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GEOTERMICO
geotermiche e contribuire a
diversi¿care le fonti di energia
rinnovabile degli USA. Si
tratta complessivamente di 32
progetti innovativi, in 14 stati,
per sviluppare e testare nuovi
modi per individuare le risorse
geotermiche e migliorare la
caratterizzazione delle risorse,
le perforazioni e le tecniche
di ingegneria “a serbatoio”,
che favorirà lo sviluppo delle
fonti di energia geotermica
per contribuire a ridurre la
dipendenza del Paese dai
combustibili fossili. Finanziati
attraverso l’Uf¿cio del DOE
per l’ef¿cienza energetica e
le energie rinnovabili, questi
progetti giocheranno un ruolo
importante nel raggiungimento
dell’obiettivo del Presidente
Obama di generare l’80% di
energia elettrica degli Stati
Uniti da fonti di energia pulita
entro il 2035.
Il settore “continua a
perseguire l’obiettivo di
aggiungere 700 MW di
capacità entro il 2013”, ha
detto il direttore esecutivo GEA
Karl Gawell e ha osservato
che l’industria ha 27 progetti in
fase III (scavo dei pozzi) e IV
(costruzione).
“Il Dipartimento dell’Energia
USA sta investendo in nuove
tecnologie d’avanguardia per
l’ulteriore sviluppo delle risorse
geotermiche del Paese, per
creare posti di lavoro quali¿cati
per i lavoratori americani e
per contribuire a diversi¿care
il portafoglio energetico” ha
affermato il segretario Chu. “I
progetti annunciati forniscono
opportunità per innovazioni nel
campo dell’energia pulita in
grado di garantire che gli Stati
Uniti restino leader globale
nello sviluppo dell’energia
geotermica ed espandano
l’uso di questa importante
risorsa di energia rinnovabile
della nazione”.
Questo signi¿cativo
investimento nello sviluppo
di energia pulita fa parte
dello sforzo complessivo
del Dipartimento per
ridurre il costo dell’energia
geotermica, rendendolo
più competitivo con le fonti
convenzionali di energia
elettrica di base. I progetti
sono orientati a eseguire
studi di fattibilità prima di
passare alla prototipazione
e alla validazione, che sarà
condotta sul campo. I progetti
vengono selezionati sulla base
di speci¿ci criteri economici
per abbassare i costi e i rischi
¿nanziari connessi con la
veri¿ca e la caratterizzazione
delle risorse geotermiche;
inoltre ¿nanzia gli studi per
la parte di tecnologie per lo
sviluppo di tecnologie EGS*.
Per esempio, uno dei
destinatari è Lawrence
Livermore National Laboratory
(Llnl), che ha ricevuto
890.000 dollari: il compito del
laboratorio è abbassare i costi
delle prospezioni geo¿siche
per lo studio del sottosuolo
e, parallelamente, sviluppare
nuove tecniche su diversi
parametri geo¿sici e geologici.
Canada
Poco più a nord, in Canada, è
recentemente stato pubblicato
un rapporto che rivoluziona le
conoscenze sulle potenzialità
delle risorse geotermiche del
Paese, accendendo una luce
verde sui possibili investimenti
in questo tipo di tecnologie.
I risultati delle recenti stime di
potenziale energia termica per
un ipotetico blocco di 4 km di
lato (16 km3) a 150 °C, che è
la temperatura di sfruttamento
della tecnologia delle rocce
calde (hot dry rocks e impianti
EGS), è paragonabile con il
consumo energetico annuale
del Canada 3 x1018 J = 3 x 10
Quad (dove 1 quad = 1018 J)
per la media dei consumi tra
il 1961 e il 1997. La quantità
totale di energia termica da
6,5 km
2
è Q = 106 Quad.
L’energia termica disponibile
per essere ‘coltivata’ in
profondità è, in realtà, solo
una piccola percentuale
di calore potenzialmente
disponibile a causa di vari limiti
tecnici. I grandi giacimenti
di risorse geotermiche a
elevata temperatura trovate
a profondità sfruttabili si
pongono come una uova
frontiera delle fonti rinnovabili.
Tuttavia, solo una frazione
di questi giacimenti è, al
momento tecnicamente
ed economicamente. La
parte sfruttabile risulta però
Figura 2 - Il potenziale geotermico canadese valutato in termini di profondità dei giacimenti con temperatura di 150 °C.
*EGS, Enhanced geothermal system, si intende la tecnologia degli
hot dry rocks già trattata su Energie Oggi, 2009, 4, 21.
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n.4 novembre 2011