Bosch in prima linea per migliorare la qualità dell’aria nelle città

Pubblicato il 31 luglio 2019

In tutto il mondo assistiamo al fenomeno della migrazione dalle aree rurali ai centri urbani. Entro il 2050 oltre sei miliardi di persone vivranno nelle megalopoli, il doppio rispetto a oggi, di conseguenza il volume del traffico urbano è destinato a triplicarsi. Inoltre, il crescente fenomeno del commercio online alimenterà ulteriormente la congestione nei centri delle città. Una maggiore densità della popolazione, unita all’aumento del traffico, comporterà un peggioramento della qualità dell’aria. In tutto il mondo, da Parigi a Shanghai, le metropoli affrontano una grande sfida: garantire alle persone e alle merci una mobilità ottimale migliorando, nel contempo, la qualità dell’aria che respiriamo. Non è un compito semplice: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oggi circa il 90% della popolazione mondiale vive in luoghi con scarsa qualità dell’aria. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) stima che l’impatto economico dell’inquinamento atmosferico sia pari a circa 5.000 miliardi di dollari in tutto il mondo, di cui, i crescenti costi sanitari rappresentano una buona parte. “L’aria pulita riguarda tutti noi” ha dichiarato Volkmar Denner, CEO di Bosch. “In Bosch siamo consapevoli che il nostro compito è impegnarsi a livello globale e locale in azione per il clima per combattere l’inquinamento atmosferico. Per farlo serve aumentare il livello di tecnologia anziché ridurlo. Grazie alla ‘Tecnologia per la vita’ possiamo aiutare le città a rendere migliore il mondo in cui viviamo.” Per questo Bosch cerca soluzioni da implementare che vadano oltre il motore e non solo, per rendere la mobilità il più possibile priva di emissioni.

I progressi tecnologici e le decisioni politiche hanno sensibilmente migliorato la qualità dell’aria, specialmente in Europa e negli Stati Uniti. La cattiva qualità dell’aria non dipende solo dalle emissioni dei veicoli. L’industria, l’agricoltura e il settore dell’energia contribuiscono all’inquinamento in vari gradi in tutto il pianeta. La composizione dell’aria varia fortemente da un luogo a un altro, così come cambiano i livelli di inquinanti trasportati nell’aria, come i particolati, l’ozono, l’anidride solforosa e gli ossidi d’azoto. Altri fattori che influiscono sulla qualità sono i processi chimici nell’atmosfera, scatenati dai valori di temperatura, dalle condizioni di vento e dall’irradiazione solare. Per esempio, la luce solare aumenta la concentrazione di ozono che, a sua volta, può reagire con il monossido di azoto per formare il biossido d’azoto (NO2). Per una migliore comprensione di questi processi e per raccogliere più dati sugli inquinanti atmosferici nei vari punti delle aree urbane, Bosch ha sviluppato un sistema per misurare l’inquinamento utilizzando la propria tecnologia, racchiusa in un modulo compatto, attualmente in prova nelle aree metropolitane di Stoccarda, Parigi e Marsiglia. L’obiettivo è fornire dati affidabili che potranno poi essere utilizzati, per esempio, per mappare la qualità dell’aria in tutta la città e servire da base per gestire il traffico con maggiore efficienza. Il traffico stradale è la principale fonte di ossidi d’azoto. Mentre, la fonte principale di particolati da traffico stradale è l’abrasione degli pneumatici e la polvere dei freni.

Bosch utilizza il know-how e risorse finanziarie per rendere le automobili pronte al futuro. Serve una doppia strategia: far progredire lo sviluppo dell’elettromobilità e raggiungere ulteriori perfezionamenti nel motore a combustione interna. L’obiettivo è progettare un motore a combustione interna con il minor impatto possibile. Con lo sviluppo di nuove tecnologie per i veicoli alimentati a diesel, Bosch ha compiuto un passo importante in questa direzione. La tecnologia, che al momento è in fase di distribuzione graduale nei veicoli in produzione, ridurrà le emissioni di ossidi di azoto portandole molto al di sotto dei futuri limiti per le emissioni. In altre parole, le emissioni di ossidi d’azoto prodotte dalle nuove automobili diesel non saranno più rilevanti. Questo è già da tempo possibile, grazie all’introduzione dei filtri antiparticolato. Bosch mira a questo obiettivo anche per i motori a benzina e sta facendo progressi: le modifiche ai motori e il trattamento efficace dei gas di scarico possono ridurre le emissioni di particolati fino a circa il 70% in meno rispetto allo standard Euro 6D TEMP. In Europa Bosch non esegue più attività di sviluppo per i motori a benzina privi di filtro antiparticolato. Allo stesso tempo, l’azienda cerca di ridurre al minimo le emissioni di particolati prodotti dai sistemi frenanti. In questo settore gli sviluppi comprendono l’iDisc, che genera solo il 10% di polvere dei freni rispetto alle quantità prodotte da un normale freno a disco, e il sistema a frenata rigenerativa, che può ridurre la polvere dei freni di oltre il 95% nei veicoli elettrici.

Le attività di Bosch per migliorare la qualità dell’aria si estendono oltre il motore. “In questo caso guardiamo il quadro generale” ha dichiarato Denner “e i trend relativi alla mobilità nel lungo termine, in particolare nelle aree urbane”. Al momento Bosch è in contatto con 100 municipalità e regioni in Europa. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’aria. Sulla base dei comportamenti alla guida dei singoli veicoli, Bosch può fornire dati affidabili sul comportamento dell’intero parco auto e sulle emissioni totali attuali. Bosch sta raccogliendo dati anonimi a Stoccarda e nelle municipalità vicine allo scopo di determinare come debba essere modificato il traffico per ridurre le emissioni. È su queste basi che Bosch offre consigli alle città sulla pianificazione e la gestione del traffico. A Stoccarda, per esempio, il nodo stradale tedesco più trafficato della Germania, Bosch ha dimostrato che mantenendo un flusso di traffico stabile è possibile ridurre le attuali emissioni dei veicoli fino al 20%. Un’altra iniziativa è il servizio di sharing di e-scooter Coup. La consociata di Bosch gestisce un parco di 5.000 scooter elettrici, che offrono mobilità a emissioni zero agli utenti di Berlino, Parigi e Madrid. Bosch utilizza, inoltre, soluzioni software anche per migliorare la qualità dell’aria. L’app Triffix, ideata dall’omonima start-up Bosch, fornisce indicazioni stradali provenienti direttamente dal centro di controllo del traffico della città in tempo reale, includendo i percorsi alternativi. In questo modo si contribuisce a evitare la formazione di ingorghi del traffico.

Prevenire la congestione sulle strade è il principio su cui si basa il sistema di gestione della mobilità attuato da Bosch per i suoi collaboratori. Nella sola area metropolitana di Stoccarda, 50.000 collaboratori Bosch, che in realtà rappresentano solo un ottavo dell’organico totale dell’azienda, percorrono complessivamente 1,5 milioni di km al giorno. Per eliminare buona parte dei viaggi individuali, la soluzione consiste nell’utilizzare bus navetta. Bosch utilizza le navette non solo a Stoccarda, ma anche a Istanbul (Turchia), Curitiba e Campinas (Brasile), Changsha, Pechino, Shanghai e Suzhou (Cina). A Shanghai, per esempio, dieci autobus a lunga tratta e sette a breve tratta trasportano oltre 1.000 passeggeri al giorno. In alternativa, utilizzando la piattaforma di ride-sharing SPLT che Bosch ha acquisito nel 2018, i collaboratori possono condividere il viaggio per andare a lavoro. Questa piattaforma è stata di recente introdotta in Messico e al momento è utilizzata nell’area metropolitana di Stoccarda. I collaboratori Bosch hanno, inoltre, la possibilità di lavorare da casa o da una sede aziendale più comoda. Bosch si basa sulla diversificazione per migliorare la qualità dell’aria. Solo adottando questo tipo di strategie, le città di tutto il mondo potranno di nuovo respirare un’aria migliore e continuare a offrire alle popolazioni in crescita un’elevata qualità della vita.



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