Austep tra linee di business e rafforzamento

Austep tra acquisizioni e integrazioni, progetti di internazionalizzazione e sistemi innovativi: i punti di forza di un’azienda che si conferma in crescita.

Pubblicato il 13 marzo 2015

Fondata nel 1995, Austep, si afferma sul mercato con lo sviluppo e la progettazione di impianti di depurazione e trattamento acque industriali, specializzandosi nel corso degli anni nella realizzazione di impianti biogas che impiegano differenti tipologie di matrici (trattamento di scarti di macellazione, della pollina e della frazione umida dei rifiuti solidi urbani).

L’impegno continuo nell’ambito della ricerca e sviluppo, la competenza delle risorse e l’attenzione rivolta al mercato permettono all’azienda di essere riconosciuta protagonista nella progettazione e realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Un posizionamento confermato anche dalla progettazione e sviluppo di nuovi sistemi innovativi. Un paio di esempi sono rappresentati dalla progettazione e realizzazione della macchina Tornado, una biospremitrice sviluppata per il pretrattamento della Forsu e la tecnologia b:UP per la conversione del biogas in biometano attraverso un sistema di filtrazione a membrane.

I quasi 20 anni di presenza sul mercato italiano, l’esperienza e la solidità dell’azienda spingono Austep ad andare oltre confine con un progetto di internazionalizzazione, che in tempi rapidi ha confermato una presenza significativa. Ad esempio in Bulgaria, dove sono stati realizzati impianti biogas da pollina e da liquami, con una potenza da 1,8 – 2,0 MW, destinati alla produzione di energia elettrica; negli Stati Uniti dove è stato siglato un accordo con BlueSphere, azienda statunitense e partner di riferimento nel Nord America. Grazie alla partnership, è stato progettato un impianto biogas alimentato a Forsu nel Nord Carolina; impianto con una potenza di 5,2 MW con una previsione di trattamento di rifiuti pari a 117.932 tonnellate all’anno ed un impianto sempre a Forsu in Rhode Island.

Ma la vera svolta è rappresentata da un cambio pelle sostanziale, un posizionamento rinnovato che propone l’azienda come partner unico e come operatore globale, offrendo ai clienti anche soluzioni “all-in-one”.

Un’evoluzione naturale derivante dalla propensione per le attività di analisi e di ricerca, ma anche dalla grande attenzione rivolta anche ai mercati internazionali che si trasforma in un percorso strategico conducendo Austep ad attivare un programma di integrazione attraverso l’acquisizione di Pulifici, azienda operante nell’ambito della movimentazione delle biomasse e l’integrazione del marchio Spk Power Generation, con la competenza per il settore della cogenerazione.

“In questi anni l’impegno maggiore è stato richiesto dalla burocrazia, in generale anche dalla lentezza del sistema in Italia nel rilascio delle autorizzazioni e nelle scelte decisionali”, commenta Alessandro Massone, Presidente e Ceo di Austep, “spesso non è risultato chiaro che cosa si volesse fare delle energie rinnovabili, quale importanza assegnare al tema ambiente, e quanto fosse condivisa la necessità di stabilire leggi semplici e attuative. Finalmente”, prosegue Massone, “è stato rilasciato il decreto attuativo sul biometano. Noi siamo pronti sia in Italia sia all’estero. Siamo un’azienda tutta italiana, che con gli anni si è trasformata, completata nei progetti, nella competenza delle risorse, nel raggiungimento degli obiettivi. Il 2015 rappresenta una tappa importante che conta 20 anni di presenza sul mercato italiano, ma rappresenta anche una nuova partenza, un nuovo inizio con un occhio sempre vigile rivolto al futuro”.



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