Unione europea: acque di balneazione in costante miglioramento

Pubblicato il 22 maggio 2013

Nel rapporto annuale sulla qualità delle acque di balneazione in Europa, stilato dall’Agenzia europea dell’ambiente, si legge anche che la qualità è eccellente nel 78% delle zone e che il numero delle località che soddisfano le norme minime è aumentato del 2% rispetto al rapporto dello scorso anno.

Cipro e Lussemburgo sono i primi della classe, con acqua di eccellente qualità in tutte le zone di balneazione. Valori eccellenti, al di sopra della media UE, si registrano anche in altri otto Paesi: Malta (97%), Croazia (95%), Grecia (93%), Germania (88%), Portogallo (87%), Italia (85%), Finlandia (83%) e Spagna (83%). Questi dati segnalano un miglioramento rispetto all’anno scorso, continuando la tendenza positiva in atto da quando, nel 1990, si è iniziato a monitorare lo stato delle acque a norma della direttiva sulle acque di balneazione.

Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, così commenta questi risultati: “È incoraggiante vedere che la qualità delle acque di balneazione in Europa continua a migliorare. Occorre comunque fare ancora di più se vogliamo che tutte le nostre acque siano potabili e adatte alla balneazione e che gli ecosistemi acquatici godano di buona salute. L’acqua è una risorsa preziosa e dobbiamo prendere tutte le misure necessarie per proteggerla a dovere”.

Jacqueline McGlade, direttrice esecutiva dell’Agenzia europea dell’ambiente, ha dichiarato: “Dai fiordi nordici alle spiagge subtropicali, l’Europa è ricca di posti in cui cercare il fresco in estate. Il rapporto pubblicato dimostra che la qualità delle acque di balneazione è in generale ottima, ma indica anche la presenza di zone dove i problemi di inquinamento persistono; è per questo che esortiamo le persone a verificare come si classifica la loro meta preferita per nuotare”.

A partire dai dati raccolti dalle autorità locali in oltre 22.000 località dei 27 Stati membri dell’Unione europea e di Croazia e Svizzera, nonché dalle misurazioni dei livelli di batteri provenienti dalle acque di scolo e dagli allevamenti, l’Agenzia europea dell’ambiente elabora ogni anno i dati sulla qualità delle acque di balneazione. Più di due terzi delle località controllate sono spiagge costiere, il resto è costituito da fiumi e laghi.

Il rapporto annuale si basa sui dati relativi alla stagione balneare precedente, pertanto il rapporto di quest’anno è una compilazione dei dati raccolti nell’estate 2012. Malgrado il miglioramento generale, dal rapporto di quest’anno emerge che la qualità dell’acqua è scarsa in quasi il 2% delle zone di balneazione costiere, fluviali e lacustri. Le percentuali più alte di spiagge non conformi si trovano in Belgio (12%), Paesi Bassi (7%) e Regno Unito (6%) e alcune di esse hanno dovuto essere chiuse nel corso della stagione 2012. Quelle che si comportano meglio sono, in genere, le zone di balneazione costiere, il 95% delle quali soddisfa le norme minime e l’81% può fregiarsi di acque eccellenti, mentre per quanto riguarda laghi e fiumi, è il 91% ad essere al di sopra della soglia minima e il 72% ad avere acqua di qualità eccellente.

Le tracimazioni causate da piogge violente in zone con sistemi fognari inadeguati costituiscono ancora un problema, sebbene si sia osservato un certo miglioramento della qualità idrica grazie a un sempre più diffuso trattamento delle acque e alla conseguente diminuzione degli scarichi di acque reflue non trattate nell’ambiente. Agli inizi degli anni ‘90 solo il 60% circa delle zone poteva vantarsi di acque di qualità eccellente, mentre il 70% soddisfaceva le norme minime.

Le acque di balneazione in Europa devono rispettare le norme stabilite nella direttiva del 2006 in materia, che aggiorna e semplifica la normativa precedente e deve essere attuata dagli Stati membri entro dicembre 2014. L’UE pubblica ogni anno una relazione di sintesi sulla qualità delle acque di balneazione, che si basa sulle relazioni che gli Stati membri devono presentare entro la fine dell’anno precedente. Nella relazione di quest’anno tutti i 27 Stati membri, così come la Croazia e la Svizzera, hanno monitorato la qualità delle acque delle rispettive località di balneazione e ne hanno dato conto alla Commissione, la maggior parte di essi in base alle nuove disposizioni.

Per monitorare la qualità delle acque, i laboratori ricercano determinati tipi di batteri, tra cui gli enterococchi intestinali e l’Escherichia coli, la cui presenza può essere indice di inquinamento, soprattutto da acque di scolo o liquami di allevamento. Le località sono poi classificate come conformi ai valori obbligatori, conformi alle linee guida più severe oppure non conformi.

Per conoscere la qualità dell’acqua delle località è possibile visitare l’apposita pagina web dell’Agenzia europea dell’ambiente, da cui è possibile scaricare dati e consultare mappe interattive. È inoltre possibile segnalare lo stato dell’acqua di una determinata zona tramite il sito Eye on Earth.

 

Eye on Earth: www.eyeonearth.org

European Environment Agency bathing water: www.eea.europa.eu/themes/water/status-and-monitoring/state-of-bathing-water

European Commission bathing water: ec.europa.eu/environment/water/water-bathing



Contenuti correlati

  • L’impatto dell’agricoltura sulla qualità dell’aria in Lombardia

    Nonostante la parziale sospensione del settore dei trasporti e delle attività industriali durante i lockdown del 2020 dovuti all’epidemia di Covid-19, i livelli di particolato nell’atmosfera nel nord Italia sono rimasti elevati. Questo evento, sorprendente quanto significativo,...

  • Plantvoice agricoltura sensori piante
    Sensori e intelligenza artificiale: la combo vincente per l’agricoltura

    Per produrre un chilo di carne bovina sono necessari circa 15.000 litri di acqua e per la coltivazione di una tonnellata di riso servono circa 1.500 metri cubi di acqua, come ricorda Matteo Beccatelli, chimico, ricercatore, CEO...

  • Crisi Idrica Agricoltura Sighting
    Sighting, il progetto multidisciplinare per contrastare la siccità e migliorare la resilienza del settore agricolo

    La crescente crisi idrica e l’impatto della siccità sull’agricoltura hanno spinto L’Università di Perugia, l’Università Niccolò Cusano e il CNR a lanciare il progetto Sighting. Questa iniziativa mira a sviluppare soluzioni innovative per mitigare gli effetti della...

  • Acqua ed energia al sicuro

    Un’azienda svedese di servizi pubblici per l’energia e l’acqua ha deciso di migliorare sia la sicurezza sia l’affidabilità attraverso l’integrazione IT/OT e per farlo ha scelto Fortinet Falu Energi & Vatten (Energia & Acqua) è un’azienda municipalizzata...

  • Giornata Mondiale dell’Acqua

    Ogni 22 marzo, il mondo celebra la Giornata Mondiale dell’ Acqua, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite per mettere in evidenza l’importanza vitale di questa risorsa. Quest’anno, TÜV Italia vuole riflettere sull’urgente necessità di preservare le risorse...

  • Nasce la community digitale italiana delle acque

    Investire in tecnologie digitali per migliorare l’efficienza e la sostenibilità del servizio idrico: questa è la sfida che il Gruppo Acqua della Fondazione per la Sostenibilità Digitale intende affrontare con la creazione della Community Italiana delle Acque, la...

  • Terminato il progetto triennale di Water for All nel Nord Uganda con Atlas Copco

    Si è recentemente concluso il progetto “Solar for Inclusive WASH”, finanziato dalla Fondazione Peter Wallenberg e da Water for All, organizzazione senza fini di lucro a cui partecipano attivamente il Gruppo Atlas Copco, Epiroc e i loro...

  • Iplastic_UniSalento_nanoplastiche_microplastiche
    Inquinamento da microplastiche nel mare, 10 fatti per saperne di più

    La recente accelerazione dell’inquinamento da microplastiche ha aumentato la necessità di sviluppare nuovi strumenti di collaborazione per problemi sinergici che interessano gli ecosistemi costieri e oceanici. Uno degli ostacoli principali è la mancanza di informazioni standardizzate, comparabili...

  • Anie CSI: rete di misurazione del gas come modello anche per l’acqua

    L’innovazione digitale può diventare risparmio per il gestore del servizio, quindi offrire fondi per gli investimenti nella manutenzione delle reti. In ultima analisi, è risparmio per l’utenza. La proposta arriva da Anie CSI, l’Associazione che in Confindustria rappresenta...

  • Acque reflue ambiente
    Industria più sostenibile con gli impianti di riutilizzo delle acque reflue

    Il recupero e la gestione delle acque reflue provenienti da uso industriale o civile sono tematiche chiave per un’industria italiana che desidera aumentare la sua produzione e che sceglie di farlo in modo sostenibile, sostiene White Lab,...

Scopri le novità scelte per te x