Il combustibile più prezioso è nei rifiuti di cucina
Alla conferenza internazionale di Kassel sulla gestione dei rifiuti protagonisti assoluti il modello italiano per la raccolta della frazione organica e l’esperienza della città di Milano, messi a punto con il contributo fondamentale di Novamont.
Il modello italiano di raccolta del rifiuto umido, di cui i sacchi compostabili in bioplastica Mater-Bi sono una componente chiave, e l’esperienza in corso nella città di Milano, saranno un benchmark importantissimo alla Conferenza di Kassel specialmente per le municipalità tedesche, obbligate a introdurre la raccolta differenziata dell’organico entro la fine dell’anno in corso.
Dal 1990 il “Kasseler Abfall- und Bioenergieforum” è l’incontro dedicato al tema della gestione dei rifiuti che richiama i protagonisti e massimi esperti dell’industria, delle pubbliche amministrazioni e del mondo scientifico in Germania. L’edizione del 2014, che si è svolta al Palazzo dei Congressi di Kassel dall’8 al 10 aprile, ha visto dunque la partecipazione di Novamont che oltre alla presenza come espositore, ha illustrato le proprie best practice derivate dalle sinergie tra il settore delle bioplastiche con i sistemi virtuosi di raccolta differenziata e l’industria del compost e del biogas.
L’obbligo per tutti i comuni tedeschi di introdurre la raccolta differenziata dei rifiuti organici entro la fine del 2014 è reso ancor più interessante dagli incentivi governativi alla produzione di biogas da scarti organici, incentivi che stanno dando un forte impulso alla costruzione di impianti di digestione anaerobica. Infatti, solo intercettando il rifiuto umido domestico (sinora lasciato nell’indifferenziato) i tedeschi potranno risolvere il problema della bassa resa produttiva di questi impianti di digestione anaerobica, attualmente alimentanti con rifiuti organici costituiti in gran parte da scarti verdi, energeticamente meno ricchi degli scarti di cucina e dunque di minor resa produttiva. A tale proposito è emblematica l’affermazione di Michael Kern, consulente del Witzenhausen Institut, secondo cui “in Germania c’è più biogas nel rifiuto indifferenziato che nell’organico raccolto separatamente”.
Germania e Italia sono attualmente i due Stati membri dell’UE che raccolgono e recuperano le maggiori quantità assolute di frazione organica da rifiuti urbani (4,3 milioni di tonnellate raccolti nella “Biotonne” in Germania e 3,1 milioni di tonnellate di scarti umidi in Italia). Esistono però importanti differenze nei modelli di raccolta e nelle efficienze di intercettazione relative agli scarti umidi da cucina raccolti dalle utenze domestiche. Un’altra importante differenza tra i due modelli risiede nella costanza con cui il sistema porta a porta italiano intercetta l’umido da cucina indipendentemente da stagionalità e densità urbanistica del territorio, con pari efficacia nelle zone rurali e in quelle urbane ad elevata densità abitativa con una media di 70-80 kg pro capite/anno raccolti. Il sistema tedesco ne intercetta invece 50-60 kg pro capite/anno nelle zone mediamente popolate, che considerando una presenza del 50% di scarti verdi, si riducono a 25-30 kg pro capite/anno di scarti di cucina. Questo valore scende a 24 kg pro capite/anno nelle aree urbane densamente popolate.
Il modello italiano di raccolta dell’umido rappresenta quindi un’alternativa di assoluta eccellenza in Europa, perfettamente rappresentata dalla best practice della città di Milano che Amsa, l’azienda locale che gestisce i servizi ambientali, è stata invitata ad illustrare nel corso del Kasseler Abfall- und Bioenergieforum.
Amsa ha implementato il servizio di raccolta dell’umido alla fine del 2012; a poco più di un anno di distanza con 90 kg di umido pro capite/anno raccolti e una qualità del rifiuto superiore al 95%, il servizio sta ottenendo risultati nettamente superiori a quelli di altre metropoli europee.
Una parte fondamentale di questo successo è certamente dovuta all’uso di strumenti che rendono la raccolta e l’intercettazione degli scarti umidi comoda, igienica ed efficiente; i sacchi compostabili in Mater-Bi, la bioplastica di Novamont biodegradabile e compostabile secondo lo standard europeo EN 13432, hanno ampiamente dimostrato la loro efficacia nel raggiungimento di tali obiettivi.
“Esiste una forte sinergia tra l’uso di prodotti compostabili come le nostre bioplastiche e la produzione di energia rinnovabile e compost di qualità dal rifiuto organico”, ha dichiarato Christian Garaffa, Marketing Manager Raccolte Differenziate di Novamont; “ciascuno di noi produce una grande quantità di scarti organici che, in media, costituiscono un terzo dell’ammontare totale dei rifiuti prodotti. Con le nuove politiche di incentivo al recupero delle risorse e dell’energia rinnovabile, anche da biogas, anche per gli amici tedeschi diviene più che mai prioritario lo spostamento efficiente degli scarti di cucina dal rifiuto indifferenziato alla frazione raccolta separatamente per poterla nobilitare trasformandola in biogas e compost di qualità, chiudendo così il ciclo del carbonio organico”, ha concluso Garaffa.
Novamont ha scelto di sostenere la scelta intrapresa dal Comune di Milano e da Amsa contribuendo con la donazione di oltre 700.000 sacchetti in Mater-Bi usati in abbinamento con la pattumiera aerata fornita da Amsa per la raccolta degli scarti di cucina e con essi inviati a digestione anaerobica e compostaggio, un esempio perfetto di economia circolare che copre l’intero ciclo produzione-consumo-smaltimento. Per ogni tonnellata di rifiuto organico avviato al compostaggio si stima, infatti, un risparmio di 94,9 kg CO2; nel caso di Milano si stima che a regime si raggiungeranno circa 130.000 tonnellate di scarti organici avviati a recupero con un taglio di circa 12.337 tonnellate di CO2 annue.
Novamont: http://www.novamont.com
Amsa: http://www.amsa.it
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