Economia circolare: consultazione pubblica
Il passaggio da un modello “prendi, usa, consuma e getta” all’economia verde e circolare è possibile solo se tutti vengono coinvolti.
La nuova strategia europea per l’rispecchierà l’interdipendenza di tutti i processi della catena del valore: dall’estrazione delle materie prime alla progettazione dei materiali e dei prodotti, dalla produzione alla distribuzione e al consumo.
Perché l’Italia possa contribuire concretamente alla nuova strategia, il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare invita i cittadini singoli e associati, le imprese, le istituzioni a partecipare alla consultazione pubblica europea.
Il Dipartimento politiche europee della Presidenza del consiglio dei ministri dedica una sezione a questa e ad altre consultazioni pubbliche europee.
Il questionario è in lingua inglese e per facilitare la partecipazione è disponibile una scheda informativa in italiano (pdf).
In caso si abbia bisogno di assistenza per la compilazione del questionario o se si voglia inviare suggerimenti sulle misure da adottare, anche a livello nazionale, per la transizione verso l’economia circolare si può scrivere a: economia.circolare@minambiente.it. La consultazione pubblica europea si chiude il 20 agosto.
Nel febbraio del 2015, la Commissione ha ritirato la sua proposta legislativa per la revisione della normativa sui rifiuti, per sostituirla entro la fine del 2015 con un’iniziativa più sistemica per la promozione dell’economia circolare. Le consultazioni pubbliche sulla revisione degli obiettivi europei sui rifiuti e sulla sostenibilità del sistema alimentare hanno avuto già luogo nel 2013. Una specifica e separata consultazione pubblica in merito al funzionamento del mercato dei rifiuti si chiuderà il 4 settembre 2015.
La consultazione sull’economia circolare invece si concentra sugli altri fattori, ampliando l’ambito di indagine ad altre fasi del ciclo economico (ad esempio, produzione e consumo) e alle condizioni generali che la facilitano (ad esempio l’eco-innovazione) e gli appalti pubblici verdi.
I contributi delle parti interessate e del pubblico saranno un fattore chiave nella preparazione della nuova strategia: l’obiettivo principale della consultazione pubblica europea è infatti quello di aiutare la Commissione a individuare e definire le principali barriere allo sviluppo di un’economia circolare e di raccogliere opinioni su quali misure potrebbero essere adottate a livello comunitario per superare tali barriere.
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