Biometano dai rifiuti organici

Cavenago Brianza: biometano dai rifiuti organici, Cem Ambiente e l’Università di Milano-Bicocca presentano l’innovativo impianto.

Pubblicato il 30 dicembre 2015

A otto mesi dalla prima sperimentazione, vede la luce il prototipo di impianto industriale realizzato con la nuova tecnologia Smart upgrading che “lava” il biogas eliminando la CO2 per ottenere metano. Sviluppata dai ricercatori del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca e sperimentata nella ex discarica di Cem Ambiente a Cavenago Brianza con risultati positivi, oggi la tecnologia ha consentito la realizzazione del primo impianto vero e proprio che ha lo scopo di verificare l’efficienza della tecnologia sviluppata in condizioni reali di lavoro, attraverso l’utilizzo del biogas prodotto presso Cem Ambiente.

La presentazione dell’impianto è avvenuta preso la sede del Cem A Cavenago, alla presenza di Virginio Pedrazzi, Amministratore unico Cem Ambiente, di Claudia Maria Terzi, Assessore all’Ambiente di Regione Lombardia, di Roberto Invernizzi, Vice Presidente Provincia Monza e Brianza e di Danilo Porro, Pro Rettore alla valorizzazione della Ricerca dell’Università di Milano-Bicocca. La spiegazione dell’impianto e della tecnologia utilizzata per la sua realizzazione è stata presentata da Maurizio Acciarri e Bruno Vodopivec, ricercatori del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca che hanno messo a punto la tecnologia in 5 anni di lavori di laboratorio.

“L’Innovazione è crescita”, ha detto aprendo l’inaugurazione Virginio Pedrazzi, “e la nostra società da oltre 40 anni è attenta a cogliere e anticipare le politiche di sostenibilità innovativa, sperimentando soluzioni sempre nuove in ogni ambito, purché finalizzate a migliorare i cicli di raccolta, riciclo e riutilizzo dei rifiuti che gestiamo. L’impianto presentato utilizza il gas prodotto dai rifiuti della nostra discarica per produrre biometano. Con questo progetto ci siamo posti l’obiettivo non solo di innovare il settore ma anche di andare incontro a un indirizzo di Legge che chiede espressamente di produrre questo gas, che ha già una sua rete e può essere utilizzato più e meglio e del biogas”.

“In linea con le politiche comunitarie e gli impegni sottoscritti alla COP21”, ha detto Claudia Maria Terzi, “la nostra Regione intende tener alta l’attenzione verso i temi relativi alla gestione dei rifiuti e all’efficienza energetica e alla ricerca improntata verso uno sviluppo sostenibile; non solo per i possibili vantaggi che ne derivano quali la riduzione delle emissioni in atmosfera di gas climalteranti che permetterà di garantire uno sviluppo rispettoso del nostro territorio, ma anche sviluppare quella consapevolezza, conoscenza, comunicazione e condivisione che sono la base di una concreta politica ambientale funzionale alla qualità delle nostre vite. Come tutti sanno la Lombardia ha adottato il Programma Energetico Ambientale Regionale (Pear) programmando linee guida che vertono a una riduzione dei consumi stimata tra l’8% ed il 12%, e a un aumento dell’utilizzo di fonti rinnovabili, che consentirà di superare obiettivi performanti come quelli da noi richiesti dal ‘burden sharing’. Inoltre in attuazione al Pear gli uffici dell’Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile coordinano uno specifico Tavolo sul biometano”.

“Siamo molto orgogliosi”, ha detto Roberto Invernizzi, “di avere sul nostro territorio aziende pubbliche come Cem Ambiente, sempre pronte alla sperimentazione e alla crescita, ma senza mai dimenticare il rispetto per l’Ambiente e il territorio. Questa propensione al miglioramento e alla crescita, rispettosa delle risorse naturali, ha consentito, da sempre, di raggiungere risultati di rilievo nella gestione dei rifiuti, a partire dalla raccolta differenziata per arrivare al riutilizzo del rifiuto come risorsa che può creare valore. Anche economico, come in questo caso”.

“La sostenibilità ambientale”, ha detto Danilo Porro, prorettore alla valorizzazione della Ricerca dell’Università di Milano-Bicocca, “è uno dei campi nei quali siamo impegnati a creare innovazione attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie subito applicabili. Per noi valorizzare la ricerca significa contribuire al progresso e al benessere sociale”.

Smart upgrading è la nuova tecnologia pulita che “lava” il biogas eliminando la CO2 per ottenere metano. Rispetto alle tecnologie tedesche e statunitensi attualmente impiegate in questo campo, la tecnologia Smart upgrading ha il vantaggio di lavorare con una sostanza di trasformazione biodegradabile e dal costo contenuto, e di richiedere, per il suo funzionamento, una quantità di energia molto bassa, producendo un gas made in Italy.

L’impianto installato presso Cem Ambiente permetterà di quantificare correttamente i principali vantaggi della tecnologia Smart upgrading. In particolare consentirà di individuare: economicità di Smart di Upgrading, che ha costi ridotti rispetto a tecnologie similari, sia di investimento iniziale sia di gestione; sostenibilità, visto che le perdite di biometano risulterebbero inferiori allo 0,05%; rispetto per la Salute e l’Ambiente, dato che i solventi usati sono completamente eco-compatibili; utilizzo facile, dal momento che esiste già una rete per la sua immissione.

L’impianto si pone in linea con le politiche comunitarie e nazionali che promuovono il sostegno alla diffusione dei biocarburanti, aprendo la strada alla conversione del biogas in biometano (decreto legge DM 5 dicembre 2013). Si stima che il biometano prodotto dal trattamento di tutti i rifiuti organici e scarti vegetali sarebbe in grado di coprire più del 20% del fabbisogno nazionale con un notevole risparmio per le casse dello Stato. E tutto nel pieno rispetto degli impegni per la riduzione del gas serra.



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