Una partnership con Radoff per la qualità dell’aria

Il colosso Dussmann sceglie la tecnologia di una startup di Bologna: nasce una partnership con Radoff per la qualità dell’aria in scuole e cliniche ospedaliere

Pubblicato il 21 novembre 2019

Il colosso Dussmann, multinazionale specializzata nel campo dei servizi integrati e del facility management (con 17.000 dipendenti e un fatturato consolidato nel 2018 di 507 milioni di euro), ha scelto una start-up di Bologna per integrare i propri servizi di monitoraggio e bonifica dell’aria indoor. Sta prendendo forma proprio in questi giorni, infatti, una partnership tra Dussmann Italy e Radoff, azienda altamente innovativa che ha fatto della lotta al gas Radon e del miglioramento della qualità di vita dei cittadini, sia in ambiente domestico che lavorativo, la sua mission principale.

Grazie alla partnership con Dussmann, nei prossimi mesi partirà una sperimentazione e la tecnologia Radoff entrerà all’interno di scuole e cliniche ospedaliere italiane, al fine di mantenere sotto controllo le condizioni di salubrità dell’aria (con riferimento particolare a possibili infiltrazioni di gas Radon ma anche di polveri sottili) e contribuendo a tutelare la salute di studenti, insegnanti e pazienti delle strutture sanitarie.

“Ridurre l’inquinamento domestico e garantire la purificazione dell’aria indoor: è questo l’obiettivo primario di Radoff” spiega il CEO Domenico Cassitta. “Un obiettivo che passa anche attraverso il contrasto al Radon: un gas incolore e indoro, che attraverso il sottosuolo penetra negli edifici. Esso è considerato la seconda causa di tumore al polmone, con oltre 3.000 decessi all’anno solo in Italia (fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità). Per questo motivo, coniugando Big Data, tecnologia IoT e intelligenza artificiale, il nostro team è riuscito a mettere a punto il primo e unico dispositivo capace di garantire allo stesso tempo un’azione di monitoraggio e di bonifica del gas”.

Nei mesi scorsi Radoff ha vinto il progetto R2I (Research to Innovation), nato per dare supporto alle iniziative di trasferimento tecnologico nel nostro Paese, promuovendo lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi, a cominciare dalle tecnologie di frontiera nell’ambito della ricerca sulla fisica delle particelle. Un’opportunità che consentirà al team di Radoff di usufruire delle tecnologie all’avanguardia messe a disposizione dal prestigioso Cern di Ginevra e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per portare avanti la battaglia e la ricerca di soluzioni contro il gas Radon, mentre è di pochi giorni fa la notizia dell’accesso alla finale dell’Iren Startup Award per Radoff, importante concorso per premiare le migliori aziende innovative europee in Clean Tech creato da Iren SpA con il supporto dell’Innovation Center di Intesa San Paolo. Radoff è stata selezionata inoltre per la finale del roadshow di B Heroes destinato alle migliori startup di Italia nel campo della sostenibilità. Infine Radoff è una delle venti finaliste dell’edizione 2019 del Premio Cambiamenti promosso da CNA.

Da qualche settimana, inoltre, il progetto Radoff è sbarcato su CrowdFundMe, il primo portale di equity crowdfunding quotato alla Borsa italiana. Obiettivo di CrowdFundMe è quello di sostenere imprenditori e investitori con tutti gli strumenti e le garanzie necessarie per il buon esito del progetto. La campagna di Radoff è ufficialmente operativa e gli investitori che vogliono supportare l’iniziativa possono portare il loro contributo alla lotta al gas Radon. Da quando è stato inaugurato, CrowdFundMe ha già raccolto oltre 20 milioni di euro di investimenti, con 60 progetti di successo e partner nazionali ed internazionali.



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