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n.4 novembre 2011
Approccio generale
La valutazione delle prestazioni energe-
tiche e ambientali dei sistemi di gestione
integrata dei rifiuti viene effettuata dal
gruppo di ricerca mediante la tecnica
LCA. Particolare rilievo è dato al bilan-
cio energetico dell’intero sistema, ge-
neralmente valutato mediante il metodo
CED – Cumulative Energy Demand, così
come ai più rilevanti indicatori di impat-
to ambientale associati in prevalenza
al comparto atmosferico (emissioni in
aria), secondo le categorie di impatto di
riscaldamento globale, tossicità umana,
acidificazione, formazione fotochimica di
ozono calcolate secondo il metodo CML
2001. Nella valutazione, a tutti gli impatti
associati alle attività di gestione e trat-
tamento dei rifiuti (raccolta, selezione,
pretrattamento, riciclo, termovalorizza-
zione ecc.) vengono sottratti gli impatti
evitati grazie alla sostituzione di mate-
rie prime naturali ed energia prodotta
da fonti convenzionali. Il risultato finale
sarà dunque, per ciascun indicatore, di
segno positivo se gli impatti evitati non
superano quelli immessi sull’ambiente,
di segno negativo viceversa. Per un ap-
profondimento degli aspetti metodologici
utilizzati nelle diverse valutazioni qua ri-
chiamate si rimanda a [2].
Casi di studio
Numerose ricerche sono state effettua-
te dal Diiar negli ultimi anni, così come
sono stati analizzati casi di studio riferiti
a realtà territoriali specifiche. La prima
applicazione importante di questo nuo-
vo approccio si è avuta nell’ambito di
un Progetto di Rilevante Interesse Na-
zionale (Prin) finanziato dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, che ha visto la partecipazione
di 5 Dipartimenti universitari in grado di
ricoprire i diversi aspetti della valutazio-
ne, compreso quello economico. I princi-
pali risultati dell’analisi LCA applicata a
diversi scenari di gestione integrata ca-
ratterizzati da livelli via via più elevati di
raccolta differenziata sono riportati nella
Figura 2 e descritti in maggiore dettaglio
in [3]. Tra le conclusioni del progetto,
è emerso che per una esaustiva valu-
tazione energetica e ambientale degli
scenari il valore complessivo della RD
non può essere disgiunto dai valori con
cui le raccolte dei singoli materiali con-
tribuiscono al dato complessivo. Infatti,
i risultati degli indicatori d’impatto sono
strettamente legati al valore di raccolta
e recupero di ciascun materiale e non al
valore complessivo di RD (che può es-
sere simile anche con composizioni di
RD molto diverse); bisognerebbe quindi
orientarsi verso la definizione di target
specifici di recupero delle singole frazio-
ni.
La Figura 3 riporta, invece, la variabilità
dei risultati relativi alla valutazione LCA
del riciclo e recupero dei diversi materia-
li, inclusivi della frazione organica e del
rifiuto residuo.
Tali intervalli derivano da un’operazione
di sintesi dei risultati conseguiti nell’am-
bito di differenti valutazioni condotte dal
gruppo di ricerca (si veda a tal proposito
quanto riportato in [2, 4], che includono
anche i risultati per tutti gli altri indica-
RASSEGNA
RIFIUTI
Figura 3 – Intervalli di variabilità per l’indicatore GWP per le differenti frazioni dei riÀuti (l’alluminio non è
riportato in quanto fuori scala, con valori compresi tra 6.200 e 7.000) [2].
Figura 4 – Contributi dei singoli sottoprocessi all’indicatore di Riscaldamento globale per il trattamento
di 1 t di scorie da incenerimento di riÀuti, per quattro differenti scenari di riutilizzo della frazione inerte.