Consumo responsabile dell’acqua

Pubblicato il 5 giugno 2015

In quest’epoca consumistica, è facile dimenticare che ogni prodotto che utilizziamo proviene sempre dalla stessa fonte: la Terra. L’uso eccessivo delle nostre preziose risorse naturali ha impoverito molti ecosistemi, che hanno raggiunto livelli critici di sfruttamento o che addirittura hanno vissuto dei cambiamenti irreversibili. L’Onu ha più volte allertato la popolazione, affermando che si stanno consumando molte più risorse naturali di quelle che il pianeta è in grado di produrre in maniera sostenibile, ed è per questo motivo che lo slogan della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si tiene oggi 5 giugno, è “Sette miliardi di sogni. Un pianeta. Consumare con cautela”. Più di 100 Paesi hanno aderito a questa Giornata con l’obiettivo di sensibilizzare le coscienze al consumo responsabile, in maniera tale da assicurare un futuro sano e sostenibile, in cui non sia la Terra a pagare il prezzo della prosperità umana.

Difatti l’Onu prevede che, se le costanti del consumo e della produzione attuali resteranno invariate, considerato l’aumento della popolazione, che si stima raggiungerà i 9.600 milioni nell’anno 2050, saranno necessari tre pianeti per sostenere il modello di consumo attuale. In più, si prevede che nel 2030 il mondo necessiterà di un 30% in più d’acqua, un 40% in più d’energia e un 50% in più di alimenti. Indubbiamente, una delle sfide principali che riguardano l’ambiente riguarda la relazione intrinseca tra acqua ed energia – poiché si necessita dell’una per produrre l’altra – altrimenti denominata nesso acqua-energia. Il nesso tra acqua-energia è una delle sfide sociali prioritarie da risolvere per garantire lo sviluppo sostenibile che, se non verrà affrontata in maniera efficiente, ottimizzando il consumo di tali risorse, potrà avere sull’ambiente un impatto deleterio.

Difatti, ciò di cui molte persone non si rendono conto, è che l’acqua è necessaria per produrre ogni bene che gli esseri umani utilizzano e consumano. L’impronta idrica dell’italiano medio, ossia la quantità d’acqua consumata, direttamente o indirettamente, ammonta a 6.300 litri d’acqua al giorno, contro la media mondiale di 3.794 litri al giorno. Gli esempi seguenti mostrano la grande e sorprendente quantità d’acqua necessaria per creare dei prodotti facilmente reperibili in ogni casa: una pizza margherita equivale a 1.260 litri; un bicchiere di vino equivale a 90 litri; una tazzina di caffè equivale a 140 litri; un PC equivale a 20.000 litri; un pomodoro equivale a 50 litri; una fettina di pane e Nutella equivale a 72 litri; 1 kg di riso equivale a 1.000 litri; 1 kg di pesche equivale a 450 litri; 500 g di pasta equivale a 780 litri; 200 ml d’olio vergine d’oliva equivalgono a 2.750 litri.

Dow Water & Process Solutions è consapevole dell’importanza rivestita dalla gestione di questa relazione vitale e dunque si dedica allo sviluppo delle nuove tecnologie – e al loro utilizzo – per garantire la sostenibilità dei processi produttivi, e il contenimento dei costi.

Tra le principali tecnologie a tutela dell’ambiente sviluppate da Dow Water & Process Solutions, vi è l’osmosi inversa, come in Dow Filmtec, Seamaxx e Dow Filmtec Eco, che permette l’estrazione di minerali dall’acqua salmastra o la desalinizzazione dell’acqua di mare, producendo la stessa quantità d’acqua dolce d’alta qualità e riducendo il consumo d’energia fino a un 30% – un importante passo avanti per fronteggiare i problemi creati dal nesso acqua-energia. Allo stesso modo, la tecnologia di ultrafiltrazione, come in Dow Integraflo, contribuisce al pre-trattamento in l’osmosi inversa nei processi che includono la produzione di acqua potabile ed anche a trattamenti come la depurazione delle acque reflue. Con fonti d’acqua dolce che si esauriscono rapidamente, l’impegno nell’individuazione di nuovi modi per riciclare l’acqua e produrre più acqua dolce rappresenta un passo importante per raggiungere un consumo più responsabile.



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