Audizione presso l’VIII Commissione Ambiente della Camera
Le proposte di Aper alla Commissione Ambiente della Camera per gli interventi a sostegno degli impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile colpiti dal terremoto dell’Emilia Romagna.
La VIII Commissione della Camera accoglie Aper nell’ambito del ciclo di audizioni in merito al disegno di legge di conversione del Dlgs. 6 giugno 2012, n. 74, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012.
Aper – Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili – è l’associazione italiana maggiormente rappresentativa, in termini di anzianità (fondata nel 1987), di numero di aziende associate (oltre 400) e potenza installata (oltre 9.000 MW), degli interessi delle imprese operanti nel settore della produzione di energia elettrica a mezzo di fonti rinnovabili. Da oltre 20 anni è impegnata in un’attività che si traduce da una parte nell’assistenza e nel supporto tecnico e normativo necessario alla realizzazione e gestione degli impianti e alla commercializzazione dell’energia elettrica prodotta, e dall’altra in azioni di promozione mirate a favorire la formazione e la diffusione di una cultura della sostenibilità ambientale e delle fonti In virtù di questo ruolo, l’Associazione desidera sottoporre all’attenzione della Commissione la situazione critica in cui oggi versano i produttori di energia da fonti rinnovabili nei territori colpiti dal recente sisma dell’Emilia Romagna.
Sul territorio interessato dagli eventi, infatti, insistono numerose installazioni per la produzione di energia rinnovabile attualmente costrette al fermo impianto a causa dei danni subiti alle apparecchiature. E anche laddove non si siano verificati danni diretti agli impianti, sussiste di fatto una situazione di crisi che coinvolge le strutture connesse, il personale e la filiera di approvvigionamento della risorsa, che comporta l’inoperatività di questi impianti.
In condizioni altrettanto critiche versano gli impianti in corso di costruzione e prossimi all’entrata in esercizio. Si tratta in questo caso di impianti, spesso di piccola taglia, per i quali l’imprenditore ha già sostenuto ingenti investimenti, sia ai fini autorizzativi sia realizzativi, in previsione dell’entrata in esercizio entro il 31 dicembre 2012, termine ultimo stabilito dal DLgs. n. 28/2011 per il mantenimento del vigente regime incentivante.
Oltre ai ritardi alla costruzione, poi, vi sono quelli ulteriori che interessano le iniziative in corso di autorizzazione, considerato che, proprio a causa dell’attuale stato di emergenza, il normale svolgimento delle procedure amministrative da parte delle istituzioni preposte (autorizzazioni, connessione, apertura officina elettrica, agibilità ecc.) è compromesso, rendendo impossibile stabilire con certezza la definitiva data di entrata in esercizio di queste centrali.
Pur confermando la volontà e l’impegno degli imprenditori coinvolti nel ripristinare il corretto funzionamento degli impianti esistenti e finalizzare quanto prima la costruzione e l’entrata in esercizio di quelli in corso di realizzazione, Aper sottolinea la necessità di intervenire a tutela di questi soggetti.
A tal fine Aper sottopone all’attenzione della Commissione alcune proposte concrete di intervento di seguito riportate.
Innanzitutto la proposta che agli impianti già in esercizio nei Comuni per i quali sia stato dichiarato dalle competenti Autorità lo stato di calamità naturale a seguito del sisma e costretti all’effettivo fermo per i danni subiti, venga corrisposto un indennizzo per la mancata produzione pari al valore dell’energia elettrica non ceduta e al corrispondente incentivo non percepito. Per gli stessi impianti, si chiede sia previsto un contributo per la ricostruzione o sostituzione delle parti danneggiate.
Aper poi suggerisce che agli impianti che alla data di dichiarazione dello stato di calamità naturale avessero richiesto il rilascio del titolo abilitativo alla costruzione ed esercizio, si conceda una proroga della data di entrata in esercizio, decorrente dal 1° gennaio 2013 e pari al periodo di sospensione dei relativi procedimenti abilitativi certificata dall’Amministrazione territoriale competente, ai fini del mantenimento del diritto di accesso al regime incentivante oggi vigente.
Per gli impianti in corso di realizzazione nei medesimi Comuni che, alla data di dichiarazione di stato di calamità naturale, avessero ottenuto il titolo autorizzativo, Aper consiglia che si preveda una proroga del termine di entrata in esercizio stabilito dal DLgs. n. 28/2011 sino al 30 giugno 2013, per il mantenimento del diritto di accesso al regime incentivante oggi vigente.
Per i medesimi impianti inoltre, Aper propone che si preveda un indennizzo commisurato al valore dell’energia non prodotta a seguito della mancata entrata in esercizio, non imputabile al produttore, stimato su un periodo da valutare caso per caso.
La valutazione degli impianti ammessi agli interventi proposti, dei danni subiti, nonché delle modalità di corresponsione, dell’entità e della durata dell’indennizzo, potrebbe essere affidata ad una commissione speciale, incaricata delle istruttorie sulle singole richieste e costituita dal Ministero dello Sviluppo Economico. La Commissione potrebbe essere composta da un rappresentante del Gestore dei Servizi Energetici, dal Commissario Straordinario per la ricostruzione, da un rappresentante della Regione Emilia Romagna, da un rappresentante della Provincia territorialmente competente e da un rappresentante dei Comuni territorialmente competenti.
Aper: www.aper.it
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