metodologie indirette per la
stima delle emissioni riguarda
l’utilizzo di equazioni teoriche e
complesse o modelli. Le stime
così ottenute possono basarsi
ad esempio sulle proprietà
fisico/chimiche della sostanza
e su relazioni matematiche.
Un ultimo gruppo riguarda i
fattori di emissione che altro
non sono se non numeri che
possono essere moltiplicati
per un parametro caratteristico
di una attività o per i dati di
smaltimento di un impianto per
stimarne le emissioni. I fattori
di emissione vengono applicati
supponendo che tutte le unità
industriali della stessa linea di
produzione abbiano modelli di
emissione simili. Questi fattori
sono ampiamente usati per
la determinazione dei carichi
di piccoli impianti o per la
determinazione di emissioni
fuggitive.
Metodi predittivi
In alcuni tipi di impianto non
è possibile effettuare misure
dirette e come alternativa si può
ricorrere a sensori software che
stimano, per mezzo di modelli di
processo, i dati di emissione a
partire da misure di portate, flussi
e temperature, più facilmente
rilevabili e accessibili.
I modelli utilizzati per i sensori
software sono basati sui dati
sperimentali, riuscendo a
predire un comportamento
futuro estrapolandolo dal
comportamento passato. Un
indubbio vantaggio presentato
da questo tipo di tecniche
consiste nell’economicità delle
stesse e nella rapidità dei
tempi di realizzazione rispetto
all’implementazione di un
sistema di monitoraggio diretto.
Tuttavia, queste tecniche, non
possono del tutto sostituire le
misure dirette, in continuo o
meno e vanno a svolgere per lo
più funzioni di completamento
o di complementarietà a queste
tecniche.
Conclusioni
Monitorare le emissioni a camino
per impianti industriali è un
utile strumento di controllo dei
parametri di impianto e risulta
importante nella definizione di un
sistema di gestione ambientale
di un’attività permettendo
anche una verifica puntuale
della conformità delle emissioni
alla normativa applicabile di
riferimento.
RIFERIMENTI
[1] DLgs Governo n. 152 del
03/04/2006 Norme in materia
ambientale.
[2] DLgs Governo 13/08/2010 n.
155 Attuazione della direttiva
2008/50/CE relativa alla qualità
dell’aria ambiente e per un’aria
più pulita in Europa.
[3] Elementi per l’emanazione
delle linee guida per l’identifi-
cazione delle migliori tecniche
disponibili (8 giugno 2004).