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n.4 novembre 2011
Joint Statement MatER
(Material & Energy from Refuse)
I rifiuti vengono normalmente percepiti con
accezione negativa. La loro produzione
implica la volontà stessa di eliminarli, mentre
il loro trattamento e smaltimento generano
preoccupazione sotto diversi punti di vista:
sanitario, sociale, etico, energetico, ambientale,
economico.
Eppure i rifiuti rappresentano solamente
l’output di una serie di processi che si svolgono
nella nostra società. Il loro smaltimento è
da considerarsi semplicemente come una
delle molte azioni che contribuiscono al
funzionamento del nostro sistema economico,
in maniera tale da soddisfarne i criteri di
sostenibilità, efficienza energetica, coscienza
ambientale e sostenibilità economica. In questo
quadro complessivo il recupero di materia e il
recupero di energia sono i due principali mezzi
che possono trasformare i rifiuti da fonte di
preoccupazione a risorsa preziosa.
Tuttavia l’applicazione di questo approccio alla
realtà quotidiana può essere molto differente
dalle migliori pratiche attuabili. Politiche di
gestione e/o impianti di trattamento dei rifiuti
inadeguati possono generare situazioni di
emergenza che creano preoccupazione diffusa
e ostilità da parte dell’opinione pubblica. Inoltre,
il dibattito sulle strategie e le tecnologie da
adottare risulta spesso fuorviato dall’ideologia,
che raramente è basata sui risultati scientifici e
sulle esperienze tecniche.
Missione
Il centro studi MatER mira a stabilire solide basi
scientifiche sulle numerose questioni legate al
recupero dei rifiuti, senza essere influenzato da
considerazioni di carattere ideologico o politico,
in modo indipendente dalle aspettative di singoli
gruppi di interesse.
L’obiettivo finale è quello di fornire una
rappresentazione rigorosa delle tecnologie e
delle politiche adottate per il recupero di materia
ed energia dai rifiuti, contribuendo a identificare
le scelte più efficaci per una gestione di rifiuti
economicamente sostenibile. Questi obiettivi
vengono perseguiti attraverso le seguenti azioni:
- identificazione e analisi delle migliori
tecnologie disponibili per il recupero di materia
ed energia dai rifiuti;
- stabilire connessioni e collaborazioni tra
istituzioni accademiche, organizzazioni
pubbliche e private, operatori del settore e altri
soggetti coinvolti nella filiera dei rifiuti;
- promozione e realizzazione di studi e ricerche
riguardanti il recupero di materia ed energia dai
rifiuti;
- organizzazione di corsi ed eventi (conferenze,
seminari, giornate di studio) per promuovere e
diffondere l’informazione scientifica sul tema;
- monitoraggio dell’evoluzione dei processi,
delle tecnologie e delle attività legate al recupero
di materia ed energia;
- revisione e miglioramento della normativa sulla
gestione, il recupero e il trattamento dei rifiuti.
Team
Direttore: Prof. Stefano Consonni.
Responsabili scientifici: Prof. Stefano Cernuschi,
Prof. Stefano Consonni, Prof. Michele Giugliano.
Comitato scientifico: Ing. Mario Grosso, Ing.
Lucia Rigamonti, Ing. Federico Viganò.
Staff: Ing. Giulio Bortoluzzi, Ing. Costanza
Scacchi.
Partner
Politecnico di Milano, Consorzio Leap,
Federambiente, A2A SpA, Acegas-APS SpA,
Hera Ambiente SpA, Iren Ambiente SpA, Veolia
Servizi Ambientali SpA, Veritas SpA.
Contatti
MatER c/o Consorzio Leap, Via Nino Bixio 27/c,
29121 Piacenza
Tel. +39 0523-356879/6885/6886
Fax +39 0523-623097
implementata costituisce un primo ele-
mento di influenza sul sistema, sia in ter-
mini di rese quantitative conseguibili, sia
in termini di qualità dei materiali raccolti.
Parlare di differenti modalità di raccolta
significa fare riferimento sia alle diverse
alternative di raggruppamento dei ma-
teriali (raccolte monomateriali piuttosto
che multimateriali), sia all’implementa-
zione pratica del servizio di raccolta. Con
riferimento a questo secondo aspetto, è
nota la differenziazione tra schemi di tipo
stradale, ossia basati sulla distribuzione
sul territorio di cassonetti di prossimità, e
schemi di tipo domiciliare, meglio cono-
sciuti come “porta a porta”. Questi con-
sentono di associare in maniera molto
più diretta il rifiuto con il suo produttore,
permettendo così un maggiore controllo
che si può tradurre in una migliore resa
quali-quantitativa della raccolta e nella
possibilità di agire sulla leva economica
in maniera personalizzata (principio del
“pay as you throw”).
In ogni caso il materiale raccolto per via
differenziata necessita di una fase di cer-
nita e selezione, che origina un quanti-
tativo non trascurabile di scarti da gesti-
re. Anche le successive attività di riciclo
vero e proprio producono per quasi tutti i
materiali dei flussi di scarto, con il risul-
tato finale di ridurre il quantitativo com-
plessivo di materiale effettivamente rici-
clato rispetto a quanto originariamente
raccolto.
Quando si raggiungono livelli molto ele-
vati di raccolta differenziata in una data
area (tipicamente superiori al 65% in
peso rispetto al rifiuto totale prodotto),
questi flussi possono infatti costitui-
re anche il 20% del materiale raccolto.
Il risultato finale di queste operazioni è
RASSEGNA
RIFIUTI