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La gestione integrata dei rifiuti, così
come richiesto dalle Direttive euro-
pee a partire dai primi anni ’90 e re-
centemente ribadito con la Direttiva
Quadro n. 98 del 2008, richiede di
seguire una strategia (generalmente
indicata con il termine di “gerarchia”)
basata su cinque livelli di priorità: ri-
duzione dei rifiuti, riutilizzo e riciclo
dei materiali, recupero di energia e
smaltimento finale dei soli residui
non più recuperabili in alcun modo.
Questo approccio generale, applica-
to non solo ai rifiuti urbani ma, con
le dovute differenze ed eccezioni,
a tutte le possibili tipologie di rifiuti
prodotte, si presta a interessanti svi-
luppi per tutte quelle che sono le pos-
sibili sinergie interne alla gerarchia di
base. Ci si riferisce, ad esempio, a
tutte le attività di recupero di energia
effettuabili sui flussi di scarto dalle
attività di riciclo e recupero di ma-
teria e, specularmente, di quelle di
recupero di materia dai residui delle
attività di recupero di energia.
L’attività di ricerca condotta dal Di-
partimento Diiar del Politecnico di Mi-
lano nell’ultimo decennio si è proprio
focalizzata su questi aspetti, nell’ot-
tica di individuare tutte quelle solu-
zioni che consentono di ottimizzare
le prestazioni ambientali dei sistemi
di gestione integrata.
Il presente articolo si propone dunque
di effettuare una veloce carrellata
sulle ricerche e i risultati più recenti,
demandando alle pubblicazioni spe-
cialistiche citate in bibliografia per un
approfondimento sul tema. Si ritiene
tuttavia necessario richiamare, a be-
neficio dei non addetti ai lavori, al-
cuni elementi di base sulla gestione
integrata dei rifiuti urbani e sulla me-
todologia adottata per le valutazioni,
costituita dall’analisi del ciclo di vita
(o LCA - Life Cycle Assessment).
Recupero di materia
Il recupero di materia (Figura 1) è ge-
neralmente basato sulla separazione
alla fonte dei diversi materiali, effet-
tuata mediante la raccolta differenzia-
ta (RD). Si tratta dei sei materiali da
imballaggio (carta, plastica, vetro, le-
gno, acciaio, alluminio) gestiti in am-
bito Conai e delle frazioni organiche
(organico domestico, ovvero scarti di
cucina, e verde da sfalci e potature).
La tipologia di raccolta differenziata
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n.4 novembre 2011