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re 2011
ROTONDA
TAVOLA
Ispezioni, collaudi, test: cosa fate per migliorare il servizio
intorno al prodotto?
“Il team di progettazione di Lenze Italia - risponde Sergio Vellan-
te - include componenti di tutti i reparti aziendali, dal marketing
agli operatori logistici per fare in modo di verificare tutti gli aspet-
ti a monte. Durante la fase progettuale le problematiche possono
essere sempre affrontate e risolte, durante le fasi successive
tutto diventa più difficile e a volte bisogna addirittura convivere
con dicotomie chiamate “congenite”. Una buona progettazione ti
permette di monitorare successivamente la qualità della produ-
zione con soglie di attenzione addirittura al di sotto del 0,1% dei
ritorni e senza costi eccessivi. Il mercato impone margini di gua-
dagno sempre più stringati e la qualità è gratis quando c’è, costa
tantissimo quando manca”. Sul tema della qualità ci tiene a dire
la sua anche Gianantonio Favalessa: “I prodotti proposti da Ital
Control Meters sono ai vertici del mercato in termini di quali-
tà. Parola a volte abusata ma che in effetti racchiude in sé la
somma dei valori indispensabili per garantire risultati impeccabili
nel tempo. Quindi una progettazione che tenga in considerazio-
ne una lunga esperienza di campo, una attenta selezione dei
materiali costruttivi, un’accurata calibrazione e cicli di verifica
restrittivi sono elementi essenziali nella selezione delle nostre
proposte. Un prodotto eccellente non basta a garantire il suc-
cesso, indispensabile rimane la competenza di chi è preposto
a selezionare il prodotto migliore per la specifica applicazione.
Ed altrettanto indispensabile è poi la supervisione relativa alla
corretta applicazione del prodotto nello specifico processo, solo
così si avranno garanzie di riuscita. Per questo motivo la forma-
zione del personale, sia commerciale, sia tecnica, è - almeno per
noi - elemento essenziale e caratterizzante per la nostra profes-
sione”. “Ispezioni, collaudi, test sono sicuramente importanti e
meritano attenzione, ma non bastano”, avverte però Riccardo
Petetta: “ABB offre un servizio completo e fornisce pieno sup-
porto nella selezione della strumentazione più adatta per le di-
verse applicazioni ed esigenze (confrontandosi con il cliente) e
nella formazione del personale, e propone contratti di manuten-
zione personalizzati per aiutare il cliente a gestire e utilizzare al
meglio la strumentazione installata”.
Precisione, affidabilità e installazione semplificata: tre ter-
mini abusati nel settore. Ha ancora senso parlarne o si tratta
di qualifiche date per scontate?
“In effetti si tratta di termini comunemente abusati - commenta
Sergio Vellante - ma sono tutti e tre padri di una stessa figlia:
l’efficienza produttiva. La precisione produttiva di macchine ed
impianti determina un significativo livello di efficienza in termini
di minori scarti ottenuti e minori consumi necessari per produrre,
mentre l’affidabilità degli stessi genera una maggiore continuità
operativa che porta inevitabilmente alla riduzione dei fermi mac-
china, fra i primi responsabili dell’aumento del costo di produzio-
ne del prodotto stesso. L’installazione semplificata dei compo-
nenti di una macchina e/o impianto, è di per se intrinsecamente
un vantaggio per l’azienda, poiché minore è la complessità di
un macchinario (in termini di cablaggi e dispositivi elettronici)
e maggiore è l’Mtbf dello stesso, e quindi la sua sicurezza ed
affidabilità di esercizio garantita nel tempo. Per queste ragioni,
ritengo che le tre qualifiche menzionate non possano mai essere
date per scontate, bensì debbano essere perseguite ed applica-
te sempre con la massima scrupolosità”.
Rimarca Riccardo Petetta: “I produttori stessi in realtà non abu-
sano del termine, ma lo utilizzano impropriamente, in quanto tali
proprietà dovrebbero essere sempre associate all’applicazione cui
il prodotto è destinato. ABB ha sempre specificato quali sono i van-
taggi e i benefici che si ottengono sfruttando correttamente le ca-
ratteristiche sopra indicate. In tali condizioni, precisione, affidabilità
e installazione semplificata sono e saranno sempre caratteristiche
fondamentali ricercate in uno strumento. Non va dimenticato che
agli strumenti vengono anche richiesti facilità di utilizzo e un basso
costo di ownership”. “Non volendo generalizzare troppo – sottoli-
nea Gianantonio Favalessa – si potrebbe dire che non sempre lo
strumento più preciso è quello più adatto allo scopo: bisogna quindi
saper scegliere, pertanto esperienza e competenza sono indispen-
sabili. L’affidabilità e la semplificazione dell’installazione come della
manutenzione sono elementi a cui si deve sempre tendere cercan-
do continui miglioramenti. Sensori senza parti mobili o addirittura
senza alcun contatto fisico con i fluidi di processo (basti ad esempio
pensare ai misuratori di portata “clamp-on” quindi con montaggio
all’esterno delle tubazioni per la misura della portata sia di liquidi
che di gas) se affidabili consentono nel tempo risparmi veramente
ingenti sia per la riduzione (talvolta l’azzeramento) della ricambisti-
ca che per la riduzione drastica della manutenzione e, punto ancora
più importante, per l’azzeramento dei fermi di produzione”.
Architettura dei PLC, schede di comunicazione, schede di
gestione I/O, apparati di rete: quanto conta la capacità di co-
struire (e integrare) un’architettura ingegnerizzata intorno alla
strumentazione?
“La misura e la trasmissione delle informazioni sono aspetti inscin-
dibili”, ci conferma Riccardo Petetta: “oltre alla capacità di costru-
ire un’architettura intorno alla strumentazione, è importante che la
strumentazione sia compatibile anche con le architetture esistenti.
D’altro canto, un’architettura perfetta risulta praticamente inutile
se non associata ad uno strumento preciso e affidabile.Gli fa eco,
Sergio Vellante: “La strumentazione è senz’altro elemento fonda-
mentale ed imprescindibile per un impianto produttivo, ma da sola
non può essere garanzia del migliore risultato qualitativo durante il
processo produttivo. A questo scopo, è necessario che la strumen-
tazione venga gestita da un impianto di automazione, che sappia
garantire il trasporto e l’analisi delle informazioni provenienti dalle
sonde, senza perdita di precisione delle grandezze fisiche misura-
te, e con una adeguata velocità di elaborazione delle stesse, al fine
di garantire la produttività richiesta dall’impianto. Diventa quindi
fondamentale saper scegliere le giuste apparecchiature di controllo
quali PLC, HMI ed I/O per l’elaborazione dei segnali ed il controllo
degli attuatori di campo, come anche la scelta della giusta dorsale
di rete, che rappresenta l’ossatura di comunicazione fra i diversi
dispositivi di automazione che compongono l’impianto stesso. Per
questo – conclude il responsabile Lenze Italia - l’integratore di si-
stema deve essere aggiornato e conoscere le moderne tecnologie
che più si adattano a quel tipo di processo, in modo da garantire
al committente la realizzazione di un impianto moderno funzionale
produttivo ed allineato agli standard di sicurezza imposti dalle nor-
mative”.