Sfruttando i rifiuti, in Spagna si potrebbe generare fino al 7% di elettricità

Pubblicato il 10 marzo 2010

I rifiuti solidi urbani, fanghi provenienti dagli impianti di trattamento delle acque e liquami da allevamento costituiscono fonti alternative di energia rinnovabile non solo più rispettose dell’ambiente ma anche, nel caso dei rifiuti solidi urbani, più convenienti. Secondo Norberto Fueyo, autore principale dello studio e ricercatore presso l’Università di Saragozza (Unizar), l’utilizzo dei rifiuti per produrre elettricità ha vantaggi economici e ambientali, oltre a poter essere considerato un tipo di carburante a costo zero o addirittura a costo negativo, se si pagano le tasse per raccoglierlo.

I rifiuti nelle discariche rilasciano inoltre metano e altri gas inquinanti, quindi il loro l’incenerimento contribuisce a ridurre non solo il volume di rifiuti che raggiunge le discariche, ma anche i rischi impliciti delle discariche stesse, come l’emissione di metano nell’atmosfera.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Renewable Energy, ha dimostrato che i rifiuti in Spagna potrebbero generare tra 8,13 e 20,95 TWh (terawattora). I ricercatori sottolineano che la quantità di metano generato dai diversi tipi di residui è pari al 7,6% dei consumi di gas nel 2008. In termini di costo economico, quella dei rifiuti solidi urbani è la soluzione più conveniente.

Dato che i rifiuti vengono trasportati in discariche oppure in grandi impianti di trattamento, l’installazione di sistemi di generazione di energia elettrica potrebbe trarre vantaggio dalle economie di scala grazie ai grandi volumi coinvolti. Secondo lo studio, la combustione dei rifiuti e la degassificazione delle discariche sono le tecnologie per la produzione di energia elettrica con il costo più basso.

Produrre energia elettrica attraverso la digestione anaerobica (un processo biologico in cui la materia organica si decompone in biogas in assenza di ossigeno e attraverso l’azione di un gruppo di batteri specifici) è molto più costoso. Tuttavia la sua redditività si basa sul fatto di poter trarre valore del calore generato durante il processo, spiega Fueyo, aggiungendo che questa tecnica non è competitiva, ma fa uso del calore per compensare i costi di generazione. L’immediata applicazione di questo tipo di rifiuti come fertilizzanti per i terreni agricoli può però contaminare le acque sotterranee con i nitrati.

Al fine di valutare il potenziale e il costo di produzione di energia elettrica, i ricercatori hanno applicato questa metodologia alle aree comunali (nel caso dei rifiuti solidi urbani e fanghi provenienti da impianti di trattamento delle acque) e alle aree regionali (per i liquami da allevamento ) in tutta la Spagna. Ne risulta che il centro e il sud della Penisola Iberica, le Isole Baleari e Canarie hanno il maggiore interesse ad attuare le tecnologie per l’uso dei rifiuti solidi urbani.

Per quanto riguarda i fanghi provenienti dagli impianti di trattamento delle acque, le zone d’interesse sono quelle di Galizia, Valencia e Alicante, così come la zona centrale e meridionale della Spagna. Lo studio mostra inoltre che alcune zone in Aragona, Castilla La Mancha, Castilla y León, Extremadura, Galizia e Andalusia sarebbero “efficaci” per l’utilizzo dei liquami da allevamento.

Questa ricerca sulla generazione di energia elettrica nasce in risposta al pacchetto 20 20 20 dell’Unione europea per l’anno 2020. L’obiettivo di tale pacchetto è di sostituire il 20% dell’energia totale consumata in Spagna con energia da fonti rinnovabili, ridurre le emissioni di CO2 del 20% rispetto al 1990, aumentare del 10% i biocarburanti usati per il trasporto e raggiungere un risparmio energetico del 20%.

Secondo Fueyo l’obiettivo più problematico è quello relativo all’incremento dei biocarburanti. Qualora poi lo si raggiunga, sarà comunque necessario un aumento di circa il 45% del contributo delle energie rinnovabili (compresa l’energia idroelettrica) alla produzione di energia elettrica, al fine di raggiungere una percentuale del 20% di energie rinnovabili nel consumo totale di energia. Per poter conseguire questo obiettivo, sarà indispensabile promuovere risparmio energetico ed efficienza, e considerare tutte le possibili fonti di energia rinnovabili, compresi i rifiuti.

 



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