WEG: trattamento delle acque reflue

I motori e gli azionamenti di WEG giocano un ruolo fondamentale nel nuovo impianto di trattamento delle acque reflue di Lille.

Pubblicato il 28 ottobre 2015

La conformità agli standard Ue è una delle più importanti sfide che gli impianti di trattamento delle acque reflue si trovano a dover affrontare. Per questo motivo, sempre più impianti di depurazione in Europa stanno investendo in ambiziosi progetti di ottimizzazione volti ad incrementare l’efficienza energetica e la produttività. Un perfetto esempio di questa tendenza è il nuovo impianto per il trattamento delle acque reflue a servizio della città di Lille, in Francia. Per massimizzare l’efficienza del nuovo impianto, Veolia Water Solutions & Technologies si è affidata alle soffianti Atlas Copco equipaggiate con gli innovativi motori e azionamenti di WEG.

Realizzato nel 1969, l’impianto per il trattamento delle acque reflue di Lille pre-esistente richiedeva una modernizzazione per aumentare la produttività ed essere conforme alla normativa Ue, soprattutto in merito ai rifiuti di fosforo e l’azoto. Pertanto, la Otv (una consociata di Veolia Water Solutions & Technologies) ha messo a punto un nuovo piano di sviluppo e un nuovo impianto per il trattamento delle acque reflue con una capacità sufficiente per una popolazione di 620.000 persone è stato costruito a Marquette-lez-Lille.

Il nuovo impianto di Lille comprende due linee di trattamento separate, una per le acque reflue (2,8 mc/s) e una per l’acqua piovana (5,3 mc/s). L’acqua piovana viene trattata con un processo di flocculazione brevettato da Actiflo mentre le acque reflue vengono sottoposte a tre diversi processi di separazione. Per prima cosa, l’acqua entra in un impianto Multiflo in cui vengono rimossi i solidi in sospensione. L’acqua viene successivamente trattata utilizzando la tecnologia ibrida Hybas, una tipologia di trattamento biologico che combina il trattamento dei fanghi attivati con il trattamento AnoxKaldnes Mbbr (Moving Bed Biofilm Reactor). Infine, l’acqua viene depurata mediante filtri Hydrotech Discfilter.

Per garantire il funzionamento regolare di questo innovativo impianto migliorando nel contempo efficienza e produttività, Otv ha scelto di equipaggiare ogni vasca con compressori Atlas Copco ZS Premium azionati da motori elettrici ad alta efficienza W22 con azionamento a velocità variabile CFW11M di WEG adattati alle specifiche esigenze del cliente.

I motori W22 da 355 kW di potenza e gli azionamenti a velocità variabile modulari sono composti da moduli di potenza da 400 kW. È quindi possibile ottenere azionamenti a velocità variabile fino a 2 MW combinandoli, che è essenziale quando si tratta di controllare il forte e mutevole flusso degli impianti di Lille. Grazie all’uso di uno speciale trasformatore, WEG è stata anche in grado di collegare azionamenti a velocità variabile a 12 impulsi, con conseguente riduzione delle interferenze armoniche e maggiore efficienza energetica. “Questo consente all’impianto di regolare il flusso in un’ampia gamma di valori – da 2.700 Nmc/h a 23.000 Nmc/h – con un eccellente e relativamente costante livello di efficienza”, ha spiegato Patrick Binjamin di Atlas Copco.

I motori W22 e gli azionamenti CFW11 sono appositamente progettati per un’ampia gamma di applicazioni idriche e industriali. In particolare, consentono l’impiego di un’ampia gamma di soffianti comunemente utilizzate negli impianti trattamento delle acque reflue, nell’industria del trattamento dei prodotti alimentari, nel settore delle bevande e nei processi chimici.

“Disponibili nelle versioni con efficienza energetica IE3 ed IE4, i motori trifase W22 consentono risparmi significativi a livello energetico, aumento della produttività, maggiore durata e ridotti costi di manutenzione”, ha detto Werner Joosens di WEG.

Grazie al supporto tecnico di Atlas Copco e WEG, Veolia Water Solutions & Technologies è riuscita a sviluppare un nuovo impianto di depurazione totalmente conforme alle norme Ue, ottenendo vantaggi innegabili a livello di efficienza e produttività.

“Innanzitutto, è possibile trattare maggiori volumi di acqua nei periodi di picco, e questo facilita la gestione della rete”, commenta Armel Bezu, responsabile della manutenzione di Veolia nel nuovo impianto di trattamento di acque reflue. “Inoltre, la qualità dell’acqua nel Marque (il canale nel quale l’acqua viene scaricata) è significativamente migliorata e la quantità di fanghi si è drasticamente ridotta. Come risultato, l’impatto ambientale è stato ridotto e, altro fatto da non trascurare, questo impianto è anche in grado di produrre energia elettrica tramite un impianto termoelettrico combinato”.



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