Raccolta differenziata in crescita nonostante la crisi

Nei Comuni gestiti da Hera cresce la raccolta differenziata. A Bologna, grazie ai progetti sia in città sia in provincia, si supera il 40%. Alta la differenziata procapite, che vede Hera ai vertici nazionali. In calo i conferimenti in discarica

Pubblicato il 13 maggio 2013

Si conferma in crescita anche nel 2012 la raccolta differenziata nelle province dell’Emilia-Romagna gestite da Hera. Il dato medio relativo ai 142 Comuni serviti nelle province di Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini si è infatti attestato al 51,7%, oltre 1 punto percentuale in più rispetto al 2011.

Si conferma quindi un trend in crescita, nonostante una forte contrazione della quantità dei rifiuti gestita, avvertita in maniera uniforme su tutto il territorio servito, dovuta alla crisi economica e che in particolare ha interessato proprio i rifiuti oggetto di raccolta differenziata come gli imballaggi: nel 2011 la somma tra rifiuti urbani indifferenziati e rifiuti urbani differenziati aveva superato 1 milione e 766.000 tonnellate, mentre nel 2012 questo dato si è fermato a 1 milione 718.000, meno 3% circa.

Per quanto riguarda i 26 Comuni dell’Area territoriale Hera di Bologna, la raccolta differenziata 2012 ha superato per la prima volta il 40%, attestandosi al 40,3%. Il territorio è stato interessato recentemente da numerosi progetti di riconversione dei tradizionali sistemi di raccolta stradali: Zola Predosa, Baricella e la frazione di Ponticella di San Lazzaro, Casalecchio e Budrio (per questa prima fase solo le frazioni di carta/cartone e plastica) sono passati alla raccolta porta a porta così come numerose aree artigianali e industriali, è stata applicata la tariffa puntuale a Bazzano sulla base del rifiuto indifferenziato conferito e a Monte San Pietro al sistema di porta a porta già avviato. Inoltre si sono sperimentati nuovi sistemi di evoluzione applicati ai cassonetti nella frazione di Rastignano di Pianoro e nel Comune di Castello di Serravalle introducendo il sistema elettronico di controllo dell’indifferenziato mediante calotta.

A Bologna, che ha raggiunto il 35,4% di raccolta differenziata, nel 2012 sono state avviate importanti ristrutturazioni e riorganizzazioni dei servizi di raccolta i cui benefici saranno pienamente apprezzabili quest’anno. Esempi sono il potenziamento del servizio di raccolta degli imballaggi in cartone dedicato agli esercizi commerciali e l’introduzione della raccolta domiciliare di carta e plastica in tutto il centro storico della città. Nei primi mesi dall’avvio, con questo nuovo sistema la raccolta della carta è più che triplicata e la plastica è aumentata del 50% circa. Inoltre, presso i principali centri di aggregazione del quartiere San Donato è stata avviata la raccolta differenziata di carta e plastica.

Per quest’anno è previsto un ulteriore sviluppo della rete delle stazioni ecologiche con la realizzazione di una stazione ecologica in zona San Donato – Caab. Accanto a queste attività è poi proseguita costantemente una campagna informativa sulla raccolta differenziata e i servizi che ha visto la pubblicazione nei vari Comuni di numerose guide.

Nell’area di Bologna alcuni Comuni hanno superato o sono molto vicini alla soglia del 70%: si tratta di Sasso Marconi (74,6%), Monte San Pietro (74%), Monteveglio (67,8%), Bazzano (69,6%), Crespellano (67,1%).

Il dato della raccolta differenziata è al netto dei cosiddetti sovvalli, vale a dire gli scarti delle raccolte multimateriali, che dopo una prima cernita sono destinati a smaltimento. Considerando, invece, interamente i flussi da raccolta multimateriale, la percentuale del 2012 sarebbe stata del 51,9%, a dimostrazione che gli scarti sono veramente una parte minimale della raccolta differenziata. Dallo studio effettuato da Hera nel 2012, “Sulle tracce dei rifiuti”, certificato da Dnv Business Assurance, uno degli enti di certificazione più autorevoli al mondo, emerge che oltre il 93% di quanto raccolto in maniera differenziata sul territorio servito dall’azienda rientra nel ciclo produttivo e viene quindi recuperato.

In Italia esistono sensibili differenze a livello regionale nella quantità dei rifiuti prodotti. Maggiore è la complessità del territorio (per abitanti, estensione, diffusione di attività economiche ecc.), e più difficili risultano raccolta e gestione dei rifiuti. Per valutare appieno l’efficacia dei servizi d’igiene urbana, è dunque necessario valutare la quantità di rifiuti raccolti per abitante, che dà la misura dello sforzo necessario per ottenere elevate quantità da avviare a recupero. In Emilia-Romagna, questo valore è particolarmente alto.

Nel territorio Hera, a fronte di circa 667 Kg/abitante raccolti nel 2012 ne sono stati differenziati 344 kg: la media del nord Italia nel 2010, ultimo rapporto Ispra disponibile, è stata di 262 kg. Sul territorio di Hera sono cresciute in particolare la raccolta della plastica, del vetro e dell’organico, mentre una sensibile riduzione c’è stata per le frazioni che riguardano i beni durevoli, particolarmente colpiti dalla crisi: ingombranti, ferro, Raee. Da un punto di vista ambientale, è poi di estremo interesse la riduzione dei rifiuti indifferenziati procapite, diminuiti di oltre il 6%.

Coerentemente con la normativa europea, che impone di ridurre progressivamente i conferimenti di rifiuti urbani in discarica (considerata la forma di smaltimento di gran lunga più impattante), anche il 2012 fa registrare sul territorio di Hera un’ulteriore diminuzione nell’utilizzo di questa tipologia di smaltimento, che scende al 21,4. Già oggi quindi, questo dato pone il territorio Hera fra i più virtuosi in Italia, dove la media è al 49%, e in Europa, dove la media dei 27 Paesi è invece del 37% (fonte dati Eurostat relativi al 2011).

“I risultati positivi della raccolta differenziata del 2012”, commenta Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato di Hera, “confermano il forte impegno di Hera per migliorare efficienza ed efficacia lungo tutta la filiera ambientale. Per proseguire anche in futuro su questo virtuoso percorso il Gruppo dovrà continuare a fare leva su due elementi che già oggi stanno orientando le nostre azioni. Da un lato una forte propensione all’innovazione tecnologica e alla sperimentazione di soluzioni innovative, sia nel campo della raccolta, sia in quello del recupero. Dall’altro sarà fondamentale proseguire nell’attività di formazione e sensibilizzazione dei cittadini, per diffondere sempre più una cultura di sostenibilità e sensibilità ambientale”.

 

Gruppo Hera: www.gruppohera.it



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