Borealis e Uponor: prima iniziativa relativa all’impronta idrica nel settore delle materie plastiche

Pubblicato il 9 settembre 2008

In occasione della Settimana mondiale dell’acqua di Stoccolma, Borealis, fornitore di soluzioni innovative e a elevato valore aggiunto nel settore delle materie plastiche e Uponor, fornitore di sistemi idraulici e di riscaldamento, hanno annunciato la loro partecipazione congiunta a un’iniziativa pilota, destinata a introdurre per la prima volta, il concetto di impronta idrica nella produzione di applicazioni in materie plastiche.

Borealis e Uponor, co-fondatori del Premio dell’acqua di Stoccolma (SWP, Stockholm Water Prize), conferito quest’anno al Professor John Anthony Allan per il suo lavoro sull’impronta idrica e l’acqua virtuale, hanno utilizzato tale concetto per definire la quantità di acqua necessaria per dotare un’abitazione moderna di un sistema idraulico e di riscaldamento a pavimento che sia al passo con i tempi.

Le iniziative relative all’impronta idrica sono guidate da esponenti di spicco del mondo accademico e da importanti ONG ambientaliste; nel settore delle bevande e dei prodotti alimentari sono in fase di avvio alcuni progetti pilota. I risultati ottenuti da Borealis e Uponor saranno condivisi con i ricercatori allo scopo di allineare gli approcci e offrire metodologie convalidate che possano essere impiegate nei diversi settori applicativi.

Alcuni risultati preliminari indicano che nel caso di un appartamento di 100 m² i sistemi idraulici integrati nei pavimenti per il riscaldamento e l’erogazione dell’acqua potabile utilizzano tipicamente 500 metri di tubi in PEX e richiedono circa 29 m³ di acqua “tutto compreso”. La produzione delle materie plastiche e dei tubi contribuisce per circa un terzo all’impronta complessiva del sistema installato.

Parlando in occasione della Settimana mondiale dell’acqua di Stoccolma, Lorenzo Delorenzi, vice presidente esecutivo di Borealis, ha dichiarato: “Questa iniziativa rientra nell’impegno Acqua per il mondo di Borealis e Borouge, volto a fornire un contributo a una risposta incisiva a una sfida globale. Riteniamo che una partnership innovativa di questo genere possa condurre a un miglioramento reale della sostenibilità lungo l’intera catena del valore”.

Tarmo Anttila, vice presidente per la comunicazione di Uponor, ha aggiunto: “Nell’ambito delle sue iniziative per l’ambiente, Uponor sviluppa continuamente prodotti e processi che aiutano gli individui e le industrie a risparmiare risorse. L’impronta idrica costituisce un modo eccellente per tradurre in azione la nostra sponsorizzazione a lungo termine del Premio dell’acqua di Stoccolma. La conoscenza della nostra impronta potrà rivelarsi uno strumento essenziale per guidare l’ulteriore sviluppo di prodotti che consentano maggiori risparmi idrici”.



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