Nel 2013 raccolti in Italia oltre 8 milioni di kg di pile e accumulatori portatili esausti

Rispetto al 2012, dai dati del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori emerge un incremento superiore ai 4 punti percentuali. Quasi 3.500 i punti di raccolta serviti su tutto il territorio nazionale.

Pubblicato il 15 maggio 2014

Il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori – Cdcnpa diffonde i primi dati sulla raccolta 2013 di questa particolare tipologia di rifiuti, pari complessivamente a 8.440.000 kg. In costante e continuo aumento anche il numero di punti di raccolta serviti che, a fine 2013, erano 3.270. Il dato più interessante è però quello relativo alla percentuale di pile portatili esauste raccolte rispetto al quantitativo di pile e accumulatori nuovi immessi sul mercato nello stesso anno: per il 2013 questo dato è pari al 31,8% con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre 4 punti percentuali.

“Siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto”, afferma Giulio Rentocchini, Presidente del Cdcnpa, “perché in soli due anni il sistema nazionale di raccolta si è strutturato ed è entrato a pieno regime, servendo centri di raccolta comunali ed esercizi commerciali diffusi su tutto il territorio nazionale, dai più piccoli paesi dell’arco alpino alle isole minori. A questo punto non possiamo che aumentare ancora i nostri sforzi per raggiungere al più presto quel 45% di raccolta differenziata che l’Europa ha imposto come traguardo per il 2016”.

I rifiuti raccolti provengono sia dalle attività direttamente coordinate dal Cdcnpa (circa 2,8 milioni di kg), sia dalle attività di raccolta volontaria (quasi 5,7 milioni di kg) svolte dai singoli Sistemi di Raccolta creati dai produttori di pile e accumulatori. Il servizio attualmente è offerto a diverse tipologie di punti di raccolta che, alla fine dello scorso anno erano complessivamente 3.270, quasi il doppio (+82%) rispetto all’anno precedente. Nel 2013 i punti di raccolta degli esercizi commerciali e della grande distribuzione attivati arrivano quasi a triplicare il dato del 2012 e diventano 1.678 unità. Importante anche la rete dei centri di raccolta comunali che in un anno passa da 1.069 a 1.553 strutture. Completano la rete di raccolta gli oltre 30 impianti di trattamento dei Raee. Dall’inizio del 2014, inoltre, si sono attivati nuovi servizi di ritiro anche presso i centri di stoccaggio che effettuano attività di raccolta sul territorio.

La raccolta di pile e accumulatori portatili non è uniforme in tutta Italia e ci sono delle Regioni che sono dei veri e propri campioni della raccolta di questo tipo di rifiuti. Considerando solo la raccolta coordinata dal Cdcnpa nel centro-nord Italia, la Regione più virtuosa è la Lombardia che nel 2013 ha raccolto 477.095 kg di pile e accumulatori portatili, seguita a poca distanza dall’Emilia Romagna con 427.511 kg; terzo classificato il Piemonte con 294.755 kg. Al sud e nelle isole spicca invece la Regione Campania con 59.351 kg raccolti, seguita dalla Puglia (46.440 kg) e dalla Basilicata (23.442 kg). Per quanto riguarda la concentrazione dei punti di raccolta, al centro-nord Italia la Lombardia occupa ancora il primo posto con 724 strutture, seguita dal Veneto (369) e dal Piemonte (346); al sud e nelle isole vi sono rispettivamente la Regione Campania con 141 punti di raccolta, la Puglia (131) e la Sicilia (88).

Le attività coordinate dal Cdcnpa sono operative da luglio del 2012. Il modello di raccolta per le pile e gli accumulatori portatili si basa su un principio di ripartizione territoriale: ad ogni Sistema di Raccolta, il Cdcnpa ha assegnato le aree territoriali (coincidenti per la maggior parte con le Province) da servire proporzionalmente alla quota di immesso rappresentata. All’interno di ogni area, ogni Sistema ha la responsabilità della raccolta verso i soggetti che richiedono l’attivazione del servizio al Cdcnpa.

 

Cdcnpa  – Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori: http://www.cdcnpa.it



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