Una migliore applicazione della normativa per ridurre i costi e migliorare l’ambiente

L’ambiente è protetto da circa 200 atti normativi UE, ma spesso non sono correttamente applicati, provocando danni all’ambiente, alla salute umana, all’industria e al mercato unico.

Pubblicato il 15 marzo 2012

Si calcola che la mancata applicazione della normativa ambientale costi all’economia dell’UE circa 50 miliardi di euro l’anno, tra sanità e costi diretti per l’ambiente. Con l’intento di ridurre questa cifra e di offrire ai cittadini e alle imprese risultati migliori sul piano ambientale, la Commissione ha di recente pubblicato una comunicazione relativa ad una migliore applicazione della normativa ambientale UE.

La comunicazione, pubblicata a metà marzo 2012 sottolinea gli effetti positivi del diritto ambientale, dimostrando che prevenire i danni all’ambiente può costare molto meno di quanto, a lungo termine, costerebbe porvi rimedio. La normativa ambientale può apportare vantaggi all’industria: l’applicazione integrale della legislazione UE in materia di rifiuti potrebbe ad esempio creare 400.000 nuovi posti di lavoro, con costi netti che ammonterebbero a 72 miliardi di euro in meno rispetto allo scenario alternativo di una mancata applicazione della normativa.

La comunicazione mira a rafforzare il dialogo con i governi e con tutte le altre parti interessate riguardo al modo migliore di collaborare per conseguire un’applicazione più efficace del diritto dell’Unione, intensificando la raccolta e lo scambio delle conoscenze e promuovendo una più ampia partecipazione agli obiettivi ambientali da parte di tutti i cittadini. In particolare, la comunicazione delineerà misure intese ad aiutare gli Stati membri a realizzare un approccio sistematico per la raccolta e la diffusione delle conoscenze, tra cui i modi per incoraggiare una maggiore capacità di risposta alle questioni ambientali.

L’attuazione e l’applicazione della normativa ambientale UE costituiscono un compito comune che compete alle autorità nazionali, regionali e locali.

L’applicazione insufficiente è spesso aggravata dalla mancanza di informazioni precise sulle questioni ambientali. Le attività di monitoraggio non sono omogenee in tutta l’Europa, le informazioni che ne derivano possono essere parziali e obsolete e i dati utili pubblicati online non sono sufficienti. Disporre di informazioni migliori e più accessibili a livello nazionale, regionale e locale consentirebbe di individuare precocemente importanti problemi ambientali, risparmiando in questo modo sui costi a lungo termine.

Una corretta applicazione implica un’azione di risposta efficace ai problemi ambientali effettivi o potenziali. Tra i suggerimenti per migliorare l’applicazione figurano ispezioni e sorveglianza più efficaci, criteri per il trattamento delle denunce dei cittadini da parte degli Stati membri, un accesso facilitato alla giustizia in materia ambientale, nonché il sostegno alle reti europee di professionisti dell’ambiente. In caso di problemi, i responsabili dell’applicazione delle norme dovrebbero assumere impegni più chiari, con scadenze e parametri di riferimento concreti che possano essere valutati pubblicamente.

La comunicazione sarà presentata al Parlamento europeo, agli Stati membri, ai cittadini e a tutti gli attori interessati dall’attuazione e dall’applicazione della normativa. Il risultato delle discussioni tra le tre istituzioni dell’Unione europea preparerà il terreno per il settimo programma di azione in materia di ambiente.

Gli Stati membri hanno la responsabilità di garantire che la normativa ambientale UE sia applicata a livello nazionale. Il ruolo della Commissione consiste nel controllare il rispetto degli impegni assunti dagli Stati membri e di adottare provvedimenti nel caso non vengano rispettati.

L’applicazione comprende diversi aspetti. Gli Stati membri devono adottare leggi nazionali che consentano un’applicazione dettagliata delle leggi approvate a livello UE e devono organizzare le loro amministrazioni in modo tale da garantire che tali leggi vengano rispettate nella pratica. Si devono effettuare gli investimenti richiesti, come ad esempio investimenti per il trattamento corretto dei rifiuti, e devono essere disponibili strumenti d’intervento nei casi in cui le azioni richieste non vengano eseguite, ad esempio nel caso dello smaltimento illegale dei rifiuti o della caccia illegale di specie selvatiche protette.

Comunicazione sull’applicazione del diritto dell’ambiente: ec.europa.eu/environment/legal/law/compliance.htm
Comunicazione 2008 sull’applicazione del diritto dell’ambiente: eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2008:0773:FIN:IT:HTML
 



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