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RMO 211 – Aprile – 2018

La finitura italiana è in pieno dinamismo

L’Italia è il settimo esportatore al mondo di impianti di finitura e in quarta posizione nella bilancia commerciale con l’estero di settore. La fotografia è stata scattata nel Libro Bianco a firma di Ucif e Poliefun su un campione di oltre 200 aziende, un’analisi che ha consentito di disaggregare le singole determinanti (economica, patrimoniale e finanziaria) che ne segnalano lo stato di salute. Emerge un’industria molto dinamica, in costante adattamento al mercato. Dall’analisi appare evidente come le imprese perseguano un vantaggio competitivo basato sulle caratteristiche tecnologiche del prodotto e sui servizi complementari. Nei prossimi tre anni si prospetta un incremento della gamma dei prodotti offerti, il lancio di nuovi servizi ma anche la reingegnerizzazione di alcuni processi specifici. L’innovazione tecnologica è considerata un fattore critico di successo e si muove su due binari: la creazione di impianti che permettano di avere un elevato risparmio energetico da un lato, un’innovazione che permetta che l’impianto offerto si inserisca perfettamente nel processo utilizzato dal cliente dall’altro lato. Lo scorso anno si è chiuso positivamente. Per quest’anno si prevede un’ulteriore crescita in tutti i parametri: un aumento del 3,8% nella produzione e un +5,4% nelle esportazioni. Nel complesso, per il 2018 resiste un certo ottimismo, confermato anche dalle previsioni di un ulteriore aumento negli investimenti di un 10,9%. Negli ultimi tre anni diverse imprese del settore hanno acquisito società straniere, spinte spesso dal bisogno di innovazione tecnologica. Le imprese di maggiore dimensione sembrano vantare un primato per la redditività, ma non riescono ad ottenere marginalità significativamente migliori rispetto alle altre. Le microimprese soffrono soprattutto per la maggiore volatilità dei risultati. Il processo di internazionalizzazione aiuta ad aumentare i potenziali clienti, rafforzare il proprio brand e incrementare la possibilità di apprendere tecnologie utilizzate in mercati nuovi e provare ad applicarle nel mercato italiano.

Luca Rossi