Una tariffa per mettere alla prova il mercato italiano delle pompe di calore

Pubblicato il 27 ottobre 2015

Da luglio 2014 le famiglie che utilizzano pompe di calore per riscaldare la propria abitazione possono beneficiare di una tariffa elettrica più vantaggiosa di quelle applicate finora. Sarà questo uno stimolo sufficiente per un’ampia diffusione nel nostro Paese di queste tecnologie ad alta efficienza? Quale potrà essere in futuro il loro impatto sul nostro sistema energetico nazionale? Come reagiranno consumatori, utility, installatori e produttori di pompe di calore a questa nuova opportunità? Dove e quali saranno i clienti più interessati a utilizzare pompe di calore?

Questi sono solo alcuni dei quesiti ai quali si cercherà di rispondere analizzando i risultati di un’iniziativa, prima e unica nel suo genere, che a dicembre 2013 l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha deciso di lanciare: una sperimentazione tariffaria su scala nazionale rivolta ai clienti domestici che utilizzano, nell’abitazione di residenza, Pompe Di Calore elettriche (PDC) come unico sistema di riscaldamento delle proprie abitazioni. Dal 1 luglio 2014 al 31 dicembre 2015 le famiglie che utilizzano PDC rispondenti ad alcuni requisiti potranno chiedere al proprio fornitore di energia elettrica l’applicazione di una tariffa speciale, che consentirà di abbassare significativamente la bolletta annua.

Si tratta dell’ennesimo incentivo economico alle PDC? No, solo la parziale eliminazione di un disincentivo che da molti anni frena la diffusione di apparecchi elettrici caratterizzati da alti consumi, anche di quelli che potrebbero in verità aumentare l’efficienza energetica complessiva del nostro sistema energetico. Il disincentivo è insito nella struttura della tariffa elettrica domestica, che influenza i costi di gestione delle PDC: per questi tipi di clienti le componenti tariffarie a copertura dei servizi di rete e degli oneri generali (cioè due delle quattro componenti della bolletta, che coprono tra il 30% e il 50% del totale) sono fortemente progressive, cioè il costo unitario del kWh aumenta con l’aumentare del livello di consumo.

Nel seguito di questo articolo proviamo ad analizzare in maggiore dettaglio le origini e le caratteristiche principali di questa sperimentazione tariffaria.

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Emenuele Regalini



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