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n.4 novembre 2011
vita il ciclo produttivo, altrimenti rimane un investimento di man-
tenimento (manutenzione), ovviamente utile, ma fine a se stesso.
Soprattutto in momenti di crisi le aziende per sopravvivere devono
cercare di ottimizzare le risorse per aumentare l’efficienza della
loro produzione.
Economia e qualità sono obiettivi pertanto vitali. Per questo mo-
tivo un’accorta selezione della strumentazione da impiegare, che
garantisca prestazioni elevate riducendo i costi di manutenzione e
semplifichi la gestione delle informazioni e delle regolazioni, per-
metterà un generale incremento dell’efficienza produttiva con una
conseguente maggiore competitività”.
Sergio Vellante
parla per esperienza: “Già da tempo le nor-
mative europee e internazionali richiedono standard qualitativi di
produzione che impongono alle aziende l’impiego di strumenti per
la tracciabilità dei processi produttivi, ad esempio, nel settore ali-
mentare, al fine di tutelare i consumatori finali da rischi derivanti
da una cattiva qualità produttiva che potrebbe verificarsi durante
l’intera filiera di produzione.
Da un lato il produttore deve garantire e soddisfare gli standard
qualitativi prefissati e, dall’altra, deve cercare di farlo con il massi-
mo profitto operativo possibile.
La strumentazione in un impianto produttivo, svolge un ruolo fon-
damentale poiché permette di controllare le grandezze fisiche che
interessano lo specifico processo produttivo utilizzato per produrre
il prodotto finito, come ad esempio temperature, pressioni, porta-
te. Pertanto è inevitabile oggi che un’azienda produttrice debba
modernizzare i propri impianti e macchinari adottando una stru-
mentazione di processo efficiente e precisa, atta ad aumentare la
qualità del prodotto e a minimizzare eventuali sprechi energetici
che porterebbero a un aumento dei costi e a una perdita di con-
correnzialità dell’azienda stessa sul mercato”.
moderni standard di comunicazione, da e verso il processo, che
siano in grado di offrire una maggior efficienza nella gestione
delle commesse produttive, a partire dall’inserimento dei beni
ordinati, fino alla consegna degli stessi alla catena distributiva”.
“Le opportunità – spiega
Gianantonio Favalessa,
titolare e
direttore tecnico di Ital Control Meters – si presentano sia per
le applicazioni rivolte all’ottimizzazione dei processi produttivi,
in cui la strumentazione svolge un ruolo primario, sia per i con-
trolli ambientali, argomento quest’ultimo di sempre maggiore
rilevanza soprattutto nei Paesi a più elevato indice di industria-
lizzazione. Su questi temi si gioca lo sviluppo del mercato della
strumentazione per l’industria in questi anni”.
Parlando di aziende, quando è consigliabile modernizzare o
aggiornare la propria strumentazione?
“Ogni azienda è chiamata a essere competitiva sul mercato e,
per raggiungere questo obiettivo, deve migliorare i processi pro-
duttivi, realizzando un prodotto a costi minori pur garantendo
un livello qualitativo pari o superiore”, suggerisce Riccardo Pe-
tetta. “Ciò è possibile anche tramite l’aggiornamento del parco
strumentazione e l’introduzione di tecnologie nuove e più per-
formanti o che consentano di ridurre i costi di ownership (manu-
tenzione, consumi, necessità di personale). Un altro importante
motivo che spinge le aziende a modernizzare il proprio parco è
la necessità di adeguare i propri impianti per renderli pienamen-
te conformi alle severe normative vigenti in materia di sicurezza
ambientale”.
Ci tiene a puntualizzare Gianantonio Favalessa: “L’ammoder-
namento della strumentazione finalizzata al controllo e all’au-
tomazione di processo non deve servire solo a mantenere in
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