Energia_Ambiente_14 - page 21

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n.14maggio 2014
comitatinazionali,siadinatura formale
siadinaturasostanziale,sullequali
sta lavorando ilsottocomitato tecnico
ISO/TC207SC1. Ilnuovocalendario
adottatochedefinisce le fasidi
pubblicazionedellanuova ISO14001
è ilseguente:
ƕ
ottobre2013 -esamedeicommenti
suldocumentoCD1;
ƕ
novembre2013 -pubblicazionedel
CD2;
ƕ
marzo-maggio2014 -esamedei
commentisuldocumentoCD2e
passaggioallostadiodiprogettodi
norma internazionale (DIS);
ƕ
settembre-novembre2014 -votosul
progetto (DIS);
ƕ
marzo-aprile2015 -votosulprogetto
finale (Fdis);
ƕ
giugno2015 -pubblicazionedella
norma ISO14001:2015.
Adoggièquindipossibileanalizzare
ilsoloprogettodidocumentoCD2,
sulqualepotevanoesserepresentati
commenti finoal23gennaioscorso.
ISO14001:2015:cosacambia
Confrontando il testodeldocumento
con laversioneattualmente invigore,
èpossibileevidenziarealcune
differenzesignificative.
Strutturadellanorma
IlprogettodidocumentoCD2è
strutturato in10capitoli:1)Scopoe
campodiapplicazione;2)Riferimenti
normativi;3)Terminiedefinizioni;
4)Contestodell’organizzazione;5)
Leadership;6)Pianificazione;7)
Supporto;8)Controllooperativo;9)
Valutazionedelleprestazioni;10)
Miglioramento.Laversionedella
normaattualmente invigoreha invece
unastrutturasovrapponibilesoloper
iprimi3capitolimentre tutti i requisiti
specificisonocontenutinelcapitolo4,
asuavoltasuddiviso in6sottocapitoli:
4.1)Requisitigenerali;4.2)Politica
ambientale;4.3)Pianificazione;4.4)
Attuazionee funzionamento;4.5)
Verifica;4.6)Riesamedelladirezione.
Lanuovastruttura in10capitoli
rispettaquantostabilitoda ISOnel
2012al terminedel lavorovoltoad
assicurareunamaggiorecoerenza
ed integrazione tra i futuristandardsui
SistemidiGestione (qualità,ambiente,
sicurezza, responsabilitàsocialeecc.),
ilcui risultatoèdenominato “HLS -
HighLevelStructure”.
Definizioni
All’internodel capitolo3,dedicatoai
termini ealledefinizioni, leprincipali
differenze tra il progettodi documento
CD2e l’attualeversionedellanorma
riguardano:1)un’estensionedel
concettodi organizzazione, chepotrà
ricomprendereancheunapersona
ogruppodi personeconproprie
funzioni, responsabilità,poteri e
relazioni;2) l’aggiuntadi numerose
definizioni (requisito;obbligodi
conformità; condizioneambientale;
sistemadi gestione;altadirezione;
efficacia;politica;obiettivo; rischio;
competenza;processo;performance;
indicatore;outsourcing;monitoraggio;
misurazione; conformità; correzione;
catenadel valore; ciclodi vita);3)
l’eliminazionedi alcunedefinizioni
(auditor; traguardoambientale;
azionepreventiva).
Requisiti specifici
Nellanuovaversionedella ISO
14001 il numerodi requisiti specifici
(32)èsensibilmentesuperiorea
quellodellaversione2004 (18).
Ciòderiva:daun lato,dalla
separazione in requisiti piùdettagliati
di requisiti chenell’attualeversione
sonopiùestesi (ades. il requisito
4.4.3 “Comunicazione”della ISO
14001:04,nel progettodi documento
dellaversione2015èseparato in3
requisiti:7.4.1 “Requisiti generali”,
7.4.2 “Comunicazione interna”,
7.4.3 “Comunicazioneesternae
reporting”);dall’altro,per l’introduzione
di nuovi requisiti nonpresenti
nell’attualeversione.Fraquesti, si
evidenzia inmodoparticolare:
ƕ
l’enfatizzazionedataalla
comprensionedell’organizzazione
edel suocontesto (v. requisito4.1)
nonchédelleesigenzeedaspettative
delleparti interessate (v. requisito
4.2),attività ripresesuccessivamente
come inputper lapianificazionedel
SistemadiGestioneAmbientale (v.
requisito6.1.1);
ƕ
l’introduzionedi un requisito
specificoper l’altadirezione (v.
requisito5.1), laqualedeve
dimostrare leadershiped impegno
per la tutelaambientale, l’avvenuta
integrazionedei requisiti delSistema
diGestioneAmbientalenei processi
di businessdell’organizzazione,
nonché ladirezionee il sostegno
alle risorseumanepercontribuire
all’efficaciadellostesso;
ƕ
l’eliminazionedell’obbligo
di nominadi “unapposito
rappresentantedelladirezione ...
il quale, indipendentementeda
altre responsabilità,deveavere
ruoli, responsabilitàeautorità
definiti per:a)assicurareche il
sistemadi gestioneambientale
siastabilito,attuatoemantenuto
attivo inconformitàai requisiti della
presentenorma internazionale;
b) riferireall’altadirezionesulle
prestazioni del sistemadi gestione
ambientaleal finedel riesame,
comprese le raccomandazioni per
ilmiglioramento”, funzioni che,
nellaversione2015, sonopiù
semplicemente
daassegnare
,pur
riconoscendo laprassi secondocui
lestessesonoassuntedaunoopiù
rappresentanti (v. requisito5.3);
ƕ
l’aggiunta, come inputal processo
di pianificazione,dei rischi edelle
opportunitàorganizzativechedevono
essereaffrontati perassicurareche
ilSistemadiGestioneAmbientale
sia ingradodi raggiungere i risultati
previsti,prevenire,o ridurre,gli
effetti indesiderati, soddisfaregli
obblighi di conformitàeconseguire
ilmiglioramentocontinuo (v.
requisito6.1);questaaggiunta
rappresenta, senzadubbio, la
novitàpiùsignificativadellaversione
2015dell’ISO14001edèvoltaad
integrare,nellenormesuiSistemi
diGestione, i concetti di ‘risk
management’giàenunciati inuna
norma ISOdedicata (ISO31000).
Talenormaè, infatti,applicabilea
tutte leorganizzazioni chevogliono
gestire ‘il rischio’ identificandolo,
analizzandoloevalutandose
essodebbaesseremodificato
dal trattamento (del rischio)per
soddisfare i propri criteri di rischio;
ƕ
unmaggiorevincolo,per
l’organizzazione,nel considerare
l’opportunitàdi comunicareall’esterno
le informazioni rilevanti per ilSistema
diGestioneAmbientale, comprese
leproprieperformanceambientali,
comestabilitoalmomentodella
pianificazionedelleattivitàdi
comunicazioneecome richiestodagli
obblighi di conformità legislativa (v.
requisito7.4.3);
ƕ
la riunione inununico requisito,
denominato “controllodelle
informazioni documentate” (v.
requisito7.5.3),di quantoattualmente
previstoper il ‘controllodei documenti’
eper il ‘controllodelle registrazioni’ (v.
requisiti 4.4.5e4.5.4dellaversione
2004dellanorma);
ƕ
l’aggiunta, come inputal processo
di definizionedelleattivitàdi controllo
operativo,del concettodi
change
management
al finedi assicurare
che,per tutte lemodificheprogettate,
sianoesaminate leconseguenze
anchenon intenzionali esiano
intrapreseazioni permitigaregli effetti
negativi, senecessario (v. requisito
8.1);
ƕ
l’enunciazionedelleattivitàdi
controllodaporre inessereverso
fornitori edoutsourcers (v. requisiti
8.1e8.2).
Certificazionesecondo laversione
2015.
Perquanto riguarda lacertificazione
secondo laversione2015,al
momentononèstataproposta
alcunamodalità.L’ISOhaperògià
indicatounperiododi transizione
delladuratadi 2anni dalla
pubblicazionedellanorma.
Conclusioni
Lapubblicazionedellanuova
ISO14001,attesaper ilmese
di giugno2015, richiederàalle
organizzazioni giàcertificateai
sensi dellaversionevigente,una
ridefinizioneeunapprofondimentodi
numerosi aspetti del proprioSistema
diGestioneAmbientale.Lenovità
piùsignificative riguardano, infatti,
l’aggiuntacome inputal processo
di pianificazionedei rischi edelle
opportunitàorganizzativechedevono
essereaffrontati perassicurareche
ilSistemadiGestioneAmbientale
sia ingradodi raggiungere i risultati
previsti, conunapprocciodi
risk
management
giàenunciatonella
norma ISO31000dedicata,e
l’obbligodi comunicazioneesterna
delle informazioni rilevanti per il
SistemadiGestioneAmbientale.
Questi nuovi requisiti comporteranno
sicuramenteunamiglioreefficacia
delSistemadiGestioneAmbientale
implementatoeunmaggiore
riconoscimentodapartedegli
stakeholders.
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